Una seconda vita per le pale eoliche a fine vita

Pubblicato da Elettricità Futura e ANEV un position paper sulle possibilità di recupero e riutilizzo delle pale eoliche a fine vita e l’importanza dell’economia circolare anche in questo settore

Una seconda vita per le pale eoliche a fine vita
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Economia circolare ed eolico: le pale a fine vita possono essere riutilizzate coerentemente con i principi alla base della circolarità e dell’uso efficiente delle risorse, in ottica Green Deal 2030, che prevede il riutilizzo dei prodotti e di ridurre il più possibile gli scarti.

Parte del parco eolico italiano è obsoleto, considerando che i primi impianti sono stati realizzati tra la fine del secondo e l’inizio del terzo millennio e che la vita media delle turbine è di circa 20 anni, è probabile che nei prossimi 10 anni saranno dismessi molti impianti e ci saranno interventi di repowering, che prevedono la sostituzione degli aerogeneratori. Al momento solo parte dei componenti degli impianti eolici può essere facilmente riciclato, mentre le pale delle turbine hanno caratteristiche dimensionali e costruttive (sono formate per l’80-90% in peso di materiali compositi, soprattutto resine epossidiche arricchite con fibre di vetro e fibra di carbonio, oltre a poliuretano, legno, metallo, conduttori in rame e rivestimenti) che rendono difficile il loro recupero e prevedono una gestione di tipo lineare.

Ma il mercato del riciclo delle pale offre ottime possibilità di sviluppo da quanto emerge dal position paper dedicato alla gestione sostenibile e circolare delle pale eoliche a fine vita, pubblicato da Elettricità Futura e ANEV, in collaborazione con Assocompositi.

Dal documento emerge la necessità che vengano fatti investimenti a sostegno dello sviluppo tecnologico e normativo del riciclaggio delle pale eoliche, che permettano di creare un nuovo modello di business semplificato a supporto della gestione sostenibile dei materiali.
Le Associazioni sottolineano l’importanza che sia creata una filiera del trattamento, ridimensionamento, riciclo e riuso economicamente sostenibile dei materiali che derivano dalla dismissione delle pale eoliche.

I possibili ambiti di azione sono vari: si potrebbero fare test e ricerche su pale ancora funzionanti (sacrificabili) oltre che su quelle dismesse. Per le pale a fine vita è indispensabile individuare corretti e specifici codici rifiuto EER così da ottenere più facilmente le autorizzazioni per il recupero. Il processo deve essere supportato da norme relative alla gestione virtuosa dei materiali, con particolare attenzione alla definizione del processo per cessazione della qualifica di rifiuto (End of Waste) dei materiali compositi che formano le pale eoliche, in particolare la vetroresina.

Le associazioni firmatarie del documento hanno proposto la partecipazione del mondo eolico ai tavoli di lavoro avviati al MITE con la Direzione generale per l’economia circolare sui decreti End of Waste sui materiali compositi.

Hanno partecipato alla realizzazione del position paper, coordinato da Enel, ERG, Vestas ed Enercon, circa 40 aziende.

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