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A cura di: Raffaella Capritti L’European Environment Agency ha pubblicato di recente il Rapporto “Urban adaptation in Europe: what works? Implementing climate action in European cities” che approfondisce il ruolo delle città, in particolare in Europa, nel contrastare gli effetti del cambiamento climatico e l’importanza di pianificare politiche di adattamento in risposta ai crescenti rischi legati al surriscaldamento, con interessanti esempi di azioni realizzate in alcuni Comuni. Guardando a quanto sta succedendo in questi ultimi anni nelle città in Europa, con l’aumento di fenomeni meteorologici estremi tra cui ondate di calore e alluvioni (ricordiamo tutti cos’è successo in Emilia Romagna la scorsa primavera), è evidente la necessità di investire nell’attuazione delle azioni di adattamento che devono considerare le specificità delle singole città. Le azioni da mettere in campo per aumentare la resilienza delle società urbane Sono tanti i Comuni in Europa che stanno attuando azioni concrete di adattamento ai cambiamenti climatici, tra cui pianificazione urbana e norme edilizie a hoc, incentivi economici, sviluppo di sistemi di allerta precoce e campagne di informazione. La ricerca evidenzia che diverse città hanno sperimentato soluzioni innovative di adattamento che per esempio includono la promozione dell’agricoltura urbana, la creazione di spazi pubblici più vivibili e la protezione del patrimonio culturale. In particolare sono sempre di più le amministrazioni che stanno implementando le nature-based solutions, che sono incluse nel 91% dei piani di adattamento analizzati nel rapporto. Si tratta di soluzioni efficaci per la gesione sostenibile dell’acqua nelle città, e forniscono anche molti altri benefici, come la protezione della biodiversità e degli ecosistemi. Però il Rapporto avverte che, considerando l’intensificarsi degli impatti climatici, potrebbe essere necessario combinare gli approcci nature-based con altre azioni tra cui per esempio la realizzazione di infrastrutture. Obiettivi chiari e misurabili E’ inoltre sempre più importante coinvolgere i cittadini nelle azioni di adattamento da mettere in campo e creare sinergie con altre amministrazioni comunali. Il Rapporto sottolinea che l’adattamento è necessario in tutti i settori e a tutti i livelli di governance, e che le città dovranno affrontare gli impatti climatici attuali e proteggersi da rischi futuri maggiori. Inoltre è necessario che vengano fissati obiettivi tangibili e che i progressi possano essere misurati. Attualmente, infatti, solo il 2% degli indicatori utilizzati per il monitoraggio nei piani di adattamento locali è collegato a uno specifico obiettivo di adattamento. Un recente Rapporto pubblicato dall’EEA, che valutava il richio climatico a livello europeo, ha evidenziato che le attuali politiche e azioni di adattamento dell’Europa non sono al passo con i rischi climatici: in particolare il rischio di ondate di calore e precipitazioni estreme nelle aree urbane è fortemente aumentato. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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