Arriva la Carta delle aree per il deposito di rifiuti nucleari, 67 siti possibili in 7 Regioni 08/01/2021
Il Corso, organizzato dal CTI, si propone di portare a conoscenza dei Partecipanti in maniera approfondita i contenuti delle Specifiche tecniche attualmente elaborate dal Gruppo di Lavoro “Integrità strutturale degli impianti a pressione” del SC3 del CTI, nell’ambito dello sviluppo di norme tecniche finalizzate agli art. 3 e 10 del D.M.329/04 relativo all’esercizio degli impianti a pressione, su invito del Ministero dello Sviluppo Economico e precisamente le Specifiche su R.B.I., F.F.S. Creep e Fatica. OBIETTIVI L’obiettivo principale che il Corso si prefigge è quello di approfondire le metodologie tecniche dei quattro argomenti, sottolineando quelle parti metodologiche che rispecchiano lo stato attuale dell’arte in materia, e di sviluppare esempi pratici di applicazione in casi significativi, in modo da permettere ai Partecipanti di acquisire una sicura padronanza sul loro utilizzo e sui loro risultati. Per quanto riguarda la metodologia RBI viene illustrata la normativa esistente in campo internazionale con particolare riferimento a quella americana (API) e quella europea (RIMAP). Sulla base di questi riferimenti viene discussa ed illustrata con casi pratici la procedura sviluppata in ambito CTI che dovrebbe servire come linea guida per le richieste di deroga in accordo al comma 5, art.10 del DM 329/04. Per quanto riguarda la metodologia FFS viene fatto il punto sulle normative esistenti in campo internazionale (API, BS) evidenziandone differenze e specificità. Anche in questo caso viene discussa ed analizzata, con riferimenti ad esempi pratici, la procedura sviluppata in ambito CTI che dovrebbe servire come linea guida per gli adempimenti di cui all’art. 12 comma 2 del DM 329/04, per dimostrare l’idoneità all’ulteriore esercizio di componenti con difetti. Per quanto riguarda la problematica dello scorrimento viscoso viene illustrato lo stato dell’arte sulle normative esistenti nel settore, a partire dalla Circolare ISPESL n. 48/2003 fino ad arrivare alle procedure sviluppate in ambito CTI. Con riferimento a casi pratici si esaminano i singoli step procedurali necessari ad ottenere l’autorizzazione all’ulteriore esercizio. Si analizzano inoltre le principali metodologie di calcolo e di controllo di ausilio alla valutazione di vita residua, quali il calcolo della frazione di vita consumata tramite “master curve” il calcolo dell’intervallo di ricontrollo, l’analisi della microstruttura del materiale tramite repliche metallografiche, ecc. In ultima fase viene analizzata la problematica della fatica oligociclica di componenti in esercizio facendo riferimento, in primo luogo, all’approccio suggerito dalle EN 12952, EN13445. Il progressivo degrado a cui sono sottoposti tali componenti è in funzione del numero di cicli di sollecitazione a cui sono assoggettati e che potrebbero generare nel tempo condizioni critiche e/o rotture. Il fenomeno è tipico di componenti di generatori di vapore e di alcune tipologie di attrezzature a pressione nelle quali sono frequenti cicli termici conseguenti ad accensioni/spegnimenti. La criticità del fenomeno è accresciuta dalla tendenza attuale ad esercire gli impianti di generazione di energia in maniera flessibile, in funzione del carico, in ragione della liberalizzazione del mercato. SEDE DEL CORSO Il Corso si terrà presso l’Hotel Andreola di Milano, Via Scarlatti, 24 tel. 39 02 6709141 nell’immediata vicinanza della Stazione Centrale di Milano (circa m. 200) e dell’ufficio del CTI (circa m. 50). Scarica la brochure RIFERIMENTI Sig.ra Federica Trovò tel. 02.26626530 – fax. 02.26626550 mail: trovo@cti2000.it – www.formazione.cti2000.it Consiglia questo evento ai tuoi amici Commenta questo evento
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