Reinserito dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato uno strumento efficace capace di stimolare il risparmio energetico e il rilancio economico. Sono stati approvati dalla Commissione Affari Costituzionali di Palazzo Madama 96 emendamenti al decreto Milleproroghe (decreto-legge 30 dicembre 2016, n. 244, recante proroga e definizione di termini), con alcune novità che interessano l’edilizia e l’energia. Tra queste è stata inserita la proroga per tutto il 2017 delle agevolazioni per gli acquisti per le case ad alta efficienza energetica. Ricordiamo che la misura introdotta con la Legge di Stabilità 2016 (Legge 208/2015) prevedeva per tutto lo scorso anno che, per l’acquisto di nuove abitazioni direttamente dalle imprese costruttrici, che fossero in classe di efficienza energetica A o B, si avesse diritto a una detrazione Irpef pari al 50% dell’IVA, da ripartire in dieci quote annuali di pari importo. Molto soddisfatto il Presidente dell’Ance, Gabriele Buia, che sottolinea che la proroga a tutto il 2017 della riduzione al 50% dell’IVA per l’acquisto di case ad alta efficienza energetica è una misura importante che va nella direzione di sostenere una politica delle costruzioni orientata al rinnovo urbano con edifici di qualità. La proroga, continua il presidente Ance, con un minimo costo per l’erario permette da una parte di andare oltre la “disparità di trattamento” tra chi compra case energivore da privati rispetto a chi si rivolge al nuovo e riqualificato in chiave green e dall’altra aiuta a spostare la domanda verso un mercato immobiliare di qualità, che favorisca il risparmio sulla bolletta energetica nazionale. Il M5S interviene molto criticamente sulla modifica inserita nel Milleproroghe che riguarda lo spostamento degli oneri dai consumi al prelievo dalla rete elettrica, che non solo crea forti rischi legati sia alla tenuta della competitività e della concorrenza nel mercato economico, che sugli investimenti, ma favorisce alcuni grandi gruppi industriali che saranno esentati. Con conseguenze pesanti, si legge nel comunicato stampa firmato da Gianni Girotto, per gli altri consumatori di energia che si troveranno nella condizione di pagare maggiori oneri, subendo un incremento involontario dei costi della bolletta elettrica. Inoltre il M5S critica anche la decisione dell’esecutivo di rinviare ancora di un anno l’obbligo di copertura del 50% dei consumi per acqua calda sanitaria, riscaldamento e raffrescamento ai fini del rilascio dei titoli edilizi sugli edifici di nuova costruzione, sapendo che l’obbligo riguarda solamente una minima parte degli edifici interessati rispetto al corposo patrimonio edilizio esistente e che l’imposizione può essere superata con una semplice asseverazione di un tecnico abilitato. Tutto questo si incunea nella già difficile necessità di far fronte agli sconvolgimenti climatici che hanno unito la maggioranza degli Stati del mondo intorno all’accordo di Parigi. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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