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A cura di: Pietro Mezzi Il nuovo edificio della Bologna Business School (visual by Emanuele Fortunati per ©Mario Cucinella Architects) Indice degli argomenti: Rispetto dei luoghi e architettura contemporanea Il nuovo edificio e il recupero dell’esistente La grande copertura bioclimatica L’architettura come terzo educatore Presentato nei giorni scorsi il progetto del nuovo campus della Bologna Business School firmato da Mario Cucinella Architects. La BBS è una fondazione privata creata dall’università di Bologna per offrire formazione manageriale post-laurea e post-experience, le cui attività sono attualmente ospitate nell’edificio cinquecentesco di Villa Guastavillani sulle colline bolognesi. I soci sono aziende importanti della realtà emiliana come Lamborghini, Ferrari, Granarolo, Dallara Automobili, Unicredit, Ima, Marchesini Group, Confindustria Emilia Centro e le fondazioni Guglielmo Marconi e Caribo. Il progetto di Cucinella amplia l’attuale sede, ormai insufficiente a ospitare le attività didattiche della scuola, su di un’area limitrofa acquisita qualche tempo fa dalla fondazione bolognese. Rispetto dei luoghi e architettura contemporanea Il contesto storico e paesaggistico ha orientato la progettazione che intende coniugare il rispetto dei luoghi e la contemporaneità dell’architettura. Si verrà quindi a creare un nuovo polo al servizio dell’università che negli anni, attraverso la fondazione, ha puntato allo sviluppo di queste nuove forme di formazione che si sono affermate un po’ in tutto il mondo. La contemporaneità del progetto sta nel voler rispondere alle sfide ambientali e climatiche: dalla Low carbon roadmap europea ai Sustainable development goals delle Nazioni unite, con strategie climatiche ed energetiche flessibili e resilienti. Planimetria del complesso (visual by Emanuele Fortunati per ©Mario Cucinella Architects) L’interazione dell’edificio con il proprio contesto è stata pensata per aumentare i livelli di comfort degli utenti grazie alle strategie passive, limitando il ricorso a sistemi impiantistici, riducendo così sensibilmente i consumi energetici. Il nuovo edificio e il recupero dell’esistente Il nuovo campus sorgerà sul crinale della collina attraverso la riqualificazione e il recupero di alcuni edifici già presenti sul sito, un intervento che vuole semplificare gli spazi e le architetture in modo da inserirsi in maniera silenziosa nel contesto delle colline bolognesi, attraverso un volume leggero e trasparente che cerca il dialogo con la natura e il paesaggio. Una nuova copertura diventa l’elemento caratterizzante e unificatore dell’intervento e, al contempo, sarà regolatore passivo del comfort interno combinando al meglio gli aspetti architettonici, funzionali e di sostenibilità. Se Villa Guastavillani rimane il landmark dove vivere l’importanza della storia, il nuovo campus è l’elemento contemporaneo in grado di dare attrattività all’intervento. Il dialogo tra passato e contemporaneo, e quindi l’integrazione tra le due sedi, si esplicita attraverso la prosecuzione del percorso monumentale di accesso alla villa storica fino alla nuova area, diventando il nuovo asse dell’intervento. Altri due edifici preesistenti di pregio, la casa colonica e l’ex forno, una volta recuperati sono pensati per accogliere altre funzioni: la prima ospita uffici, sale riunioni e aule con spazi molto flessibili che permettono lo svolgimento di attività laboratoriali e di studio; la seconda diventa invece una piccola reception al servizio degli studenti. Un tunnel sotterraneo collega direttamente l’interrato della nuova edificio alla casa colonica, garantendo così la continuità ai vari ambienti anche al chiuso. La grande copertura bioclimatica Un grande pergolato connette gli ambienti esterni creando una piazza capace di generare uno spazio sociale di interazione tra gli studenti. Le coperture diventano un vero e proprio dispositivo bioclimatico. La copertura del nuovo edificio consente di controllare la radiazione solare sulle vetrate e allo stesso tempo modula la luce naturale negli spazi di apprendimento e socializzazione; la copertura dell’ex casa colonica contribuisce alla produzione di energia elettrica da fotovoltaico; il comfort termico interno è garantito per gran parte dell’anno dalla ventilazione naturale. Nelle stagioni con temperature più estreme, sia estive che invernali, un sistema parzialmente alimentato da fonti rinnovabili garantisce la massima flessibilità di utilizzo e una risposta immediata alle esigenze connesse alla vita del campus. Il disegno del paesaggio è pensato in maniera organica con cerchi di propagazione che partono dal fulcro del nuovo campus, da cui si generano una serie di percorsi fluidi che si immettono nel paesaggio, formando dei terrazzamenti che possono ospitare attività di apprendimento all’aperto, di svago e sportive degli studenti della BBS. Il compito di Bologna nelle parole di Prodi Alla presentazione del progetto, oltre all’architetto Cucinella, erano presenti il decano della Bologna Business School Max Bergami, il rettore dell’università di Bologna Francesco Ubertini e Romano Prodi, presidente del Collegio di indirizzo della business school bolognese. «Accanto al grande sforzo che si sta compiendo per la preparazione dei tecnici, adeguata alla sfida del nostro tempo – ha sostenuto Prodi occorre allo stesso modo provvedere alla formazione dei quadri e dirigenti che guideranno le nostre imprese nel futuro: la Bologna Business School è una realtà capace di realizzare questo grande e necessario progetto. Il campus che oggi presentiamo è il simbolo di questo grande compito che Bologna si è assunto». L’architettura come terzo educatore «Il progetto del nuovo Campus di Bologna Business School – ha commentato Mario Cucinella – è stato pensato come un luogo in cui natura, storia e architettura dialogano, per dar vita a spazi dell’apprendimento in sintonia con le necessità degli studenti. I ragazzi sono sempre più attenti alla sostenibilità ambientale e al futuro dunque, il nostro lavoro consiste nel creare architetture che diano un senso educativo agli studenti. Così come ci ha insegnato Loris Malaguzzi parlando de L’architettura come terzo educatore». Il progetto del campus è una delle ultime progettazioni di edifici scolastici e della didattica dello studio bolognese. Recentemente infatti sono iniziati i lavori di costruzione del polo scolastico di Pacentro vicino a L’Aquila e quelli del Campus Kid di San Lazzaro di Savena, vicino a Bologna. Scheda progetto Nuovo Campus Bologna Business School Località: Bologna Cliente: Bologna Business School Progetto: Mario Cucinella Architects Progettazione strutturale: Roberto Ballardini Progettazione impiantistica: Galileo Ingegneria; Step Engineering Progettazione acustica: Gabriele Raffellini Progettazione antincendio: Andrea Luppi – Idf Ingegneria Progetto del paesaggio: Caterina Michelini Superfici: 3.300 mq (didattica+mensa) Costo previsto: 15 milioni di euro Tempi di esecuzione: 18 mesi Anno: 2019 – in corso Immagini virtuali: MCA Visual (Alessia Monacelli, Giovanni Checchia); Emanuele Fortunati Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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