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A cura di: la redazione Indice degli argomenti Come funziona la fabbrica autosufficiente di Sintra Il ruolo del biolago per la fitodepurazione La fabbrica autosufficiente di Sintra, azienda specializzata nell’ideazione e realizzazione di sistemi innovativi di trattamento dell’aria, a distanza di un anno dall’inaugurazione, si è rivelata un successo. L’edificio si trova a Suno, in provincia di Novara: si tratta di una green factory, alimentata a pannelli solari, che recupera e riutilizza l’acqua, sia piovana che reflua. Fulcro del processo è un biolago che ospita una grande varietà di flora e fauna acquatiche. L’iniziativa è ancora più importante se si pensa che il Piemonte è la regione che più di tutte ha sofferto a causa della siccità. Come funziona la fabbrica autosufficiente di Sintra L’edificio è stato inaugurato circa un anno fa, con un investimento di 6 milioni di euro. Si tratta dell’ETC – Expertise & Technology Center – dell’azienda, pensato per accogliere tutta l’attività di ricerca e sviluppo; entro il 2025 ci sarà anche l’attività produttiva, attualmente svolta a poca distanza nello stabilimento di Fontaneto D’Agogna.ù Il nuovo centro è a tutti gli effetti una green factory in scala reale costruita con tutti gli accorgimenti possibili di risparmio, recupero e autoproduzione di risorse, che include un sistema di gestione virtuosa dell’acqua. La fabbrica è l’esempio reale di come un edificio possa recuperare e riutilizzare l’acqua, piovana e reflua. Il suo modello di funzionamento è facilmente replicabile in gran parte degli edifici, sia civili che industriali. Ad oggi lo stabilimento è indipendente sia per quanto riguarda l’acqua sia per quanto riguarda il riscaldamento. Il ruolo del biolago per la fitodepurazione La chiave del processo di depurazione e riutilizzo dell’acqua è il biolago che si trova nel grande parco che circonda l’edificio: si tratta di uno specchio d’acqua di fitodepurazione, grande duemila metri cubi, in cui confluiscono acque nere e pioggia. È abitato da una grande varietà di pesci, trote ed esemplari di storione in particolare, che necessitano di acque pulite e testimoniano, quindi, l’ottimo funzionamento della fitodepurazione. Piante, soprattutto acidofile, appositamente scelte e disposte in sequenza secondo le loro qualità depurative, svolgono il compito di purificare l’acqua, che viene così restituita allo stabilimento e riutilizzata. Inoltre, il biolago permette lo stoccaggio dell’acqua per alimentare il sistema antincendio. Le pompe di filtraggio del biolago e del pozzo per la riserva di acqua, utile in caso di persistente siccità, funzionano con l’energia elettrica generata dai pannelli solari. L’intera green factory è alimentata da un impianto fotovoltaico. Lo stabilimento si riscalda d’inverno, recuperando l’energia del sole e trasmettendola all’interno con una pompa di calore a basso consumo, mentre d’estate il raffrescamento avviene con un sistema di superventilazione. L’uniformità della temperatura e l’assenza di dispersione sono garantite dal sistema di pulsione dell’aria MIXIND®, brevettato da Sintra e applicato presso importanti strutture civili e produttive in tutto il mondo. La presenza del biolago e della biodiversità ad esso correlata rispecchiano sia la passione degli imprenditori per i viaggi e la natura, sia la volontà di trasmetterne e condividerne il valore, migliorando anche le condizioni ambientali dei collaboratori che lavorano nell’ETC. Al suo interno si trovano rigogliose aiuole e giardini pensili, con piante tropicali che necessitano di una temperatura costante, garantita dalle tecnologie MIXIND®. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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