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Img by @Fraunhofer Come sappiamo l’Europa, per raggiungere la neutralità climatica al 2050, deve intervenire sulla riqualificazione energetica degli edifici esistenti e la decarbonizzazione del settore edile, responsabile di circa due terzi delle emissioni di CO2 prodotte nel continente. A questo proposito la strategia Renovation Wave prevede di raddoppiare nei prossimi 10 anni il tasso di ristrutturazione degli immobili (parliamo di 35 milioni di edifici). Ma attualmente il tasso di rinnovamento nel settore dell’edilizia, di appena l’1% annuo, è ancora troppo basso per garantire la transizione energetica. Un aiuto potrebbe arrivare da un gruppo di ricercatori del Fraunhofer Institute for Building Physics IBP e del Fraunhofer Institute for Energy Economics and Energy System Technology IEE che sta sviluppando un innovativo modulo di facciata modulare che integra nelle pareti le energie rinnovabili per il riscaldamento, il raffrescamento e la ventilazione degli edifici. In particolare il sistema unisce un impianto fotovoltaico integrato in facciata, abbinato a una mini pompa di calore, per il riscaldamento e il raffreddamento, e a un’unità di ventilazione decentralizzata con recupero di calore. Tutti i componenti tecnici necessari sono alloggiati nella facciata modulare RE, permettendo in questo modo un alto grado di prefabbricazione. Si tratta di una soluzione economica, veloce (essendo infatti le tecnologie di riscaldamento e ventilazione già integrate, non c’è bisogno di posare nuove tubature all’interno dell’edificio) e pochissimo invasiva da un punto di vista architettonico che, oltre ad essere adatta alla ristrutturazione di facciate esistenti, può essere utilizzata anche come sistema sostenibile ed efficiente dal punto di vista energetico nelle nuove costruzioni. La facciata ha semplicemente bisogno di una connessione elettrica per continuare a climatizzare e ventilare le stanze durante i periodi senza elettricità FV e durante i lavori non è necessario che gli inquilini lascino le proprie abitazioni. Jan Kaiser, responsabile del progetto e scienziato del Fraunhofer IEE sottolinea: “Non stiamo rinnovando l’intero edificio, solo la facciata. In futuro, la vecchia facciata sarà sostituita con nuovi moduli prefabbricati industrialmente con questa tecnologia che integra tutte le apparecchiature per il riscaldamento, raffreddamento e ventilazione, fornendo una soluzione multifunzionale che soddisfa i più recenti standard energetici”. I ricercatori spiegano che la facciata modulare RE è particolarmente adatta per l’uso in uffici, edifici amministrativi e scuole realizzati con metodo di costruzione a telaio. Durante i lavori di ristrutturazione, i vecchi elementi della facciata vengono rimossi e i nuovi moduli vengono montati sulla parte anteriore della struttura dell’edificio. Una singola unità tecnica della facciata modulare RE è larga 1,25 m e profonda 30 cm. Ogni unità può alimentare una stanza con una superficie di circa 24 m². Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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