Ecovillaggio di Montale aiuta a preservare la natura e l’acqua

Ecovillaggio Montale, il quartiere residenziale a impatto zero realizzato alle porte di Modena, non è un semplice quartiere amico della natura, ma un progetto volto alla sostenibilità che offe un prezioso contributo nella battaglia attuale di salvaguardia dell’acqua, bene prezioso e sempre più scarso.

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Ecovillaggio Montale: il contributo del villaggio nZEB in 10 anniIndice:

Oggi più che mai ci rendiamo conto di quanto l’acqua sia preziosa e della necessità di custodirla e abbatterne gli sprechi. Gli effetti dannosi del cambiamento climatico, dai quali deriva la scarsità di piogge degli ultimi mesi, stanno mettendo a dura prova la nostra quotidianità e le previsioni dei prossimi anni mostrano come nubifragi e alluvioni saranno sempre più frequenti alternandosi a periodi di siccità estrema.

Sulla base di queste considerazioni è necessario, oltre che urgente, attuare possibili strategie e soluzioni per contenere le possibili conseguenze di eventi meteoclimatici acuti.

Il ciclo dell’acqua alla base di Ecovillaggio Montale

Il ciclo dell’acqua è alla base del progetto urbanistico Ecovillaggio Montale ed è concepito in tre fasi:

  • raccolta,
  • conservazione,
  • riutilizzo.

In che modo Ecovillaggio Montale aiuta a preservare l’acqua? Rifornendo costantemente la falda acquifera ed evitando sprechi e dispersioni di questo prezioso bene comune grazie alla presenza del “water park”, il parco che resiste ai nubifragi, alla raccolta dell’acqua dai tetti, convogliata tramite i pluviali in tubi drenanti, pozzi perdenti e/o fossi per la percolazione e la raccolta nella sottostante falda acquifera, e all’installazione dei frangigetto nei rubinetti delle case ecologiche, con riduzione del flusso dell’acqua domestica.

“In Ecovillaggio – spiega l’ideatrice e imprenditrice Silvia Pini il nostro impegno continuo è di efficientare l’utilizzo di ogni elemento di architettura a beneficio sia dell’uomo sia dell’ambiente, per ristabilire tra loro un nuovo equilibrio. Ecovillaggio è resiliente ai cambiamenti climatici grazie ad un lavoro e uno studio multidisciplinare applicato in tutte le fasi della progettazione. In caso di nubifragi o alluvioni, fenomeni estremi e sempre più frequenti, l’acqua in Ecovillaggio non si disperde ma viene raccolta in falda per essere poi utilizzata nei periodi più  siccitosi al fine di irrigare le essenze che a loro volta provvedono al disinquinamento e alla regolazione del microclima. Questo sistema di conservazione dell’acqua – conclude l’imprenditrice di Ecovillaggio – evita danni come allagamenti e non alimenta rischi idrogeologici”.

L’acqua raccolta in falda viene fitodepurata e riutilizzata per scopi irrigui, permettendo alle piante e agli arbusti dell’Ecovillaggio di svolgere il loro ruolo regolatore del microclima, in particolare di raffrescamento in questo periodo così caldo.

Oltre al parco capace di resistere ai nubifragi, Ecovillaggio Montale presenta numerose soluzioni urbanistiche in via di sviluppo a tutela della natura e dell’acqua in particolare. Tra queste:

  • le pendenze dei percorsi ciclopedonali della zona a parco e delle aree private a giardino studiate per la raccolta delle acque e il loro convogliamento in falda;
  • i parcheggi a prato con la duplice funzione di dissipazione delle onde di calore e il drenaggio delle acque piovane nella falda sottostante;
  • le pavimentazioni realizzate con autobloccanti drenanti al 100% che permettono l’assorbimento dell’acqua piovana e la conservazione nella falda.

Ecovillaggio Montale e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile al 2030

L’ecoquartiere continua a lavorare in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030, contribuendo al raggiungimento di alcuni global goals.

Oltre al goal 7 “Energia Pulita e Accessibile”, già raggiunto per la climatizzazione di tutte le residenze, si impegna a raggiungere il goal numero 12 “Consumo e produzione responsabili” il goal numero 13 “Lotta contro il cambiamento climatico”.

Tra i nuovi progetti l’Area del Ben Essere, uno spazio di circa 1000 mq che ruota attorno al concetto di bioclimatica inteso sia come scelta oculata di arbusti e altre specie per il disinquinamento sia come studio della superficie per l’ottimizzazione dell’acqua piovana.

Una piccola oasi di “verde terapeutico” con l’obiettivo di stabilire una nuova armonia tra uomo e natura.


08/04/2022

Il contributo del villaggio nZEB in 10 anni

Nel corso del suo decennale viaggio sostenibile Ecovillaggio Montale ha raggiunto quasi quota 3500 arbusti piantati totalizzando 1560 tonnellate di CO₂ assorbite e ulteriori 300 tonnellate di CO₂ evitate.

Ecovillaggio Montale è il complesso residenziale a misura di “verde” il cui obiettivo è quello di riforestare la zona per poter migliorare il microclima, tutelare la biodiversità e diffondere la cultura ambientale. I numeri parlano chiaro: 3.500 arbusti, 120 piante e 10.000 mq di prato rappresentano il prezioso contributo del villaggio all’ambiente.

Le azioni compiute attraverso gli investimenti sostenibili intrapresi nell’ultimo decennio hanno dato i loro frutti. Grazie all’attività di riforestazione, infatti, è stato possibile assorbire 1560 tonnellate di CO₂, mentre il lavoro svolto dall’impianto fotovoltaico ha permesso di autoprodurre 600 MWh di energia rinnovabile, evitando emissioni inquinanti pari a 300 tonnellate di CO₂ .Giardino terapeuticoAltri interventi a favore dell’incremento del patrimonio verde sono in corso d’opera; tra questi la realizzazione del giardino terapeutico, nuova area del benessere che ospiterà 10 nuove piante, 200 arbusti e 400 mq di prato accuratamente selezionati e consentirà a tutti gli abitanti di Ecovillaggio, e non solo, di rilassarsi a contatto con la natura.

“La messa a dimora di piante e siepi è stata studiata da un team di agronomi e architetti del paesaggio, per rigenerare la microfauna che si autoregola evitando l’utilizzo di pesticidi chimici, favorendo la biodiversità” – spiega l’ideatrice di Ecovillaggio Silvia Pini.

Ecovillaggio Montale è progettato e realizzato per adattarsi ai fenomeni meteorologici
, per questo le superfici sono drenanti e ramificate in un sistema di irrigazione con l’acqua piovana, raccolta dai tetti degli edifici e convogliata nella sottostante falda acquifera per scongiurare rischi idrogeologici e danni economici.

Perché riforestare è importante

Riforestare è un’azione necessaria, non solo in Italia ma in tutto il mondo, e offre un prezioso contributo al raggiungimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile contenuti in Agenda 2030. A tale proposito la Regione Emilia-Romagna sta distribuendo sul territorio un milione di alberi, dando la possibilità ai cittadini di ritirarli gratuitamente, nell’ambito di un progetto che si chiama “Mettiamo radici per il futuro”.

Come ci ricorda Stefano Mancuso, scienziato di fama internazionale, nonché ospite di Ecovillaggio Montale dell’edizione 2021 del Festival dello Sviluppo Sostenibile, “le piante sono un organismo vivente di straordinaria complessità e di enorme successo evolutivo: rappresentano oltre l’82% della biomassa del nostro pianeta. Di tutto quello che è vivo sulla terra, gli animali contano (in peso) solo per lo 0,1%”.

Rispettare le piante è fondamentale per la nostra salute e per garantire un futuro possibile alle nuove generazioni.


16/12/2019

L’ecoquartiere nZEB di Modena resiste ai nubifragi

Ecovillaggio Montale è il progetto nato per insegnare ai bambini e ai ragazzi il culto della sostenibilità e del rispetto ambientale. Il progetto ha previsto la realizzazione di un quartiere nZEB e la promozione di diverse attività sul campo, spingendo sulla formazione dei giovani e sensibilizzandoli agli effetti del cambiamento climatico che stanno sconvolgendo la nostra epoca.Esempio di abitazione nell'Ecovillaggio MontaleIndice:

Si tratta di un progetto che parte dai giovani per coinvolgere tutti, dal momento che le tematiche ambientali hanno una valenza di interesse generale. È necessario che ognuno di noi impari a rispettare l’ambiente affinché si realizzi un vero cambiamento, impegnandosi a sprecare meno risorse e a conoscere e utilizzare le energie pulite; ancora più importante è rendere i giovani davvero consapevoli delle sfide che hanno di fronte per poter costruire un futuro sostenibile.

Il team di Ecovillaggio Montale opera per perseguire gli obiettivi volti allo sviluppo sostenibile presentati da Agenda 2030, considerando nella progettazione gli effetti derivanti dal cambiamento climatico che spesso si ripercuotono sul costruito e sulla qualità della vita, nonché sulla sicurezza dell’ambiente e delle persone.

Per ovviare a questo tipo di problemi è necessario, quindi, agire seguendo alcune regole guida attraverso le quali dare forma a case ecologiche, innovative e durature, tramandando questo modo di pensare e di operare alle generazioni future. Per la realizzazione di Ecovillaggio Montale è necessario applicare tre postulati indispensabili: non utilizzare combustibili fossili, riforestare, smettere di produrre rifiuti da smaltire.

Ecovillaggio Montale: di cosa si tratta

Ecovillaggio Montale è un quartiere ecoresidenziale a impatto zero ubicato a Modena, realizzato per proporre attività formative in collaborazione con le scuole superiori dell’Emilia Romagna. Lo scopo di questo progetto risiede nella volontà di portare gli studenti a conoscenza dei principi che governano la bioarchitettura, connubio di sostenibilità sociale, economica e ambientale.Educare alla sostenibilità, l'esempio di ecovillaggio montaleAd aprire le danze erano stati 40 studenti dell’ITG “Guarino Guarini”, ospitati nell’ecoquartiere per analizzare il Masterplan del Centro, assumendo una visione d’insieme della progettazione strategica, urbanistica e architettonica di Ecovillaggio, in cui tutto deve assicurare un perfetto equilibrio tra uomo, abitazioni e natura, senza l’utilizzo delle energie fossili.

Ecovillaggio Montale, che già dal 2010 utilizza il protocollo Passivhaus e costruisce case sostenibili, ha largamente anticipato l’obbligo secondo cui le case costruite dal 2019 debbano essere Nzeb (nearly zero energy building).

Progettazione urbanistica di Ecovillaggio Montale

La realizzazione di Ecovillaggio Montale è frutto di un’attenta progettazione che prevede l’utilizzo di tutto ciò che la natura può offrire senza sprechi, come luce e calore del sole o acqua piovana.

Grazie alla riforestazione attuata mediante piantumazione di essenze autoctone e particolarmente attive nell’assorbimento di CO2, è possibile mitigare il caldo estivo sfruttando il potere di raffrescamento delle piante o assorbire le polveri inquinanti.

Un altro importante aspetto riguarda la progettazione degli immobili realizzata sulla base dello studio dell’assonometria solare che ha permesso di offrire maggiore luce naturale alle abitazioni e massimizzare l’autoproduzione di energia da fotovoltaico.

Non manca, poi, lo sfruttamento delle acque piovane garantito da un sistema di raccolta e regimentazione delle acque che vengono trattenute in area e convogliate in falda per essere utilizzate al momento più opportuno, ad esempio nei periodi di siccità. Ecovillaggio di Modena prima e dopoLa dotazione dell’impianto di raccolta per le acque piovane assume un doppio beneficio; permette, infatti, di limitare lo spreco di acqua e garantisce la sicurezza degli edifici e delle persone evitando che l’acqua vada in fogna e crei allagamenti. Un espediente che si presta ad arginare la prospettiva di eventi meteoclimatici estremi le cui conseguenze si traducono in allagamenti ed esondazioni, fenomeni destinati ad aumentare.

Ne è un esempio l’Ecovillaggio di Modena che ha risposto positivamente all’azione costante delle piogge limitando le conseguenze che precedentemente avevano esposto l’area ad allagamenti.

Ecovillaggio non emette CO2 grazie allo sfruttamento di energie rinnovabili attraverso l’efficientamento energetico degli edifici; non solo, ogni anno grazie alla riforestazione ne assorbe oltre 100 tonnellate. I risultati registrati nell’arco di 7 anni parlano di una quantità assorbita di quasi un milione di tonnellate di CO2.

Progetti futuri di Ecovillaggio

Ecovillaggio ha in programma per i prossimi due anni la realizzazione di un asilo nido nZEB a disposizione di bambini dai 9 mesi ai 3 anni, che troverà spazio nella piazza Pavarotti assieme a un centro servizi con un mercatino biologico plastic free, una palestra ed un bistrot.

Le attività e i progetti extra residenziali saranno aperti a tutti, creando un luogo di contaminazione virtuosa e di promozione sociale.

Attualmente Ecovillaggio ospita circa 70 famiglie ma il quartiere è in continua evoluzione e nell’arco dei prossimi anni saranno realizzate le nuove palazzine ecosostenibili.

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Sostenibilità e Ambiente

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