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Per tale motivo appare anacronistico il ricorso ad argomentazioni strumentali e di parte, volte a sottolineare esclusivamente i costi per il Paese senza evidenziare gli enormi benefici. Una visione miope che mortificherebbe l’industria nazionale con la sua capacità innovativa aumentandone la disoccupazione. Per contro invece è necessario sottolineare fattori fondamentali per la ripresa economica del Paese quali l’incremento del prodotto interno lordo, l’aumento del gettito fiscale, l’aumento dell’occupazione, la diminuzione del picco giornaliero della domanda energetica e il miglioramento della bilancia commerciale. Tutto questo senza mai dimenticare i benefici sull’ambiente e sulla salute in termini di riduzione delle emissioni nocive ma anche in termini economici seguendo le direttive europee che devono essere rispettate pena sanzioni. È questo lo scopo principale del presente documento. Bisogna cambiare paradigma e passare dall’approccio di chi vede il tema rinnovabili come problema da risolvere ad un’enorme opportunità da cogliere senza esitazioni. Possiamo accelerare il processo di diffusione dell’energia fotovoltaica integrandola in un discorso più ampio di energie rinnovabili ed efficienza energetica ed è fondamentale sottolineare come questa integrazione possa permettere anche l’alleggerimento del costo delle bollette elettriche degli italiani. Questo potrà avvenire solo attraverso il passaggio da un sistema elettrico centralizzato ad un sistema basato sulla generazione distribuita ed articolato che alimenti le “smart grid”. In tale sistema tutte le fonti energetiche avranno la possibilità di competere avendo come effetto finale quello dell’abbassamento del costo dell’energia a vantaggio della collettività, aziende incluse. Contesto internazionale Il principale strumento legislativo comunitario per la promozione delle Fonti Energetiche Rinnovabili (FER) è la Direttiva Europea 2009/28/CE sulla base della quale ogni Paese Membro ha presentato a Bruxelles un National Renewable Energy Action Plan – NREAP (Piano d’Azione Nazionale – PAN) nel quale esplicitare gli obiettivi minimi da qui al 2020 in materia di sviluppo delle FER. Gli obiettivi presentati dall’Italia per quanto riguarda il fotovoltaico sono oramai decisamente superati: 8.000 MW. Nel solo 2011 in Italia sono stati connessi alla rete impianti fotovoltaici per oltre 9.000 MW per una potenza cumulata di circa 13.000 MW. Figura 1 – Nuova potenza fotovoltaica (MW) installata nel 2011 a livello globale (EPIA, 2012) Nonostante la crisi finanziaria, nel 2011 le nuove installazioni fotovoltaiche a livello globale hanno fatto registrare un nuovo record: 28.230 MW. Come si evince dalla Figura 1, l’Italia ha superato la Germania candidandosi a diventare il mercato più attraente anche per gli anni a venire a condizione che i cambiamenti normativi siano adeguati allo sviluppo sostenibile del quale ANIE/GIFI è promotore. Contesto nazionale Il 2011 è stato un anno molto difficile per gli approvvigionamenti energetici nazionali ma anche per le strategie energetiche di molti Paesi e di quella nascente in Italia. Per fare un esempio: la guerra civile in Libia (ed in generale la cosiddetta “primavera araba”) ha impedito l’esportazione verso l’Italia di grandi quantità di combustibili fossili (gas, carbone e petrolio) e per soddisfare la richiesta energetica nazionale sono state necessarie operazioni che hanno fatto lievitare la fattura energetica italiana: per il solo 2011 oltre 60 miliardi di €1. Il 2011 è stato anche l’anno della tragedia nucleare in Giappone e del referendum sul nucleare in Italia. In questo contesto si è evidenziata ancora una volta la necessità di definire in maniera univoca il giusto mix energetico che renda il Sistema Paese il più indipendente possibile dalle instabilità geopolitiche e permetta al sistema economico nazionale di competere a livello globale. Le FER giocano un ruolo fondamentale in questo percorso potenzialmente virtuoso: solare, eolico, idro, geotermico e biomasse. Il GSE ha pubblicato a Marzo 2012 i dati sulla produzione elettrica delle FER in Italia che nel 2011 è stata pari a 84.190 GWh. Esse hanno contribuito per il 24% del consumo interno lordo che è stato di 344.152 GWh. Figura 2 – Dati storici della produzione lorda da FER (GSE, 2012) Andando ad esaminare il dettaglio per la tecnologia solare fotovoltaica osserviamo che i 12.830 MWp di potenza fotovoltaica connessa alla rete nazionale al 31 dicembre 2011 hanno contribuito ad oltre il 3% del consumo interno lordo di energia elettrica nello stesso anno con un picco del 6% registrato ad agosto. Figura 3 – Evoluzione del mercato solare fotovoltaico in Italia (dati GSE aggiornati a febbraio 2012) La Monografia approfondisce molti altri temi: I benefici per l’economia Il bilancio costi-benefici delle rinnovabili – Le voci di costo – Le voci di beneficio Il fotovoltaico – I numeri dell’industria fotovoltaica nazionale – Internazionalizzazione L’impatto del fotovoltaico sulle bollette elettriche La Grid Parity L’integrazione del fotovoltaico nella rete elettrica Impatto della produzione fotovoltaica sul prezzo all’ingrosso dell’elettricità Riduzione dell’import di energia elettrica e di fonte primaria fossile Le entrate per lo Stato Accettazione sociale del fotovoltaico Scarica la Monografia Costi e Benefici del Fotovoltaico Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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