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Indice degli argomenti Toggle L’appello del WWFAumento temperature ed emissioni gas serra: le conseguenze Il 2023 è stato l’anno più caldo di sempre: per 12 mesi consecutivi è stato registrato un riscaldamento globale di 1,5°C sopra i livelli preindustriali. Lo confermano i nuovi dati del Centro per i cambiamenti climatici Copernicus, che indicano anche che la temperatura superficiale globale nel 2023 ha avuto un riscaldamento record tra 1,34° C e 1,54° C. Il 2024 non si prospetta da meno: l’Italia ha registrato il quinto gennaio più caldo dal 1800. La temperatura media è stata di 1,67 °C superiore al periodo di riferimento 1991-2020. Sono numeri preoccupanti, ma se non è stata ancora superata la soglia di allarme di 1,5°C fissata dalle Nazioni Unite e dall’Accordo di Parigi. Per arrivarci, bisognerebbe mantenere la temperatura media globale al di sopra di 1,5o C per un periodo medio di 20 anni. A meno di un immediato cambio di rotta, però, sembra essere proprio questo il destino della Terra. Le previsioni indicano il superamento della soglia di 1,5° C all’inizio del 2030. L’appello del WWF La temperatura registrata nel 2023 può essere considerata un vero e proprio “momento sismico” per il clima. Lo ha sottolineato Stephanie Roe, scienziata a capo del programma WWF per il clima e l’energia, tra gli autori del rapporto IPCC AR6, il report stilato dal Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico. A partire da questi dati, il WWF esorta i Paesi e le imprese ad accelerare gli sforzi per ridurre le emissioni di gas serra. Secondo il rapporto AR6, è necessario aumentare i finanziamenti da 3 a 6 volte entro il 2030 per limitare il riscaldamento al di sotto di 1,5o C. Investire ora, e porsi un nuovo obiettivo di finanziamento per il clima alla COP29, è l’unico modo per evitare di affrontare problemi e costi ancora maggiori in futuro. Aumento temperature ed emissioni gas serra: le conseguenze La scienziata del WWF ha sottolineato come sia stato raggiunto il massimo storico anche per le emissioni globali di gas serra. Continuare così significa superare la soglia di 1,5° C nel prossimo decennio. Le conseguenze del riscaldamento globale riguarderanno le persone e la natura. Più estremi saranno gli impatti, più alto sarà il rischio di punti critici e di impatti irreversibili sugli ecosistemi. La soluzione proposta dal WWF è quella di raggiungere il picco delle emissioni di gas serra nel prossimo anno per poi ridurle a livello globale di almeno il 43% entro il 2030. Un obiettivo che si può raggiungere solo trasformando le economie, i sistemi energetici e quelli alimentari, a una velocità e scala senza precedenti. Come ha concluso l’esperta: le soluzioni ci sono, basta volerle mettere in atto in questo decennio critico. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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