26 isole avviano la transizione verso l’energia pulita

Al via il progetto pilota dell’UE Clean energy for Europe’s islands per avviare la transizione energetica green in 26 isole, tra cui Salina, Favignana e Pantelleria

26 isole in Europa, tra cui Salina, avviano la transizione verso l'energia pulita

E partito il Progetto della Commissione europea “Clean energy for Europe’s islands”, che prevede la transizione di 26 isole verso l’energia pulita grazie alla produzione di energia rinnovabile, efficienza energetica e soluzioni di trasporto pulito. L’obiettivo del segretariato “Energia pulita per le isole dell’UE” è quello di coinvolgere in questo progetto tutte le parti interessate: cittadini, comuni, imprese locali, università, scuole e anche naturalmente i Governi delle singole Nazioni.

In una prima fase, 6 isole, le isole Aran (Irlanda), l’arcipelago di Cherso-Lussino (Croazia), Sifnos (Grecia), Culatra (Portogallo), Salina (isola vulcanica che fa parte dell’arcipelago delle Eolie in Italia) e La Palma (Spagna), svilupperanno e pubblicheranno i loro programmi di transizione verso l’energia pulita entro l’estate 2019. Le altre 20 isole, tra cui Favignana e Pantelleria,  lo faranno entro l’estate 2020. Al fine di servire da esempio per il maggior numero possibile di isole europee nei prossimi anni, nella scelta delle 26 isole, è stata prestata particolare attenzione a coprire un’ampia varietà di condizioni geografiche e di contesto abitativo. 

Dominique Ristori, Direttore Generale per l’Energia della Commissione Europea, ha dichiarato che le 26 isole selezionate presentano un notevole potenziale, non solo diventeranno più autonome dal punto di vista energetico, ma serviranno da esempio ispiratore per altre isole e per l’Europa nel suo complesso. “Questo, a sua volta, aiuterà l’UE a raggiungere i propri ambiziosi obiettivi climatici ed energetici”. 

Nell’UE vi sono più di 2200 isole abitate. Nonostante l’abbondanza di fonti di energia rinnovabile, come l’energia eolica, fotovoltaica e del moto ondoso, molte di esse dipendono attualmente dalle costose importazioni di combustibili fossili per il loro approvvigionamento energetico. La transizione verso un’energia pulita può aiutare le isole non solo a diventare più autosufficienti e prospere, ma anche a creare nuove opportunità di lavoro.

Sul sito del progetto una mappa aggiornata permetterà di vedere l’avanzamento dei lavori.

L’esempio di Salina

Una meravigliosa isola dell’arcipelago delle Eolie con un problema significativo: con un consumo annuo di 1.800 tonnellate di gasolio – che rappresentano oltre il 70% del consumo energetico dell’isola – le emissioni di carbonio di Salina raggiungono quasi 6.000 tonnellate di CO2 all’anno. La maggior parte delle case, il cui stile fa parte del fascino dell’isola, sono state costruite prima del 1960 e dunque si caratterizzano per basse prestazioni energetiche. Le bollette elettriche sono elevate per gli abitanti dell’isola, in quanto parte dell’energia deve essere importata dalla terraferma.

Il trasporto pubblico sull’isola è gestito da una società di proprietà dei tre comuni. È coperto da minibus a gasolio, che emettono quasi 135 tonnellate di CO2 all’anno. Il carburante per le auto sulle isole, oltre all’acqua potabile, viene portato a Salina in barca, che è anche il principale mezzo di trasporto da e per l’isola.

Nel 2013 l’isola ha iniziato la sua transizione verso le energie pulita con la firma del Patto delle Isole, cui è seguita l’istituzione di Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile con obiettivi chiari per il 2020 in tutti e tre i comuni. Da allora, l’isola ha avviato iniziative per promuovere l’ecoturismo e ridurre l’inquinamento e il degrado ambientale, e prevede di attuare misure di efficienza energetica e di risparmio energetico in particolare negli impianti di illuminazione pubblica, nel riscaldamento e raffreddamento dei suoi edifici pubblici. I comuni mirano inoltre a produrre energia a livello locale, sfruttando le abbondanti risorse energetiche rinnovabili dell’isola in termini di elettricità e calore, e a convertire il trasporto pubblico a minibus elettrici alimentati dal solare fotovoltaico. Le stazioni di ricarica sarebbero disponibili anche per i veicoli elettrici sull’isola. 

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