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Un edificio religioso all’avanguardia, passivo e CO2 neutral, realizzato con approccio ecosostenibile e circondato da 10.000mq di parco Sarà realizzato in tempi brevi a Salerno, nei quartieri Torrione e Sala Abbagnano che ospitano circa 10.000 abitanti, il nuovo complesso parrocchiale sostenibile e green, firmato da Centola&Associati e Overtel, finanziato dalla CEI nel 2016 con un budget di 4,5 milioni di euro e approvato dal Comune. Il progetto nasce come rielaborazione in chiave sostenibile di alcuni degli elementi e dei materiali classici delle Chiese antiche campane, con attenzione a un’architettura zero emissioni CO2, dal minimo ingombro di suolo e riduzione delle superfici impermeabili. Le scelte impiantistiche assicureranno inoltre bassissimi consumi e costi contenuti di gestione. L’intero complesso è pensato sui temi del vivere e condividere sostenibile, nel rispetto dell’ambiente, infatti l’intervento interesserà anche la riqualificazione dello spazio che circonda la parrocchia, con la creazione di nuovi luoghi di incontro, servizi sociali, arredi urbani e un parco urbano che circonderà la chiesa. La piazza botanica Al posto del parcheggio asfaltato che si trova sull’area centrale del sito, verrà realizzata una piazza-sagrato botanica impreziosita da ulivi, cipressi e un gruppo di palme. Per favorire la socializzazione la piazza sarà sempre aperta e fruibile dai cittadini. Il verde avrà dunque un ruolo centrale, ci saranno infatti su una superficie di 10.000 mq più di 250 nuovi alberi, arbusti della macchia mediterranea e prato rustico in gramigna su tutta l’area libera. La piazza pubblica sarà realizzata con pavimentazione ecologica drenante e sarà illuminata con sistemi a Led. Edifici a basso impatto ambientale La chiesa avrà una superficie di circa 1000mq, l’aula liturgica e l’oratorio, saranno realizzati a ovest della piazza-sagrato su 2 livelli sovrapposti, in modo da poter raccordare un dislivello di circa 5m, e rendere fruibile la parte del terreno più scoscesa. L’orientamento dell’edificio assicura che ci sia la miglior illuminazione e ventilazione naturale a tutti i piani. Per assicurare il rispetto della massima eco-sostenibilità i progettisti hanno scelto di utilizzare precise tecniche a basso impatto ambientale e materiali e lavorazioni di derivazione delle tradizioni del Sud e, in particolare, della regione Campania, attraverso la scelta di sistemi passivi, corretto orientamento, ventilazione naturale, sapiente combinazione di materiali facilmente disponibili. Da qui la scelta di tamponature verticali massive, aperture contrapposte a seconda dei venti estivi dominanti, sistema camino per ventilazione combinata, coperture chiare e riflettenti, pavimentazioni esterne traspiranti e utilizzo di essenze botaniche autoctone. Elementi che caratterizzano il progetto La struttura portante principale è in cemento armato, mentre le strutture in elevazione e coperture grandi luci sono in legno lamellare, le tamponature sono realizzate in composti isolanti con materiali naturali o di riciclo, moduli lignei triangolari per la copertura dell’aula liturgica. L’involucro è realizzato con un sistema di isolamento a cappotto che permette di evitare l’uso di impianti di condizionamento (raffrescamento/riscaldamento) per l’aula che accoglie i fedeli. La finitura esterna delle tamponature, che misura oltre 1.200mq di sviluppo superficiale, è realizzata con vernici fotocatalitiche che riescono a purificare l’aria e permettono lo stesso effetto di riduzione dell’inquinamento di una analoga superficie di bosco. Dal punto di vista architettonico, invece, il super-cappotto esterno è la reinterpretazione del bugnato storico in basalto o piperno di palazzi e chiese campane, realizzato in fasce modulari di conglomerato composito alleggerito, cemento, inerti di lava, lapilli e pomice, di pochi centimetri su scocche isolanti di polistirolo o poliuretano. La cupola sarà apribile con sensori per un’ottima ventilazione naturale. Un impianto fotovoltaico sarà integrato sulle falde inclinate a 25° dei triangoli laterali della chiesa orientati appositamente in modo appropriato. L’obiettivo, ci dice l’Architetto Centola, è di arrivare a soddisfare il fabbisogno energetico del centro parrocchiale in autoproduzione. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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