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Molto spesso gli edifici più green sorgono al posto di vecchie strutture che vengono demolite. Realizzare un nuovo edificio, significa aggiungere altro calcestruzzo che impiegherà decenni per ripagare il suo debito di carbonio. L’esempio dell’Università di Calgary a cura di Tommaso Tautonico Il MacKimmie Complex nasce dalla volontà di non demolire il vecchio edificio per riutilizzarne la struttura portante. Secondo i progettisti la vera innovazione in architettura è sfruttare il calcestruzzo esistente, minimizzando così le emissioni. Partendo da questo presupposto, l’etica dello studio di architettura DIALOG ha spinto i progettisti a realizzare il nuovo MacKimmie Complex all’Università di Calgary senza demolire il vecchio complesso degli anni sessanta. “La demolizione della MacKimmie Tower, non è mai stata un’opzione a causa del suo impatto ambientale” dichiara John Souleles di DIALOG. “In linea con quanto richiesto dall’ufficio di sostenibilità dell’Università di Calgary, abbiamo deciso di dare voce alle nostre coscienze ambientali” afferma Souleles. Per questo alla struttura degli anni ’60 sono stati aggiunti due piani ed una nuova facciata di vetro. MacKimmie Tower: la rinascita green Il progetto del nuovo complesso universitario nasce sullo scheletro della vecchia struttura, ritenuta “veramente buona e in ottimo stato” dai progettisti. Molto spesso invece c’è una scusa che spinge verso la demolizione: la piastra del pavimento non efficiente o i soffitti troppo bassi. “L’edificio più green è quello già esistente” continua Souleles, ed è per questo che il progetto sta per ottenere la certificazione secondo lo standard Zero Carbon Building del Canada Green Building Council. Questo schema di certificazione presta molta attenzione nel valutare le emissioni di tutti i materiali strutturali, e non, durante il loro ciclo di vita (LCA). Altra caratteristica dello Zero Carbon Building Standard è la limitazione sui consumi energetici e l’obbligo di compensare l’energia acquistata, con energia rinnovabile prodotta con basse emissioni di carbonio. Dal punto di vista strutturale, l’edificio si è dotato di una nuova facciata a doppia parete, con vetro ad alte prestazioni, su cui sono state installate delle alette in grado di ventilare e ombreggiare l’edificio, così da creare un microclima adeguato che contribuisce al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi prestazionali dell’edificio. Inoltre un impianto fotovoltaico realizzato su un’applique di vetro e cemento massimizza l’esposizione dei pannelli ai raggi solari, ottimizzando la produzione di energia solare. “Per favorire un approccio all’educazione sostenibile, ci siamo chiesti come utilizzare al meglio il design dell’edificio” dichiara Robert Claiborne dello studio DIALOG. “Per stimolare l’apprendimento e le conversazioni sulla sostenibilità e sui cambiamenti climatici, abbiamo deciso di rendere completamente visibile agli studenti la tecnologia fotovoltaica che ricopre l’edificio. Solo in questo modo, toccando con mano, si riesce a creare negli studenti quelle condizioni di apprendimento ideale”. Il MacKimmie Complex è un edificio ad alte prestazioni, dove l’innovazione nell’insegnamento e nelle tecnologie costruttive creano un ambiente ideale che promuove il successo degli studenti e migliorarne l’apprendimento. img by dialogdesign.ca Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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