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Nel 2008 il giro d’affari dell’industria fotovoltaica italiana è stato di circa 800 milioni di euro con una potenza installata pari a 220 MW (+300% di potenza cumulata rispetto al 2007).Per il 2009, le stime parlano di un’ulteriore crescita, con l’installazione di moduli fotovoltaici per almeno altri 250 MW. Il fatturato complessivo dovrebbe toccare quota 1 miliardo e 250 milioni di euro.Questi dati estremamente positivi, pur in un momento congiunturale di crisi economica grave e generalizzata, spingono ANIE/GIFI a sottolineare i benefici che la buona politica di incentivi erogati dal GSE (gestore servizio elettrico) con il conto energia ha prodotto non solo per le aziende del comparto, ma anche e soprattutto per il Paese in termini di ‘tax revenue’ generato dall’ulteriore auspicato sviluppo degli investimenti nel fotovoltaico. Le ripercussioni positive si fanno sentire anche nel campo occupazionale e in quello del controllo di emissioni.Secondo uno studio condotto dalle aziende ANIE/GIFI nell’ambito del CNES, solo in Italia al 2020 potrebbero essere installati ben 16 GW di impianti, che contribuirebbero alla creazione di circa 113.000 nuovi posti di lavoro, con una produzione di 20 TWh annui di energia elettrica e il risparmio delle emissioni in atmosfera di circa 10 milioni di tonnellate di CO2. Ricordiamo infatti che per ogni kWh prodotto da un impianto fotovoltaico anziché da una fonte tradizionale viene risparmiata l’immissione in atmosfera di circa 540 grammi di anidride carbonica (per un utile confronto: un SUV produce in media 170gr di CO2 per ogni km percorso, ndr).Se è vero che al 1 febbraio 2009 risultavano prodotti 209.162.045 kWh di energia elettrica da impianti fotovoltaici (fonte GSE), si è così evitata l’immissione in atmosfera di 112.947.504.300 grammi (circa 113.000 tonnellate) di CO2.Affinché queste ricadute favorevoli possano essere effettivamente generate, ANIE/GIFI auspica un ruolo sempre più strategico delle banche a supporto del mercato fotovoltaico. In particolare, la maggiore fiducia nelle competenze del comparto e la conseguente elaborazione di innovativi strumenti finanziari per facilitare l’accesso al credito delle aziende del comparto. Vale a tal proposito ricordare l’esistenza di un accordo, siglato lo scorso anno e rinnovato anche per il 2009, tra ANIE/GIFI ed Intesa Sanpaolo per promuovere la realizzazione di impianti fotovoltaici sia civili che industriali grazie a finanziamenti agevolati. Gli strumenti offerti da Intesa San Paolo consentono di finanziare progetti di risparmio energetico, produzione di energia con tecnologia nuova (pannelli solari, pompe di calore, etc.), investimenti di risparmio energetico nei processi produttivi, con particolare riguardo alle attività ad alto assorbimento energetico (cartiere, fonderie, etc.), spese per la razionalizzazione del consumo e il miglioramento del rendimento e dell’efficienza degli impianti di produzione di energia. Un aspetto particolarmente innovativo è la durata del finanziamento, che può arrivare a 15 anni. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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