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Sostenibilità ed efficienza energetica sono il cuore del progetto di recupero e di adeguamento sismico della scuola materna comunale del centro irpino di San Sossio Baronia Un progetto ad alta efficienza energetica e innovativo quello che ha portato riqualificazione della scuola materna comunale di San Sossio Baronia, borgo irpino, in cui sono state utilizzate varie soluzioni rinnovabili per garantire ai piccoli ospiti una struttura sicura, confortevole, energeticamente efficiente e sostenibile, in un territorio spesso colpito da eventi sismici drammatici. I lavori che hanno interessato l’edificio suddiviso su tre piani con una superficie calpestabile di circa 400 mq a piano, sono stati realizzati grazie a un finanziamento della Regione Campania aggiudicato grazie alle caratteristiche del progetto di adeguamento sismico ed efficientamento energetico. La scuola è stata dotata di una centrale termica multi sorgente Vaillant, di un impianto geotermico, solare e una caldaia a condensazione, così da garantire che l’intera struttura abbia massimo comfort climatico e acqua calda sanitaria con costi di esercizio e un impatto ambientale estremamente contenuti. Il Comune di San Sossio Baronia si trova a 650 m s.l.m. con una temperatura di progetto di -6 °C ed una temperatura esterna media di 12.7 ºC, il che ha richiesto molta attenzione da parte dei progettisti per riuscire a immagazzinare energia limitando il più possibile la dispersione di calore, con l’obiettivo di ridurre i costi di oltre il 50%. Per diminuire il fabbisogno termico, l’intero edificio è stato ricoperto con un involucro termico che ne assicura la coibentazione e gli infissi sono stati sostituiti con soluzioni ad alte prestazioni. Per i due piani superiori, tra i quali quello dedicato alle attività scolastiche, sono stati utilizzati un impianto ad alta inerzia termica, una soluzione a pannelli radianti, in grado di garantire una migliore distribuzione del calore e maggiore confort termico all’interno della struttura. Al piano inferiore, che ospita la palestra e quindi richiede soluzioni di riscaldamento differenti, la scelta è stata quella dei ventilconvettori. Le scelte impiantistiche Per soddisfare tutte le richieste di riscaldamento, acqua calda, e gli ambiziosi obiettivi di efficienza energetica e impatto ambientale, la vecchia caldaia a basamento è stata sostituita da una centrale termica multi sorgente formata da due pompe geotermiche, un impianto solare a svuotamento e una caldaia a condensazione. I tre generatori agiscono su un puffer a stratificazione che rende possibile estrarre acqua tecnica a diversi livelli di temperatura, per le diverse esigenze. Questa soluzione è stata realizzata attraverso l’installazione, per la prima volta in Italia, due pompe di calore geotermiche Vaillant flexoTHERM exclusive Green iQ da 15 kW che lavorano in parallelo, alle quali si affiancano un impianto solare gestito da una stazione termica Vaillant auroFLOW plus e una caldaia murale a condensazione Vaillant ecoBLOCK plus da 46 kW. Per ogni pompa geotermica sono stati realizzati tre pozzi profondi circa 100m, mentre l’impianto solare a svuotamento è formato da 4 collettori Vaillant auroTHERM VFK. Il puffer è un Vaillant allSTOR exclusive VPS, che accumula dalle tre diverse fonti e alimenta le richieste termiche della struttura, con una zona diretta ad un temperatura di 45/50 ºC e tre zone miscelate a 39ºC. L’acqua calda viene invece prelevata attraverso una stazione di scambio rapido Vaillant aguaFLOW exclsuive dalla capacità di 35 l/min. Nei suoi primi mesi di funzionamento, il nuovo impianto della scuola materna comunale di San Sossio Baronia ha dimostrato di essere in grado di prestazioni addirittura superiori al previsto. Un dato particolarmente interessante emerge dalla lettura del mix di fonti utilizzate dal collaudo, nel settembre 2016, al gennaio 2017. Nonostante un inverno molto freddo, con diversi episodi nevosi, la caldaia a condensazione ecoBLOCK plus è stata in funzione per un totale di sole 25 ore. Se si considera che l’impianto, viste le caratteristiche e la destinazione dell’edificio, è attivo praticamente 24 ore al giorno, si comprende come le fonti rinnovabili, e in particolare le due pompe geotermiche flexoTHERM exclusive Green iQ, da sole sono riuscite ad assicurare oltre il 95% del fabbisogno termico e di acqua calda sanitaria della struttura. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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