Cosa rientra nell’Ecobonus 2024, novità e conferme per il 2024: l’elenco aggiornato dei lavori 15/02/2024
DL Energia e Legge di Bilancio 2024: l’opinione di chi opera nel campo delle fonti rinnovabili 20/12/2023
Botanica Temporanea: il progetto che mira a creare un modello green per tutte le città metropolitane. 25/04/2024
Le pompe di calore smart e green di Panasonic e tado portano la transizione energetica nelle case europee 17/04/2024
AIRZONE promuove l’importanza della misurazione dei consumi per un uso consapevole dell’energia 26/04/2024
Indice: Sopra i 20 kW c’è la possibilità di accedere al decreto. Ma ne vale sempre la pena? A chi conviene davvero? Il nuovo Decreto di incentivazione alle fonti energetiche rinnovabili (o Decreto FER 1) è ormai in discussione, tra bozze più o meno ufficiali, da Marzo 2018. Al momento il documento dovrebbe essere al vaglio della Conferenza Stato-Regioni per raccogliere un parere, peraltro non vincolante, prima della verifica in sede europea. Questa lunga attesa sta creando una certa confusione sul mercato, in gran parte immotivata. Cerchiamo allora di spiegare, bozza del Decreto alla mano, a chi conviene attendere questo nuovo provvedimento e a chi no. Una premessa vale per tutti gli impianti: i prezzi degli impianti fotovoltaici non sono mai stati così bassi come oggi. Qualsiasi sia l’impianto da fare l’investimento si aggira sempre tra 0.8 e 1.5 €/Wp. Chiavi in mano. Basti già questo a far capire che il fotovoltaico conviene. Per gli impianti residenziali non c’è nessuna possibilità di accesso al Decreto FER, essendo il limite minimo di potenza incentivabile 20 kW. Peraltro, è di gran lunga preferibile l’attuale meccanismo di detrazione del 50% unito allo scambio sul posto che consente di valorizzare l’energia ad un prezzo maggiore di quanto previsto dal Decreto. Gli impianti non residenziali sotto i 20 kW sono invece quasi sempre realizzati per le esigenze di autoconsumo di piccoli capannoni, ristoranti, o altre attività commerciali. Anche in questo caso, l’accesso allo Scambio Sul Posto consente un ottimo rientro, purché il dimensionamento dell’impianto sia fatto correttamente, senza sovradimensionare. Va sempre ricordato che al tavolo imbandito dove siedono i grandi utilizzatori domestici (frigo, lavatrice, asciugatrice, …) e piccoli (luci, tv, …) la sedia più grande, quella a capotavola, è ancora vuota. Ma presto verrà occupata…dall’auto elettrica. Siamo infatti destinati ad assistere nei prossimi 10 anni, quindi certamente durante la vita del nostro impianto fotovoltaico, all’ascesa dei veicoli elettrici e con essi delle loro esigenze energetiche di ricarica. Sopra i 20 kW c’è la possibilità di accedere al decreto. Ma ne vale sempre la pena? No, non sempre. In particolare, la possibilità di accedere allo Scambio Sul Posto vale anche per gli impianti tra i 20 e i 500 kW. Il meccanismo rimane maggiormente remunerativo laddove i consumi annui siano in linea con la produzione di energia dell’impianto fotovoltaico. Se questa fosse la situazione, specie per gli impianti fino a 100 kW, non avrebbe molto senso partecipare ai registri previsti dal Decreto. Anzitutto perché, in base ai criteri gerarchici previsti dal decreto, solo determinate tipologie di siti hanno chance di entrare nei registri, come le cave dismesse per il gruppo A o gli edifici con tetto in Eternit per il gruppo A-2. Se un edificio industriale non ha il tetto in amianto allora avrà ben poche possibilità di accedere ai registri, almeno finché i contingenti di potenza non verranno aumentati. Questo avverrà alla terza asta attualmente prevista per Settembre 2019. A chi conviene davvero? Certamente chi si ritrova un edificio con tetto in Eternit di medio-grandi dimensioni e al tempo stesso un autoconsumo istantaneo ridotto, magari pari al 30% della produzione dell’impianto, può trovare nel Decreto FER un interessante strumento per valorizzare a prezzo fisso e per 20 anni il surplus di energia prodotta. Il piccolo bonus previsto per chi bonifica tetti in amianto, e riconosciuto su tutta l’energia prodotta, non solo su quella immessa in rete, basta a mala pena a coprire il costo del rifacimento del tetto. Tuttavia, riterrei corretto considerare anche il valore aggiunto dell’edificio che senza Eternit di certo ha un maggiore valore immobiliare. Il vero “vantaggio” dell’avere un tetto da bonificare è la possibilità di accedere al contingente riservato A-2. Non basterà tuttavia questo criterio per essere certi di essere ammessi, ma sarà necessario aggiungere delle colonnine di ricarica per veicoli elettrici e, magari, partecipare sotto forma di aggregato di impianti. Analogamente per le cave dismesse, che per il gruppo A rappresentano la categoria più presente sul territorio, il Decreto FER rappresenta una grande opportunità per valorizzare delle aree altrimenti di difficile ripristino se non per usi agricoli. Tuttavia, differentemente dagli edifici con tetti in amianto, le cave spesso sorgono in zone vincolate o con una scarsa presenza di linee elettriche: tutti fattori che fanno sì che il vero banco di prova sarà presentarsi all’apertura dei registri GSE con i permessi in regola, unitamente al preventivo di connessione accettato. Infine una terza categoria particolarmente interessata al Decreto è quella degli investitori terzi o dei fondi di investimento che grazie a questo strumento potranno tornare a realizzare impianti su superfici dove i proprietari delle stesse non sono interessati a sviluppare il fotovoltaico in proprio. Anche in questo caso la certezza ventennale dell’incentivo è un indubbio vantaggio rispetto ai contratti di PPA che hanno durate di norma inferiori ai 5 anni. Nel complesso il nuovo Decreto FER non potrà che essere un tassello del mosaico di strumenti necessari per governare la transizione energetica, non solo verso le rinnovabili ma soprattutto verso il vettore elettrico che andrà a soppiantare sia i combustibili per riscaldamento, sia i carburanti per i trasporti. In questo quadro, le tempistiche di attuazione diventano esse stesse fondamentali per non creare effetti negativi sul mercato. Al tempo stesso tutti gli operatori devono essere consci che con gli attuali prezzi dei moduli fotovoltaici e degli impianti in generale, considerati i prezzi medi orari dell’energia, il fotovoltaico rappresenta già la soluzione più economica e certa per produrre l’energia di cui abbiamo bisogno. ___________________________________ Nota sull’autore – Ing. Nicola Baggio Laureato in Ingegneria Aerospaziale presso il Politecnico di Milano Ha iniziato la sua attività nel 2004 presso il CESI (Centro elettrotecnico sperimentale italiano) nel reparto R&D. I suoi studi sulle celle fotovoltaiche per uso spaziale hanno ricevuti numerosi riconoscimenti internazionali. Grazie al suo know-how fotovoltaico ha ricoperto fin da subito il ruolo di Product Manager , R&D Manager e Asset Manager prima in Solon e poi in Silfab maturando così una profonda esperienza nel settore. Co-fondatore di FuturaSun, attualmente ricopre il ruolo di CTO, Asset Manager e R&D Manager. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
26/04/2024 Stop retroattivo alla cessione del credito: imprese e professionisti contro il decreto Superbonus A cura di: Adele di Carlo Le reazioni dei professionisti del settore dopo il decreto "Blocca crediti”: gli effetti del blocco retroattivo ...
12/04/2024 Via libera definitivo alla Direttiva Case Green A cura di: Raffaella Capritti Direttiva Case Green: l'Ecofin questa mattina ha dato il via libera definitivo alla EPBD edifici a ...
09/04/2024 Efficienza energetica, il decreto Milleproroghe estende contributi e agevolazioni fino al 2026 A cura di: Adele di Carlo Decreto Milleproroghe: le novità per chi vuole investire nell'efficientamento energetico della propria casa, dai pannelli solari ...
05/04/2024 Bonus edilizi, cosa cambia con il decreto Agevolazioni fiscali: novità su cessioni e detrazioni A cura di: Adele di Carlo Cessione del credito e sconto in fattura addio, cosa cambia con il decreto Agevolazioni fiscali: le ...
24/02/2024 Comunità energetiche rinnovabili: il MASE approva le regole operative A cura di: La Redazione Approvate dal MASE, con decreto direttoriale, le regole operative elaborate dal GSE relative al decreto che ...
05/02/2024 Via libera al Decreto energia, ecco cosa prevede: novità su rinnovabili, nucleare e fonti fossili A cura di: Adele di Carlo Approvato dal Senato il Decreto Energia che prevede aiuti per la ricostruzione post sisma e nei ...
23/01/2024 DL Energia: eliminata la tassa da 10 euro al kW per gli impianti rinnovabili A cura di: La Redazione Approvato un emendamento al Dl Energia che elimina la tassa da 10 euro per ogni kW ...
23/01/2024 Pannelli fotovoltaici agevolati con il Superbonus: via libera nelle aree vincolate A cura di: Adele di Carlo Una nuova sentenza del Tar Campania conferma la possibilità di installare i pannelli fotovoltaici sui tetti ...
18/01/2024 Dal Mase 5,5 milioni per attuare l'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile Pubblicato dal Mase l'avviso pubblico che destina 5,5 milioni di euro a Regioni, Province e città ...
04/01/2024 Approvato il PNACC, Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici A cura di: La Redazione Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici: pubblicato il decreto. Obiettivo combattere la siccità, il dissesto ...