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Si tratta di una soluzione IoT integrata alle macchine di ventilazione meccanica controllata che permette di monitorare e migliorare in modo ancora più efficace e intelligente la qualità dell’aria indoor. Il nuovo sensore è stato presentato per la prima volta durante la fiera Klimahouse e lavora secondo algoritmi intelligenti ed auto-apprendenti al fine di monitorare l’aria indoor e intervenire automaticamente per migliorarne i parametri. Questo permette di adattarsi perfettamente agli ambienti con finestre, alle stanze areate con il sistema di VMC e a quelle che sfruttano ventilazione naturale e meccanica insieme, per una qualità dell’aria sempre ottimale e un risparmio di energia fino al 20%. Il sensore messo a punto da Fybra garantisce un adeguato ricambio d’aria per combattere la formazione di muffe, condense e umidità, fenomeni sempre più diffusi all’interno delle abitazioni sottoposte a interventi di efficientamento e isolate ermeticamente. Il sensore può essere integrato nelle macchine decentralizzate e puntuali per attuare strategie intelligenti di controllo della rumorosità, abbattendo l’impatto acustico dei ventilatori delle macchine. Questa soluzione garantisce, quindi, salubrità dell’aria interna, ottimizzando le dinamiche di vita dell’ambiente domestico nel quale, spesso, sono presenti a nostra insaputa sostanze nocive. Tante persone presenti in un unico ambiente, per esempio, rilasciano grandi quantità di CO2 e altri gas; non solo, anche gli arredi e i detergenti rilasciano sostanze che si disperdono nell’aria e vengono respirate causando problemi respiratori, allergie, mal di testa, stanchezza e difficoltà di concentrazione. Grazie a Fybra è possibile migliorare la qualità dell’aria indoor e risparmiare energia servendosi dell’innovativo algoritmo, che permette di sapere quando è necessario aprire la finestra, e solo per il tempo veramente necessario a rendere salubre l’aria e, nei casi in cui sia necessario, attivare la ventilazione meccanica. Consiglia questo comunicato ai tuoi amici
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