Superbonus: cosa rivelano i dati Enea su detrazioni e interventi eseguiti nel 2023

Nonostante i “tagli” e i requisiti più stringenti, nel 2023 il Superbonus ha raggiunto i 100 miliardi di investimenti ammessi in detrazione. Ecco i dati elaborati da Enea.

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Superbonus: cosa rivelano i dati Enea su detrazioni e interventi eseguiti nel 2023

Adesso è possibile tirare le somme sull’utilizzo del Superbonus nelle varie regioni d’Italia nel 2023. L’Enea ha pubblicato i dati relativi a dicembre 2023 che, nonostante le restrizioni imposte dal governo, confermano il vasto utilizzo della maxi agevolazione fiscale.

Soltanto nell’ultimo mese dell’anno il totale degli investimenti legati al Superbonus è stato di 104 miliardi di euro con un totale degli investimenti per lavori conclusi pari a 91 miliardi di euro.

Il report Enea mostra l’ammontare dei lavori condominiali ultimati e quelli da ultimare nel 2024, per un valore stimato di circa 10 miliardi di euro.

Per elaborare i dati sul Superbonus, l’Enea ha preso in considerazione:

  • il numero di asseverazioni caricate sul sito dagli utenti
  • il valore assoluto degli investimenti ammessi in detrazione
  • le percentuali dei lavori completati

Ecco cosa rivelano i dati nel dettaglio e quali sono le novità in vigore per il 2024.

Il Superbonus supera i 100 miliardi nel 2023: i dati di Enea

Sul sito dell’Enea, Dipartimento unità per l’efficienza energetica, è stato pubblicato l’ultimo report “Dati di utilizzo del Superbonus 110%, risalente al 31/12/2023.

Le diverse tabelle che compongono il report evidenziano il largo utilizzo del Superbonus sotto diversi aspetti.

Per quanto attiene i condomini, nel dicembre 2023, il valore medio degli interventi agevolati è stato di 614.832,90 euro. Invece, passando agli edifici unifamiliari, il valore medio attestato è di 117.472,10 euro, per le unità immobiliari funzionalmente indipendenti è pari a 98.506,53 euro, mentre per i castelli tale valore si attesta a 240.725,81 euro.

Numeri alla mano, il report Enea segna un record per il Superbonus 110%: gli investimenti su scala nazionale hanno raggiunto, nella loro totalità, l’enorme cifra di 102,6 miliardi di euro pari a oltre 99,7 miliardi di detrazioni fiscali.

Gli interventi edilizi più significativi hanno riguardato l’efficientamento energetico, coinvolgendo circa 461.433 edifici in tutta Italia, 102mila in più rispetto allo scorso anno.

Tra condomini ed edifici unifamiliari vi è una differenza significativa:

  • gli investimenti per i condomini a dicembre 2023 sono stati di 64,4 miliardi di euro
  • gli investimenti per edifici unifamiliari sono stati di 28,2 miliardi di euro
  • gli investimenti per le unità immobiliari funzionalmente indipendenti sono pari a 11,4 miliardi di euro

Superbonus: i dati del 2023 elaborati da Enea

Superbonus in condominio: i dati di dicembre 2023

Come nei mesi precedenti, anche a dicembre 2023 il dato più significativo sul Superbonus riguarda i condomini, per asseverazioni, investimenti e lavori realizzati.

La situazione fotografata dall’Enea rivela che, nonostante la riduzione dell’aliquota al 90%, l’avanzamento delle opere avviate nei condomini è pari all’84,9% e che è ancora da realizzare almeno il 15% degli interventi previsti.

Cosa cambia nel 2024?

L’anno nuovo si apre con diverse novità in campo di detrazioni fiscali edilizie, in modo particolare riguardo la Superbonus. Nel 2024 la maxi agevolazione resta in vigore esclusivamente per i condomini, le villette unifamiliari, invece, sono state escluse dallo sconto fiscale.

Per i lavori iniziati nel 2022 resta la possibilità di chiedere la cessione del credito o lo sconto in fattura, tuttavia i condomini dovranno pagare una differenza di almeno il 30%. In altre parole la detrazione passa dal 110% al 70%.

Inoltre è stata confermata una “sanatoria” per coloro che hanno completato i lavori entro la fine del 2023: chi ha optato per sconto in fattura o cessione del credito non dovrà restituire le somme già percepite usufruendo del 110% per i lavori iniziati ma non completati.

Sottolinea le grandi difficoltà legate alla cessione del credito Antonio Lombardi, presidente nazionale di Federcepicostruzioni, che commenta che “sono ormai oltre 20.000 le imprese edili che hanno eseguito lavori e hanno difficoltà a cedere crediti fiscali per 25 miliardi di euro. Una situazione che ha determinato il blocco dei lavori in 30.000 condomini“. Lombardi parla di rischio catastrofe economica e giudiziaria e si appella al Governo affinché siano introdotte misure a sostegno di imprese e famiglie. Federcepicostruzioni propone che siano le partecipate statali a rilevare i crediti delle imprese.

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