Biden spinge sul fotovoltaico e sospende alcuni dazi

Diminuire i costi energetici, ridurre i rischi per la rete elettrica e affrontare l’urgente crisi del cambiamento climatico: con questi obiettivi il presidente degli Stati Uniti Biden ha autorizzato l’uso del Defense Production Act (DPA) per accelerare la produzione nazionale di tecnologie energetiche pulite e ha eliminato per 24 mesi i dazi sui moduli fotovoltaici provenienti da Cambogia, Malesia, Thailandia e Vietnam

Biden spinge sul fotovoltaico e sospende alcuni dazi

In un comunicato pubblicato sul sito della Casa Bianca si legge che il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha emanato lunedì 6 giugno una direttiva che autorizza il Segretario al Commercio a sospendere per 24 mesi “alcuni dazi” sui moduli fotovoltaici provenienti da Cambogia, Malesia, Thailandia e Vietnam. Entro i prossimi 2 anni l’industria solare statunitense dovrebbe essere in grado di coprire le necessità del Paese, ma al momento c’è una “emergenza” e quindi “è necessaria un’azione immediata per garantire che nel frattempo gli Stati Uniti abbiano accesso a una fornitura sufficiente di moduli per contribuire a soddisfare il fabbisogno di produzione di energia elettrica”.

Il Presidente Biden sin dal suo insediamento ha mobilitato molti investimenti nelle tecnologie per l’energia pulita – per la produzione di veicoli elettrici e batterie, nell’idrogeno pulito, nel nucleare, nel fotovoltaico ed eolico offshore e in altre tecnologie all’avanguardia – con il triplice obiettivo di diminuire i costi energetici, ridurre i rischi per la rete elettrica e affrontare l’urgente crisi del cambiamento climatico.

Grazie all’agenda per l’energia pulita e il clima, l’anno scorso si è registrata negli USA la più grande diffusione di energia solare, eolica e di sistemi di accumulo e il paese è diventato particolarmente interessante per gli investimenti nella produzione di energia pulita.

Entro il 2024 si prevede che gli Stati Uniti triplichino la capacità di produzione solare, arrivando a 22,5 gigawatt entro la fine del primo mandato di Biden, garantendo a più di 3,3 milioni di case di passare all’energia solare pulita ogni anno.

Il Presidente inoltre ha autorizzato l’uso del Defense Production Act (DPA) – una legge approvata nel 1950 che autorizzava il presidente Usa a chiedere alle imprese di dare priorità alla produzione di alcuni materiali importanti – per accelerare la produzione nazionale di tecnologie energetiche pulite, compresi i pannelli solari e i loro componenti, le pompe di calore, i sistemi per l’isolamento degli edifici, le attrezzature per la produzione e l’utilizzo di combustibili green e le infrastrutture.

Il Presidente Biden continua a sollecitare il Congresso ad approvare rapidamente sgravi fiscali e investimenti aggiuntivi che facciano progredire la produzione e la diffusione di energia pulita negli Stati Uniti. La mancata adozione di queste misure impedirebbe ai consumatori di accedere a opzioni energetiche pulite a basso costo, aggiungerebbe rischi alla rete elettrica statunitense e bloccherebbe i progetti di costruzione di energia pulita a livello nazionale, che sono fondamentali per affrontare la crisi climatica.

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