MUSE – MUseo delle ScienzE



MUSE (MUseo delle ScienzE) è un centro di diffusione della cultura scientifica di ultima concezione, che affiancherà al tradizionale interesse per la storia naturale e la ricerca, tipica di ogni istituzione legata alle scienze e alla natura, un’attenzione particolare nei confronti di tematiche etiche e sociali e di questioni attuali come l’ecologia e lo sviluppo sostenibile.MuseIndice:

E’ collocato in una importante area ex industriale della città di Trento, che si stà trasformando in un quartiere commerciale e residenziale nel cuore di un grande parco urbano. Nel nuovo museo i visitatori, come nei più moderni Science Centre, saranno, con le loro emozioni e i loro interessi, i veri protagonisti.

Nel MUSE le tematiche locali, lo studio dell’ambiente e la conservazione delle radici dell’identità del territorio saranno affiancate ad attività di sensibilizzazione del pubblico e a questioni di più ampia portata, come l’ecologia e lo sviluppo sostenibile.

Punto di partenza sarà il patrimonio naturalistico alpino, da cui verranno sviluppate delle connessioni con le tematiche generali della scienza e i problemi del pianeta Terra. Natura, scienza e società sono i tre termini chiave attorno a cui ruoterà tutta l’attività del MUSE che si proporrà come un vero e proprio centro di interazione e dialogo fra gli addetti ai lavori e il pubblico di tutte le età.

Le principali finalità del MUSE:

  • presentare l’universo naturale attraverso gli “occhi della scienza”
  • analizzare metodi e tecnologie attraverso i quali la società può promuovere lo sviluppo sostenibile
  • esplorare la relazione tra natura, scienza e società
  • far riflettere sull’impatto che lo sviluppo scientifico ha avuto e può avere sulla società e la vita di ogni giorno

La struttura del MUSE

La verticalità dell’edificio si ispira al percorso narrativo dell’esposizione permanente.  Strutturato su 6 piani, il progetto espositivo si sviluppa su una superficie di quasi 5.000 mq, di cui 3.300 mq dedicati alle esposizioni permanenti, 500 mq alle mostre temporanee, 600 mq ad una serra tropicale e 200 mq allo spazio bambini. La narrazione del percorso dell’esposizione permanente si concentra sulla diversità degli ambienti naturali, con un focus sugli ecosistemi alpini.

Partendo dall’ultimo piano, dai picchi e dai ghiacciai estremi, e scendendo fino al piano interrato, sotto il livello del mare, i visitatori compiono un viaggio attraverso i vari ambienti, osservando le modifiche causate dal variare delle altitudini, il modificarsi degli habitat e della relativa biodiversità.

Lungo l’asse orizzontale del palazzo, viene invece sviluppata la relazione fra scienza e società. Dalla descrizione scientifica dei ghiacciai (una realtà ormai a rischio di estinzione a causa dei cambiamenti climatici recenti) si sviluppa un percorso specifico sulle risorse rinnovabili ed il risparmio energetico, mentre partendo dalle impronte fossili dei dinosauri e da una straordinaria raccolta di fossili delle Dolomiti si esplora la teoria dell’evoluzione, intuendo come la presenza dell’uomo abbia modificato nel tempo la vita di ogni ambiente da esso abitato. Attraverso una serie di esperimenti di anatomia comparativa, genetica e biologia molecolare, il viaggio prosegue attraverso il DNA, le biotecnologie, le nanotecnologie e le sfide tecnologiche ed etiche che queste nuove scienze pongono a tutta l’umanità.

La definizione dei contenuti e delle narrazioni delle esposizioni sono costruite grazie al lavoro di squadra del personale scientifico del Museo delle Scienze in collaborazione con tutte le istituzioni e gli enti di ricerca e diffusione della cultura scientifica della provincia (Università degli Studi di Trento – Facoltà di Scienze, Facoltà di Ingegneria, Facoltà di Lettere, Facoltà di Scienze Cognitive, Fondazione Bruno Kessler, Fondazione Edmund Mach) con la partecipazione di consulenti internazionali esperti in museologia scientifica e museografia, in primis il Natural History Museum di Londra e il Sissa Medialab di Trieste.

Il progetto architettonico, che ha visto la firma del noto architetto Renzo Piano, si contraddistingue per un raffinato, avveniristico profilo, omaggio alle vette delle montagne circostanti. All’interno, una vasta piazza coperta accoglie il visitatore e suddivide la zona pubblica dell’edificio dall’area riservata al personale. Gli spazi di lavoro includono uffici, laboratori di ricerca, officine, magazzini per collezioni e mostre, archivi della biblioteca e spazi tecnici. Nell’area pubblica si trovano le sale espositive, l’area bambini, la sala conferenze, i laboratori, le aule didattiche, una serra tropicale, la biblioteca ed un bar. La superficie complessiva dell’edificio misura circa 12.000 mq.

Per il Progetto del MUSE sono state scelte le soluzioni fotovoltaiche Thesanper fornire energia pulita e rinnovabile a tutto il complesso del Museo.

Stahlbau Pichler e il Museo

Grande attenzione all’idea architettonica è stata posta nello sviluppo delle strutture e delle facciate del Museo di scienze naturali, quali immediata presentazione del Museo al visitatore.

Le facciate e le coperture sono state realizzate da Stahlbau Pichler con profili in alluminio customizzati per il progetto e prodotti da Metra. L’edificio quasi completamente in vetro(oltre 21.000 mq), che sarà inaugurato nell’estate 2013, è costituito da una successione di spazi e di volumi, di pieni e di vuoti. Le grandi falde in copertura, ben riconoscibili anche all’esterno, sono state realizzate con il sistema Metra Poliedra 50 CV utilizzando un apposito profilo di sottostruttura in alluminio.

Questo intervento ha rappresentato per Stahlbau Pichler una ambiziosa sfida tecnologica e costruttiva. Il progetto è infatti caratterizzato da una notevole complessità geometrica dovuta ai 4 principali volumi (Blocco Uffici, Lobby, Area Museale e Serra), alle loro intersezioni e ai mutui intrecci.

“Queste che potremmo definire come sculture architettoniche, si abbinano all’utilizzo di diversi materiali che vengono portati ai loro limiti di impiego” ha spiegato l’ingegner Massimo Colombari che in Stahlbau Pichler ha seguito il progetto in prima persona. “Da un lato le coperture in Zinco-Titanio ed in vetro presentano geometrie molto complesse e ricche di interfacce con le strutture in legno e acciaio, con sbalzi di eccezionale proporzione. Il calcolo strutturale ha raggiunto in questo progetto confini audaci ed innovativi. Dall’altra le facciate continue che presentano snellezze elevate dei profili e che inizialmente erano previste in acciaio ma che abbiamo deciso di realizzare in alluminio per una migliore riuscita della finitura superficiale ed un miglior esito estetico complessivo”.

ECO – MUSE

Il progetto architettonico è stato concepito con particolare riguardo agli aspetti ambientali e al risparmio energetico. Per questo motivo il sistema degli impianti per il funzionamento dell’edificio è centralizzato, meccanizzato e sfrutta diverse fonti di energia rinnovabili (in particolare quella solare, con l’uso di celle fotovoltaiche e pannelli solari, e la geotermica, con lo sfruttamento di sonde a scambio termico).

Il sistema energetico è accompagnato da un’attenta ricerca progettuale sulle stratigrafie, sullo spessore e la tipologia dei coibenti, sui serramenti ed i sistemi di ombreggiatura, al fine di innalzare il più possibile le prestazioni energetiche dell’edificio. L‘illuminazione e la ventilazione naturale, in alcuni spazi, permettono la riduzione dei consumi e la realizzazione di ambienti più confortevoli.

Il sistema impiantistico fa inoltre uso di accorgimenti che aumentano le forme di risparmio energetico, quali ad esempio la cisterna per il recupero delle acque meteoriche, che permette una riduzione del 50% dell’utilizzo di acqua potabile. L’acqua raccolta nella vasca viene utilizzata per l’irrigazione della serra e per alimentare gli acquari e lo specchio d’acqua che circonda l’edificio.

Nella costruzione vengono privilegiati materiali di provenienza locale (calcestruzzo e rivestimenti in pietra verdello) per limitare l’inquinamento dovuto al trasporto, come anche materiali rapidamente rinnovabili, quale ad esempio il bambù per la pavimentazione delle zone espositive. Il legno viene invece utilizzato per gli elementi strutturali.

Il progetto prevede infine la realizzazione di un parcheggio per le biciclette, con spogliatoi e docce, e un numero limitato di posti auto per incentivare l’utilizzo di trasporto pubblico da parte dei visitatori.

Grazie alla collaborazione con il Distretto Tecnologico Trentino, il progetto edificiale è stato sottoposto alle procedure per il raggiungimento della certificazione LEED® livello Gold. Il sistema LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), sviluppato negli Stati Uniti nel 1998, raccoglie le linee guida per progettare e costruire in modo sostenibile, riducendo il consumo energetico e di conseguenza i costi di gestione e di mantenimento degli edifici, nonché le emissioni nocive all’uomo e all’ambiente.

I numeri del MUSE

Esposizioni permanenti 3.300mq
Mostre temporanee 500 mq
Serra Tropicale 600 mq
Area bambini 200 mq
Bibliotecane archivio 800 mq
Area accoglienza e bar 600 mq
Aule e laboratori didattici 500 mq
Uffici 900 mq
Laboratori di ricerca 800 mq
Officine 400 mq
Magazzini e collezioni 1.800 mq
Sala conferenze (100 posti) 200 mq
Spazi di servizio 2.000 mq
Totale superfici nette: 12.000 mq



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