Come funziona il fotovoltaico ad uso esclusivo in condominio: come si divide il tetto e permessi necessari 30/04/2025
Riqualificazione energetica: tipologie di interventi, soluzioni ed esempi di retrofit edilizio 17/06/2025
Cool Roof e pavimentazioni riflettenti: come ridurre l’effetto isola di calore e risparmiare energia 13/06/2025
Energia sostenibile per tutti: a che punto siamo con l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 7 26/06/2025
Sun Ballast Elite: un servizio premium con tanti vantaggi e offerte per i professionisti del FV 23/06/2025
Efficienza energetica e conservazione storica con sistema Isotec: il caso di Villa Nogarola 26/06/2025
Indice degli argomenti: La strada verso le emissioni net 0 Cosa succederà alle emissioni residue? Come sappiamo l‘accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, prevede di mantenere la temperatura globale a 1,5°C al di sopra dei livelli dell’era preindustriale (attualmente siamo a 1,1°C). Nonostante l’impegno espresso da molti paesi per ridurre in maniera drastica le proprie emissioni di carbonio, responsabili del cambiamento climatico, senza un intervento massiccio, le temperature continueranno ad aumentare ben oltre 1,5, minacciando la sopravvivenza del pianeta. Il 2010-2019 è stato il decennio più caldo del mondo. Considerando le attuali emissioni di anidride carbonica, si prevede che la temperatura globale aumenterà di 3-5 gradi Celsius entro la fine del secolo. Per evitare una catastrofe il mondo dovrà ridurre la produzione di combustibili fossili di circa il 6% all’anno tra il 2020 e il 2030. I Paesi stanno invece pianificando un aumento medio annuo del 2 per cento. La strada verso le emissioni net 0 La neutralità di carbonio significa che le nuove emissioni saranno bilanciate assorbendone una quantità equivalente dall’atmosfera. Gli sforzi dei paesi per raggiungere emissioni pari a 0 devono essere integrati da misure di adattamento e di resilienza e da finanziamenti per il clima a sostegno dei Paesi in via di sviluppo. Le tecnologie per raggiungere le emissioni 0 esistono e sono sempre più convenienti. L’alimentazione delle economie con energia pulita, sostituendo il carbone inquinante – e le centrali a gas e a petrolio – con fonti di energia rinnovabile, spesso meno costosa dei combustibili fossili, come i parchi eolici o solari, ridurrebbe drasticamente le emissioni di carbonio. Incrementare il trasporto elettrico alimentato da energia rinnovabile aiuterebbe a ridurre drasticamente le emissioni e l’inquinamento atmosferico nelle principali città del mondo. Sono molti i paesi, Italia compresa, in cui sono stati inseriti incentivi per l’acquisto di auto ibride o elettriche. Altre emissioni nocive provengono dall’agricoltura, il bestiame produce infatti livelli significativi di metano e potrebbero essere drasticamente ridotti se mangiassimo meno carne e più cibi di origine vegetale. Molti paesi si stanno impegnano nella giusta direzione: all’inizio del 2021, gli Stati che rappresentano oltre il 65% delle emissioni globali di anidride carbonica e più del 70% dell’economia mondiale, avranno assunto impegni ambiziosi verso la neutralità del carbonio. L’Unione Europea, il Giappone e la Repubblica di Corea, insieme ad altri 110 paesi, hanno fissato un obiettivo carbon neutral al 2050, la Cina al 2060. Perché non si tratti di semplici dichiarazioni politiche, tali impegni devono essere sostenuti da un’azione rapida e ambiziosa, attraverso per esempio dettagliati piani generali nazionali per l’azione per il clima (NDC) che definiscono obiettivi e azioni per ridurre le emissioni entro i prossimi 5-10 anni. Cosa succederà alle emissioni residue? La riduzione delle emissioni è estremamente importante, per arrivare allo zero netto, dobbiamo anche trovare il modo di rimuovere il carbonio dall’atmosfera. Anche in questo caso esistono soluzioni presenti in natura, come le foreste, le mangrovie, il suolo e le alghe marine sottorranee, tutte altamente efficienti nell’assorbire il carbonio. La ripresa post covid-19 rappresenta una vera opportunità per la transizione verso lo zero netto entro il 2050, attraverso per esempio gli investimenti nelle energie rinnovabili, negli edifici intelligenti, nei trasporti verdi e pubblici. Purtroppo non tutti i paesi stanno lavorando abbastanza per limitare le emissioni: i principali emettitori, come i Paesi del G20, che generano l’80% delle emissioni di carbonio, in particolare, devono aumentare significativamente l’attuale livello di ambizione e di azione, diminuendo gli incentivi alle fonti inquinanti. E naturalmente sono necessari sforzi molto più significativi per costruire la resilienza nei Paesi vulnerabili che sopportano gli impatti peggiori del cambiamento climatico. I Paesi sviluppati devono mantenere il proprio impegno a fornire 100 miliardi di dollari all’anno per la mitigazione, l’adattamento e la resilienza nei Paesi in via di sviluppo. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
25/06/2025 Le miniere di carbone dismesse possono ospitare 300 GW di fotovoltaico A cura di: Raffaella Capritti Oltre 5.800 km² di miniere di carbone dismesse o in via di chiusura potrebbero ospitare 300 ...
24/06/2025 Piani climatici al 2035: la verifica di metà anno rivela gravi ritardi Piani climatici: solo 1 Paese su 40 ha un piano al 2035 compatibile con 1,5°C. Il ...
20/06/2025 Equità sociale e clima: la resilienza è (anche) una questione di giustizia Rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente: senza giustizia sociale, l’adattamento climatico rischia di aumentare le disuguaglianze
19/06/2025 L’Europa accelera sull’energia: stop alle importazioni di gas e petrolio dalla Russia entro il 2027 L’UE propone il bando al petrolio e gas russo entro il 2027: nuove regole, infrastrutture e ...
18/06/2025 Cleaner Future: i bambini spingono il cambiamento, gli adulti restano indietro A cura di: Raffaella Capritti I bambini guidano la sostenibilità in casa, ma scarsa conoscenza e costi percepiti rallentano l’adozione delle ...
17/06/2025 Giornata Mondiale della lotta alla Desertificazione e alla Siccità 2025: Restore the land. Unlock the opportunities Giornata mondiale della lotta alla desertificazione e alla siccità. Il tema dell'edizione 2025: "Restore the land. ...
16/06/2025 Conferenza Onu sugli oceani, passi avanti per la salvaguardia degli oceani: cosa è stato deciso A cura di: Giorgio Pirani Conferenza ONU sugli Oceani: 90 paesi si sono incontrati per discutere di come salvare gli oceani, ...
12/06/2025 2G Italia: la cogenerazione per un futuro energetico efficiente A cura di: Laura Murgia Attiva in 70 Paesi, 2G è fra le protagoniste mondiali della cogenerazione, e guida la transizione ...
11/06/2025 I rischi climatici influenzano i prezzi degli immobili commerciali. Lo studio della BCE I prezzi degli immobili commerciali reagiscono ai rischi climatici. La BCE lancia l'allarme e analizza gli ...
10/06/2025 Investimenti energetici: nel 2025 a livello globale si toccheranno i 3.300 miliardi di dollari Secondo il rapporto World Energy Investment 2025 dell’International Energy Agency (IEA), gli investimenti nel settore energetico ...