Via libera la fotovoltaico anche nei borghi storici: lo dice una sentenza del Tar “rivoluzionaria”

Svolta storica per i pannelli fotovoltaici, il tribunale amministrativo dell’Aquila ha sancito un nuovo principio che cambierà le regole in vigore. I borghi storici non si possono trattare come “pezzi da museo”.

A cura di:

Fotovoltaico nei borghi storici, via libera dalla sentenza del TAR

Anche gli abitanti dei piccoli borghi storici hanno il diritto di installare i pannelli fotovoltaici sul tetto e quindi aumentare il comfort abitativo e ridurre le bollette. A stabilirlo è una sentenza del tribunale amministrativo dell’Aquila. I giudici si sono espressi sul delicato caso sollevato da una famiglia di un piccolo borgo, alla quale la Soprintendenza aveva negato la possibilità di installare il fotovoltaico beneficiando del Superbonus 110.

Il diniego è stato considerato illegittimo, decisione che potrebbe presto influenzare autorizzazioni analoghe in altre regioni d’Italia.

Di seguito i dettagli della “rivoluzionaria” sentenza del Tar che va a modificare le restrizioni in vigore per i borghi con vincoli paesaggistici e artistici in merito all’installazione dei pannelli fotovoltaici.

Sì al fotovoltaico anche nei borghi storici, la decisione del Tar

Considerando la sua portata rivoluzionaria, la sentenza del tribunale amministrativo del capoluogo abruzzese è destinata a far discutere. La decisione dei giudici, infatti, potrà rappresentare un precedente giudiziario utile per dirimere cause analoghe in tutto il territorio italiano.

La sentenza segna un punto di svolta per i borghi storici di pregio artistico e culturale, presenti in tutte le regioni d’Italia.

Sì al fotovoltaico anche nei borghi storici, la decisione del Tar

Nel caso di specie, una famiglia residente a Pacentro (piccolo comune in provincia dell’Aquila) aveva fatto ricorso in seguito al diniego della Soprintendenza alla possibilità di installare 3 impianti fotovoltaici sul tetto, così come previsto dal progetto approvato nell’ambito del Superbonus 110.

Tra le motivazioni della mancata autorizzazione, il fatto che i pannelli avrebbero rovinato:

“i valori del paesaggio rurale e del paesaggio naturale rappresentati”.

Il Tar, tuttavia, ha dato ragione alla famiglia ricorrente stabilendo nuovi parametri in tema di tutela paesaggistica. I borghi, dunque, non si possono trattare come “pezzi da museo” e anche ai loro abitanti va garantito il diritto di installare il fotovoltaico purché compatibili con l’ambiente e il panorama.

Il diniego della Soprintendenza deve essere motivato

Non solo, la sentenza del Tar ha stabilito in quali casi sia valido il diniego della Soprintendenza. Questo deve essere “motivato nel merito” mentre non basta il divieto generalizzato.

Il tribunale ha sancito anche che la tutela paesaggistica non possa sempre e comunque prevalere sulla necessità di ridurre le emissioni di CO2 e, quindi, salvaguardare l’ambiente.

Cosa prevede la normativa vigente sul fotovoltaico nei borghi storici

Come anticipato, quella del Tar dell’Aquila è una sentenza destinata a fare giurisprudenza. Ciò perché va a modificare le precedenti disposizioni in tema di fotovoltaico nei centri e nei borghi storici, la cui installazione è subordinata ad una serie di autorizzazioni amministrative. Ciò serve a tutelare i vincoli paesaggistici, ambientali, storico e culturali che interessano migliaia di piccoli comuni italiani.

D’ora in avanti tuttavia, le “maglie” per ottenere il via libera dalla Sovrintende potrebbero diventare meno stringenti.

Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici

Commenta questo approfondimento



Tema Tecnico

Le ultime notizie sull’argomento



Secured By miniOrange