Cosa rientra nell’Ecobonus 2024, novità e conferme per il 2024: l’elenco aggiornato dei lavori 15/02/2024
DL Energia e Legge di Bilancio 2024: l’opinione di chi opera nel campo delle fonti rinnovabili 20/12/2023
Inondazioni, ondate di calore e crisi climatica: in l’Europa il 2023 è stato l’anno nero per il clima 08/05/2024
Big Aquarea T-CAP Serie M di Panasonic: la pompa di calore per case multifamiliari ed edifici commerciali 10/05/2024
Baxi SPC Plus e SPC WH: gli scaldacqua in pompa di calore aria-acqua monoblocco efficienti e silenziosi 09/05/2024
A cura di: Adele di Carlo Indice degli argomenti: I nuovi obblighi energetici in vigore dal 13 giugno 2022 Edifici pubblici e privati, che percentuale di energia rinnovabile è richiesta A quali edifici ristrutturati si riferisce la nuova normativa Pannelli solari, biomassa ed energia termica: quali sono le rinnovabili a cui si riferisce il decreto Il percorso italiano verso un’edilizia più green ha compiuto un passo ulteriore: da lunedì 13 giugno 2022 scattano nuovi obblighi per gli edifici di nuova costruzione e ristrutturati, con o senza le agevolazioni statali di Ecobonus e Superbonus. Dal 50% si passa al 60% o, per particolari tipologie di edifici, al 65%. Vuol dire che le rinnovabili – pannelli fotovoltaici, energia termica o a biomassa – dovranno avere un peso preponderante. La normativa è quella prevista dal decreto n. 199 in vigore dal 15 dicembre 2021 che attua la direttiva UE 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio sulla “Promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili”. Oltre alle motivazioni strettamente ecologiste di salvaguardia dell’ambiente, vi è anche la necessità di porre un argine alla dipendenza energetica verso la Russia. Queste le dichiarazioni del Ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani: “Nei prossimi anni sarà fondamentale far crescere in maniera molto regolare e molto rapida le rinnovabili.” La sfida è accettata. I nuovi obblighi energetici in vigore dal 13 giugno 2022 Il conto alla rovescia per l’entrata in vigore delle ultime disposizioni in materia di rinnovabili è finito: il 13 giugno 2022 si parte con le nuove percentuali minime obbligatorie. Si tratta del 60% o 65%, a seconda della tipologia di edificio, come spiegheremo più avanti nel dettaglio. Ciò permetterà di implementare le fonti rinnovabili nel campo dell’edilizia in ottemperanza agli obblighi europei che impongono la decarbonizzazione del sistema energetico entro il 2030 e la completa decarbonizzazione entro il 2050. Le nuove percentuali sono state introdotte nel decreto legge n.199 dell’8 novembre 2021, ed hanno effetto a partire dal 13 giugno 2022, ovvero 180 giorni dopo la sua entrata in vigore, il 15 dicembre 2021. Edifici pubblici e privati, che percentuale di energia rinnovabile è richiesta L’ambito di applicazione della normativa è tassativamente indicato: “…si applica agli edifici nuovi o sottoposti a ristrutturazioni rilevanti ai sensi del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, che rientrino nell’ambito di applicazione del decreto del Ministro dello sviluppo economico 26 giugno 2015 concernente adeguamento linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici, e per i quali la richiesta del titolo edilizio è presentata decorsi centottanta giorni dall’entrata in vigore del presente decreto.” Dunque, che siano edifici nuovi o soggetti a ristrutturazione, in entrambi i casi è obbligatorio rispettare le nuove percentuali di energia rinnovabile. Quali sono nello specifico e cosa cambia rispetto al passato? La soglia minima di fonti rinnovabili è aumentata rispetto agli scorsi anni, sia per gli edifici adibiti ad abitazione privata, sia per quelli pubblici: per i primi la percentuale minima di riferimento è il 60% – in precedenza si trattava del 50%; per i secondi, quelli ad uso pubblico, l’alimentazione tramite rinnovabili deve raggiungere almeno il 65%. A quali edifici ristrutturati si riferisce la nuova normativa Merita un approfondimento la definizione di edifici soggetti a “ristrutturazione rilevante” a cui si estende l’obbligo dell’energia rinnovabile al 60%, insieme a quelli di nuova costruzione. Se questi ultimi sono facili da individuare, i primi invece possono destare qualche dubbio. La definizione contenuta nel D.Lgs 28 del 2011 ci viene in aiuto. Qui è stabilito che un edificio si può correttamente ritenere sottoposto a “ristrutturazione rilevante” quando: ha una ampiezza pari o superiore a 1000 mq ed è integralmente sottoposto a ristrutturazione; sull’edificio esistente si mettono in essere lavori di straordinaria manutenzione. Pannelli solari, biomassa ed energia termica: quali sono le rinnovabili a cui si riferisce il decreto Le disposizioni in materia di nuove costruzioni ed edifici ristrutturati fanno riferimento a tutte le tipologie di rinnovabili ad oggi in uso in campo edile: l’energia solare, termica, eolica, geotermica, idroelettrica o a biomassa. Ciò ha validità per: il riscaldamento, ad esempio a pavimento o parete; l’acqua sanitaria, dunque la sostituzione delle vecchie caldaie a gas con altre di nuova generazione; il raffrescamento, quindi i condizionatori installati. Dove posizionare gli impianti Ad essere rilevante ai fini dell’ottemperamento della normativa non è soltanto la percentuale di rinnovabili ma anche il loro posizionamento rispetto all’edificio nuovo o ristrutturato. Le fonti di energia rinnovabile devono essere installate tassativamente: all’interno dell’edificio stesso; oppure nelle pertinenze, quindi in magazzini, locali di deposito, cantine, soffitti, solai e altro ancora. Meritano una trattazione approfondita i pannelli fotovoltaici; questi – per essere a norma – non possono essere installati a pavimento e, nel caso in cui fossero disposti sui tetti a falda, devono avere inclinazione e orientamento della falda stessa. Invece, nel caso in cui il tetto fosse piano, l’asse mediano dei moduli installati non deve mai essere superiore all’altezza minima della balaustra o comunque oltre i 30 cm. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
13/05/2024 Rinnovabili, crescita dell’87% nel 2023 ma Anie lancia l’allarme: “Non basta, tanti provvedimenti ancora da emanare” A cura di: Giorgio Pirani Anie Rinnovabili: +87% per le rinnovabili nel 2023, soprattutto il fotovoltaico, ma c’è ancora molta lentezza ...
08/05/2024 DL Agricoltura: niente impianti fotovoltaici su terreni agricoli produttivi A cura di: Raffaella Capritti Approvato il decreto che fissa severe restrizioni all'installazione di nuovi impianti fotovoltaici su terreni agricoli produttivi. ...
06/05/2024 International Energy Agency: la capacità fotovoltaica raggiunge 1,6 TW A cura di: Tommaso Tautonico Nel 2023 il fotovoltaico ha rappresentato il 75% di tutta la nuova capacità da rinnovabili. La ...
02/05/2024 Edificio16: a Milano Bicocca l'impianto fotovoltaico più potente d'Italia A cura di: Federica Arcadio Il Condominio Edificio16 ha recentemente completato l'installazione di un impianto fotovoltaico all'avanguardia sulla sua copertura e ...
23/04/2024 Fotovoltaico: la perovskite stampata raggiunge un'efficienza dell’11% A cura di: Tommaso Tautonico Grazie ad un processo di produzione roll-to-roll, simile a quello utilizzato per la stampa dei giornali, ...
12/04/2024 Un premio alle migliori CERS: candidature aperte A cura di: Federica Arcadio Legambiente e MET Group lanciano la prima edizione del premio destinato alle comunità energetiche (CERS) che ...
09/04/2024 CER: attivi i portali del GSE per gli incentivi A cura di: Raffaella Capritti Sono operativi i portali del GSE per inviare le richieste di contributo per le comunità energetiche ...
04/04/2024 La Cina sempre di più riferimento mondiale per l’energia solare A cura di: Tommaso Tautonico Secondo un rapporto del NY Times, lo scorso anno la Cina ha installato più pannelli solari ...
03/04/2024 Il ritardo delle autorizzazioni blocca il mercato del fotovoltaico: l’appello di Omnia Energia A cura di: Giorgio Pirani Rinnovabili: in Italia il mercato cresce ma molto dev’essere fatto, soprattutto per quanto riguarda il rilascio ...
28/03/2024 Rinnovabili: crescita record ma non sufficiente per lo scenario 1,5°C A cura di: Raffaella Capritti Rinnovabili: nel 2023 sono stati installati nuovi impianti per 473 gigawatt ma non è una crescita ...