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La Banca europea per gli investimenti (BEI) e il Gruppo Intesa Sanpaolo hanno definito sei nuovi accordi per finanziamenti a medio-lungo termine a imprese italiane per un importo complessivo pari a 670 milioni di euro. L'iniziativa si inserisce nell'ambito dei rapporti consolidati tra BEI e Intesa Sanpaolo ed è volta a rafforzare ulteriormente il supporto offerto al settore produttivo italiano, a mitigare gli effetti della crisi finanziaria e contribuire all'avvio del processo di ripresa.All'interno del plafond di 670 milioni euro messi a disposizione dalla BEI sono stati individuati sei settori di intervento che coinvolgeranno nello specifico alcune società del Gruppo Intesa Sanpaolo. Oltre ai finanziamenti per le piccole e medie imprese (PMI) e per le Mid-cap, parte delle linee saranno messe a disposizione delle attività sociali e del terzo settore tramite Banca Prossima, parte a investimenti delle aziende per i programmi nel comparto delle energie rinnovabili, alcune linee saranno destinate al finanziamento delle Reti di imprese. Per la prima volta oggetto dei prestiti sarà l'iniziativa Industria 2015, i progetti in ricerca e sviluppo selezionati del Ministero dello sviluppo economico in specifiche aree tematiche."La collaborazione con il sistema bancario italiano è fondamentale per veicolare la finanza BEI al tessuto produttivo: con queste operazioni Intesa Sanpaolo rafforza il suo ruolo di nostro partner strategico non solo in Italia ma anche nei mercati esteri in cui è presente con la propria rete", ha commentato Dario Scannapieco, Vice Presidente BEI responsabile per le operazioni in Italia, Malta e Balcani Occidentali. "Oggi più che mai occorre unire le forze per dare una speranza al mondo delle imprese, e siamo quindi particolarmente orgogliosi degli accordi perfezionati con Intesa Sanpaolo, sempre puntualmente attenta a cogliere opportunità e strumenti per riaffermare la centralità della sua azione in Italia"."Grazie all'iniziativa attuata in sinergia con la Banca Europea per gli Investimenti, mettiamo da oggi a disposizione dell'economia reale un contributo finanziario significativo per la ripresa del ciclo economico" ha dichiarato Enrico Cucchiani, Consigliere Delegato di Intesa Sanpaolo. "I nuovi accordi destinati a finanziamenti a medio-lungo termine seguono infatti un obiettivo ben preciso: concentrare i nostri sforzi e le nostre energie sulla crescita delle imprese di medie e piccole dimensioni, che ancora oggi costituiscono l'asse portante del tessuto produttivo italiano. Intesa Sanpaolo prosegue dunque, attraverso azioni concrete e focalizzate al massimo risultato, la sua azione di sostegno ai settori cruciali per il processo di innovazione del nostro Paese". In particolare gli accordi sottoscritti riguardano:Energie rinnovabili (100 milioni)Tramite Mediocredito Italiano, Leasint e Centroleasing, tutte società del gruppo Intesa Sanpaolo, la BEI mette a disposizione 100 milioni per il finanziamento di progetti di piccole e medie dimensioni nel settore delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica localizzati in Italia. Si tratta di uno dei pilastri dell'attività di prestito della Banca europea per gli investimenti, e rappresenta un rafforzamento degli accordi di settore già siglati con Intesa Sanpaolo nell'ultimo triennio.Piccole e medie imprese (400 milioni) e Mid-cap (50 milioni)Al sostegno delle PMI italiane saranno destinati 400 milioni di euro, con impiego di fondi BEI a condizioni di particolare favore. Le linee saranno finalizzate esclusivamente agli investimenti delle PMI, tramite l'intermediazione di Mediocredito Italiano – la società del Gruppo Intesa Sanpaolo specializzata nel finanziamento a medio e lungo termine per le PMI – e Leasint, la società di leasing del gruppo. Cinquanta milioni di euro sono poi destinati al sostegno degli investimenti delle società italiane di medie dimensioni (Mid-cap), sempre per il tramite di Mediocredito Italiano. In generale, oggetto dei prestiti saranno sia nuovi progetti sia quelli in corso non ancora ultimati.Per quanto riguarda le PMI, i progetti non potranno superare l'importo di 25 milioni e per le Mid-cap potranno andare fino a 50 milioni. Gli interventi – relativi ad aziende attive in tutti i settori produttivi: agricoltura, artigianato, industria, commercio, turismo e servizi – potranno riguardare l'acquisto, la costruzione, l'ampliamento e la ristrutturazione di fabbricati; l'acquisto di impianti, attrezzature, automezzi o macchinari; le spese, gli oneri accessori e le immobilizzazioni immateriali collegate ai progetti, incluse le spese di ricerca, sviluppo e innovazione; la necessità permanente di capitale circolante legata all'attività operativa.Intesa Sanpaolo si impegna a fornire anche risorse proprie alle PMI beneficiarie, facendo così aumentare il plafond complessivamente a disposizione per il supporto del sistema economico italiano.Industria 2015 (30 milioni)Per la prima volta la banca dell'Unione europea co-finanzia in Italia, grazie a Intesa Sanpaolo e raccogliendo una proposta di Confindustria, i progetti selezionati dal Ministero dello Sviluppo economico all'interno dell'iniziativa Industria 2015. Gli investimenti di aziende in ricerca e sviluppo che sono stati selezionati dal Ministero nell'ambito dei bandi tematici Industria 2015 (Made in Italy, Efficienza energetica e Mobilità sostenibile) potranno essere coperti sino al 50% dall'intervento BEI e Intesa (quest'ultima attraverso Mediocredito Italiano). La BEI ha approvato una linea di credito complessiva di 150 milioni per le imprese che hanno partecipato ai bandi Industria 2015. Questa linea di 30 milioni firmata con Intesa Sanpaolo è la prima operazione del comparto.Reti di imprese (30 milioni)E' una linea di credito dedicata alle Reti di imprese, le libere aggregazioni tra aziende il cui obbiettivo è accrescere la competitività e innovatività dei soggetti aderenti. Si tratta di una figura di recente introdotta nell'ordinamento giuridico italiano (contratto di Reti di imprese, legge 33/2009). La BEI ha approvato una linea per complessivi 100 milioni a supporto delle reti di imprese. La linea sarà messa a disposizione attraverso Mediocredito Italiano.Attività sociali (60 milioni)Si tratta della seconda tranche di una linea di credito di complessivi 100 milioni dedicata a Banca Prossima, controllata del gruppo Intesa Sanpaolo e attiva nel finanziamento delle attività sociali. Questa seconda tranche è volta al sostegno di progetti nei settori dell'educazione e della sanità promossi da enti privati a vocazione non profit, e fa seguito al completo utilizzo di una prima tranche di 40 milioni di euro nei medesimi settori già completamente erogata. I fondi saranno destinati a selezionati progetti di alto profilo sociale al fine di consentirne il finanziamento a condizioni accessibili, nel complesso contesto di mercato attuale. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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