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5 aree di sviluppo per offrire un quadro di riferimento comune legato alla sostenibilità Il Consiglio dei Ministri ha approvato la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, strumento strategico e coerente con gli obiettivi ONU per il Sustainable Development e con gli Accordi di Parigi. Tra i principi più importanti sostenuti dall’Onu, oltre a garantire la promozione del benessere, la diminuzione della povertà, la possibilità di istruzione per tutti, ricordiamo che sono richieste precise misure per la sostenibilità e il rispetto ambientale: Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri e sostenibili Adottare misure urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le loro conseguenze Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile Proteggere e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, gestire in modo sostenibile le foreste, contrastare la desertificazione e fermare la perdita di diversità biologica Promuovere società pacifiche orientate allo sviluppo sostenibile Adottare misure urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le loro conseguenze. La Strategia per lo sviluppo sostenibile è stata approvata, su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Gian Luca Galletti, dopo una serie di consultazioni che hanno visto il coinvolgimento di un’ampia platea di interlocutori tra amministrazioni centrali, Regioni, società civile e istituti di ricerca. Il documento in particolare individua 5 aree di sviluppo, Persone (Interventi di contrasto alla povertà, promozione di salute e benessere), Pianeta (Arrestare la perdita della biodiversità, Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali, creare comunità e territoti resilienti), Prosperità (finanziare ricerca e innovazione sostenibili, decarbonizzare l’economia, affermare modelli sostenibili di produzione e consumo, assicurare elevate prestazioni ambientali di edifici), Pace (eliminare qualsiasi forma di discriminazione, assicurare la legalità e la giustizia), Partnership (lotta alle disuguaglianze, salute, ambiente ed energia per lo sviluppo) in grado di favorire l’integrazione della sostenibilità nelle politiche e nei progetti, coerentemente con gli obiettivi adottati dalle Nazioni Unite. A breve partirà un secondo step coordinato dalla Presidenza del Consiglio in cui verranno definiti i target e le azioni di monitoraggio per lo sviluppo delle cinque “p” nell’ambito della programmazione economica, sociale e ambientale, considerando prioritarie la tutela delle risorse naturali e nuovi modelli orientati a efficienza e innovazione. Molto soddisfatto il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti che in un comunicato sottolinea che la Strategia nazionale per lo Sviluppo Sostenibile fornisce indicazioni precise attorno a cui edificare nel nostro paese dei prossimi decenni per raggiungere gli obiettivi dell’Onu e onorare l’Accordo di Parigi sul Clima. “E’ chiarissima la linea di coerenza con ciò che abbiamo chiesto tutti insieme firmando l’Accordo di Parigi sul contrasto ai cambiamenti climatici, sotto la spinta morale dell’Enciclica di Papa Francesco e l’impegno delle Nazioni Unite: un nuovo modello di crescita in cui l’ambiente sia riferimento delle scelte economiche e chiave del cambiamento sociale. Di questo processo – conclude il ministro – Italia ed Europa sono protagoniste”. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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