L’evoluzione delle valvole radiatore

Dai primi termosifoni del XIX secolo alle valvole dinamiche per radiatore, come sono cambiati i sistemi per la climatizzazione degli edifici

L'evoluzione delle valvole radiatore secondo Caleffi

Le tecnologie utilizzate per la climatizzazione degli ambienti negli anni si sono molto evolute, grazie allo sviluppo di sistemi sempre più efficienti, in grado di assicurare ottimo comfort ambientale e risparmio energetico. Caleffi ci racconta come sono cambiati nel tempo i sistemi per riscaldare gli ambienti.

Un po’ di storia

Da sempre l’uomo ha cercato soluzioni per sconfiggere il freddo e avere un clima confortevole in ogni stagione: un tempo venivano utilizzati camini e condotti per trasportare il calore nei diversi ambienti. Tali sistemi non assicuravano una distribuzione omogenea del calore né un comfort termico adeguato.

Dalla fine del XIX secolo iniziarono a comparire gli impianti a termosifoni, con la garanzia di un buon comfort ambientale nei diversi ambienti.

I primi impianti, detti “a pioggia”, avevano una struttura estremamente semplice e, vista la mancanza di sistemi che favorissero la circolazione, era necessario che le perdite di carico del sistema di distribuzione e regolazione fossero molto ridotte, da qui la necessità di utilizzare grandi sezioni di passaggio per tutti i componenti.

In questi impianti la termoregolazione era affidata semplicemente all’accensione e spegnimento del generatore, oppure all’abbassamento della temperatura di mandata dell’acqua, basandosi su delle stime totalmente soggettive dell’intensità di combustione.

Con gli anni ’60 la tecnologia venne ulteriormente sviluppata, con l’introduzione delle prime elettropompe compatte e si iniziarono a considerare i carichi termici dei differenti locali e il cambiamento delle condizioni climatiche nel corso della stagione.

Vengono introdotte le prime valvole manuali e i detentori di regolazione, che garantiscono una migliore distribuzione del fluido vettore nelle varie parti dell’impianto.

Un altro passaggio importante è stato negli anni ’80, con lo sviluppo delle prime valvole termostatiche (Serie 338) che hanno permesso di migliorare ulteriormente il comfort termico nei vari alloggi, tenendo conto delle esigenze dei diversi ambienti. A differenza delle valvole manuali, le nuove introdotte riescono a mantenere la temperatura ambiente a valori prefissati, grazie a un sistema di termoregolazione che permette agli utenti di regolare la temperatura ambiente secondo le proprie esigenze, in ogni singola stanza, con chiari risparmi nei consumi energetici e in bolletta.

Diventa sempre più chiara l’importanza di garantire la corretta portata ad ogni singolo corpo scaldante, tanto che con l’inizio del 2000 vengono presentate le valvole termostatiche con preregolazione (Serie 425), un tassello in più per garantire il miglior funzionamento degli impianti di climatizzazione.

Tali valvole oltre a termoregolare la temperatura ambiente, grazie all’abbinamento con il comando termostatico, forniscono un efficace metodo di bilanciamento della portata massima tramite una ghiera numerata. In questo modo i corpi scaldanti funzionano con portate effettive corrette, uguali a quelle teoriche di progetto.

Nello stesso periodo prendono anche piede dei nuovi sistemi di termoregolazione, i comandi crono-termostatici (Serie 210 WiCal®) che vantano come plus l’azione di un controllore elettronico per la programmazione e la gestione da remoto, tramite onde radio, in maniera automatica.

Per assicurare la miglior efficienza di efficienza di queste valvole in ogni condizione, è bene mantenere sotto controllo anche la pressione differenziale dell’intero sistema, grazie all’uso di regolatori di pressione differenziale, ovvero delle valvole in grado di adattarsi dinamicamente all’andamento delle condizioni di sistema.

Tali dispositivi generalmente sono installati ai piedi delle colonne montanti o sugli stacchi delle varie zone e riescono a stabilizzare e mantenere il ΔP costante in tutta la parte di sistema controllato, anche al variare delle condizioni di portata e di pressione del resto dell’impianto.

Un problema in questo caso è legato, soprattutto negli interventi di riqualificazione, alla mancanza di spazio adeguato per l’installazione di questi componenti.

Per rispondere a questa necessità sono state sviluppate le valvole dinamiche per radiatore, DYNAMICAL® (Serie 230), che integrano in un solo componente tutte le funzioni richieste per assicurare la massima efficienza del sistema, semplificando notevolmente l’installazione e la messa in servizio dell’impianto.

Lo speciale vitone delle valvole DYNAMICAL® riesce a controllare la differenza di pressione tra monte e valle del dispositivo di preregolazione e dell’otturatore, con la sicurezza che operino in condizioni costanti, agendo in maniera efficace sulla portata che attraversa il corpo della valvola stessa ed il terminale.

Il dispositivo di controllo è in grado di gestire gli eccessi o le cadute di pressione che si possono verificare, aumentando o diminuendo la sezione di passaggio del fluido in ingresso.

DYNAMICAL® è anche una valvola termostatica, che può modulare la portata tra la completa chiusura del passaggio e il valore massimo pre-tarato, adattandosi così agli andamenti della temperatura ambiente, evitando di andare in sovratemperatura e sfruttando al massimo gli apporti gratuiti che si possono avere.

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