Aumentare le rinnovabili offshore per rispettare gli obiettivi climatici

Gli Eurodeputati chiedono agli stati membri di accelerare lo sviluppo delle rinnovabili offshore per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni. E’ necessario snellire le procedure per ottenere i permessi. Obiettivo della Commissione passare dai 12 GW odierni ai 340GW di FER marine entro il 2050. I parchi eolici offshore, se progettati e costruiti in modo sostenibile, possono beneficiare della biodiversità marina 

Aumentare le rinnovabili offshore per rispettare gli obiettivi climatici

Gli eurodeputati in un recente Rapporto hanno formulato delle raccomandazioni su come implementare più rapidamente l’eolico offshore, in modo da raggiungere gli obiettivi climatici al 2030 e 2050. Il passaggio a un’economia a emissioni zero richiede infatti che l’energia rinnovabile sia distribuita su una scala senza precedenti, ma è necessario migliorare ed espandere le infrastrutture esistenti. Molti Stati membri sono in ritardo nel necessario passaggio alle energie rinnovabili.

Entro il 2050 340GW di FER marine

Le tecnologie offshore hanno un ottimo potenziale di crescita: attualmente i GW di capacità eolica offshore installata sono 12, secondo la Commissione entro il 2030 è possibile raggiungere 60 GW di energia eolica offshore e almeno 1 GW di energia oceanica (principalmente del moto ondoso e delle maree) e nel 2050 rispettivamente 300 GW e 40 GW di capacità installata. L’investimento complessivo stimato è di 800 miliardi di EUR.

I deputati sottolineano l’importanza di velocizzare le procedure di permitting e chiedono agli Stati membri di istituire un processo trasparente e di introdurre un limite di tempo per il rilascio dei permessi.

L’UE è leader tecnologico nell’ambito della produzione delle energie rinnovabili offshore e, sostenendone la crescita, potrebbe esserci un significativo impulso economico. Le risorse del NextGenerationEU rappresentano un’opportunità unica per mobilitare capitali oltre agli investimenti privati. Inoltre si sottolinea che i costi della tecnologia e della produzione di energia dell’eolico offshore sono calati moltissimo, tanto da essere competitivi con le tecnologie tradizionali.

Progetti eolici offshore e biodiversità marina

Nel Rapporto si legge che i parchi eolici offshore possono beneficiare della biodiversità marina purché siano progettati e costruiti in modo sostenibile, ma devono coesistere con altre attività, come la pesca e il trasporto marittimo. Il settore dell’eolico offshore, si legge nel Rapporto “secondo le stime richiederà meno del 3 % dello spazio marittimo europeo e può pertanto essere compatibile con gli obiettivi della strategia dell’UE sulla biodiversità“. E’ importante anche coinvolgere i cittadini e far loro accettare l’opportunità che l’eolico offshore rappresenta per raggiungere l’indipendenza energetica e la sicurezza dell’approvvigionamento.

E’ fondamentale pianificare correttamente lo spazio marittimo, progettare, sviluppare e distribuire l’energia rinnovabile offshore con attenzione all’economia circolare lungo l’intero ciclo di vita degli impianti,  considerando che è necessario utilizzare metalli e minerali in quantità significative. Proprio per questo i deputati chiedono entro il 2025 un divieto di discarica in tutta l’UE delle pale delle turbine eoliche dismesse.

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