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REMOTE (Remote area Energy supply with Multiple Options for integrated hydrogen-based Technologies) è stato premiato come migliore progetto di energia sostenibile nella categoria Innovation in occasione della European Sustainable Energy Week 2020. Indice: L’utilizzo di energia green nelle aree marginali Perché accumulare energia rinnovabile è importante Dove nasce REMOTE REMOTE si è aggiudicato l’EU Sustainable Energy Week Awards nella categoria Innovation grazie allo sviluppo, alla produzione e all’installazione di una struttura ibrida innovativa realizzata al fine di immagazzinare energia prodotta localmente da fonti rinnovabili. Questo processo è reso possibile grazie a un’ibridizzazione di accumulo chimico (idrogeno) e batterie elettrochimiche (Li-ione) con un risultato sorprendente: l’accumulo di energia prodotta in eccesso. Si tratta di un sistema capace di garantire una fornitura costante di energia da fonti rinnovabili, indipendente dall’intermittenza tipica di queste fonti, a zone isolate dove la rete elettrica non arriva. L’utilizzo di energia green nelle aree marginali La presenza di circa 10.000 isole nel mondo, abitate da un totale di circa 750 milioni di persone, e di migliaia di comunità montane che si servono di elettricità prodotta da generatori diesel, rende difficoltosa la strada da percorrere per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione prefissati. Le problematiche legate a questi luoghi derivano, il più delle volte, dalle difficoltà riscontrate a causa della mancanza di collegamenti alla rete elettrica. La situazione nel Mediterraneo Per prendere atto di queste situazioni non è necessario andare lontano; basti pensare alla presenza delle 158 isole abitate situate nel bacino del Mediterraneo, il 40,5% delle quali ha meno di 1000 abitanti, il 29.7% meno di 500 e un considerevole numero di questi territori, importanti sotto il profilo turistico e ambientale, esenti da collegamenti alla rete elettrica. Grazie all’introduzione dell’innovativa tecnologia REMOTE queste aree potrebbero passare all’utilizzo di una combinazione di energie rinnovabili e stoccaggio delle stesse, soddisfacendo le loro esigenze in maniera sostenibile. Obiettivi della tecnologia REMOTE nelle aree test Attualmente sono stati selezionati 4 siti per testare la tecnologia REMOTE; si tratta di Ginostra sull’isola di Stromboli, Agkistro in Grecia, Rye in Norvegia, e Ambornetti sulle Alpi italiane. L’obiettivo stabilito dall’utilizzo della tecnologia REMOTE è quello di una significativa riduzione dell’uso di combustibili fossili pari al 95-100%, con una garanzia di indipendenza energetica a emissioni zero. Perché accumulare energia rinnovabile è importante L‘importanza dell’accumulare energie rinnovabili nasce dalla presenza di limiti di utilizzo legati alle stesse, in quanto la produzione è influenzata dalle condizioni di match con i carichi. L’adozione di un sistema di immagazzinamento dell’energia in eccesso garantisce un utilizzo continuativo soddisfacendo i carichi da vRES in modo efficiente ed affidabile per contesti isolati non allacciati alla rete tradizionale. REMOTE è stato momentaneamente installato in aree eterogenee al fine di testare una vasta gamma di condizioni meteo e ambientali e di sperimentare il potenziale del paradigma come sostituto quasi completo dei combustibili fossili. La speranza è che l’attuale dipendenza da generatori diesel possa essere abbandonata e sostituita dall’utilizzo di questi sistemi ibridi di accumulo basati su idrogeno e batterie. Una rivoluzione che porterebbe anche a una riduzione significativa dei costi accessori come la posa di un cavo sottomarino, la riduzione del particolato dovuto alle emissioni diesel o al trasporto e la manutenzione dei generatori. Dove nasce REMOTE REMOTE è il frutto di una ricerca del Politecnico di Torino e del sistema della Ricerca piemontese, particolarmente sensibili all’impiego dell’idrogeno quale chiave per lo sviluppo di soluzioni sostenibili. Il Professor Massimo Santarelli del Dipartimento Energia del Politecnico ha dichiarato a tale proposito: “Sono oltre 20 anni che il Politecnico di Torino e il territorio piemontese sono al centro della ricerca sull’uso dell’idrogeno come tecnologia green per la decarbonizzazione e il premio che la European Sustainable Energy Week ha attribuito a REMOTE è un importante riconoscimento del livello della ricerca e innovazione tecnologica raggiunto in Piemonte. La decarbonizzazione è oggi un tema quanto mai attuale, considerando come la rivoluzione green in ambito energetico ed economico sia centrale nella ricerca di un nuovo paradigma per la sostenibilità. Senza dimenticare il contenuto etico del progetto: raggiungere aree marginali, che con le energie rinnovabili e l’idrogeno possono oggi contare sull’energia che serve al territorio per vivere, crescere, generare valore per cittadini e imprese, anche dove la rete elettrica non arriva.” Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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