Sonde geotermiche verticali in edificio residenziale di nuova costruzione a Montevecchia

GEOTHERMAL

La recente regolamentazione edilizia presentata nella finanziaria 2008 ha stabilito che a partire dal 1 gennaio 2009 il rilascio del permesso di costruire è subordinato alla certificazione energetica dell’edificio. Ciò ha determinato, per l’edilizia residenziale, che almeno 1 KW su 3 dell’energia consumata da ogni unità abitativa abbia origine da fonti rinnovabili.
Geothermal International Italia fornirà, in fase di costruzione di un edificio residenziale di Montevecchia, un impianto geotermico “chiavi in mano” a circuito chiuso e sonde verticali, per fornire riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria a 11 unità abitative.
Il complesso è stato progettato accuratamente dall’Immobiliare Il cavetto con l’obiettivo di ridurre al minimo il consumo energetico delle 11 unità abitative che lo compongono. Il complesso è stato certificato in fascia B in termini di consumo energetico, ciò significa che il fabbisogno energetico annuo al m2 per ogni unità abitativa, per disporre del comfort termico (invernale ed estivo) è stimato come inferiore o uguale a 50 Kwh/m2a. Un dato particolarmente interessante se si considera che la scala energetica spazia dalla classe A (minore o uguale30Kwh/m2a) alla classe G (minore o uguale 160 Kwh/m2a).

La classificazione dell’edificio in fascia B in materia di consumo energetico è stata possibile prevedendo in fase di progettazione una serie di accorgimenti tecnici:
ISOLAMENTO TERMICO: più efficace mediante l’eliminazione del ponte termico grazie all’impiego di un isolamento a cappotto che consente una considerevole riduzione della dispersione di calore in punti concentrati (ad esempio nel raccordo tra muratura esterna e solaio).
SERRAMENTI: in legno con vetri a doppio spessore, uniscono a una buona resa estetica una notevole riduzione dello scambio termico tra interno ed esterno.
RISCALDAMENTO: impiega pannelli radianti inseriti direttamente nel pavimento. Rispetto al tradizionale riscaldamento a radiatori questo sistema richiede una temperatura d’esercizio molto bassa (30° anziché i tradizionali 90°) e consente l’irraggiamento del calore dal pavimento fino a 2 metri in altezza evitando la
tradizionale dispersione dell’aria calda verso il soffitto. Il riscaldamento a pavimento, proprio per le basse temperature di funzionamento impiegate, è perfetto per abbinarsi all’impianto geotermico.
GEOTERMIA: l’impianto geotermico installato, sfruttando le basse temperature normalmente presenti nel terreno, permetterà di riscaldare le abitazioni in inverno e raffrescarle in estate. Si tratta di una soluzione particolarmente interessante sia in termini di emissioni locali di CO2 (assenti) sia di approvvigionamento energetico (illimitato e a costo zero).
La scelta delle sonde verticali si è rivelata la più funzionale in quanto la loro applicazione non richiede grandi metrature di terreno intorno all’edificio, poche applicazioni inoltre forniscono un buon potenziale energetico “pulito”, sufficiente a coprire il normale fabbisogno familiare annuo di energia.
Dal punto di vista della sicurezza, si deve sottolineare come un riscaldamento 100% geotermico presenti il notevole vantaggio dell’assenza dei tradizionali combustibili infiammabili e potenzialmente esplosivi, come il metano. Questo fattore si ripercuote positivamente anche sui costi di costruzione e sull’estetica dell’edificio dal momento che non occorrono più canne fumarie, comignoli, contatori, certificazioni, ecc.

Descrizione dell’impianto geotermico
Geothermal International Italia, considerate le esigenze energetiche del cliente e la particolare conformazione del terreno d’interesse, ha optato per una soluzione a CIRCUITO CHIUSO con sonde verticali.
Saranno praticati 10 fori esattamente nella zona sottostante ai box dell’edificio, per una profondità di 100 m ciascuno. Nei fori ottenuti verranno inserite delle sonde a U in polietilene. Lo spazio vuoto circostante sarà riempito con una miscela bentonitica – cementizia per garantire un’elevata conducibilità termica tra tubo e parete di perforazione e assicurare solidità alla struttura.
I tubi, a loro volta, saranno riempiti con glicole e collegati direttamente alle pompe di calore Water Furnace posizionate nello scantinato dell’edificio.
Il funzionamento è molto semplice: il glicole circolante nelle tubature assorbirà il calore presente nel terreno convogliandolo alle pompe di calore. Queste lo trasferiranno all’acqua presente nei radiatori a bassa temperatura disposti nel pavimento, riscaldando o raffrescando l’edificio a seconda delle esigenze. Il calore, inoltre, servirà anche per riscaldare, fino a 55° l’acqua contenuta nel serbatoio di accumulo, disponendo così anche di acqua calda sanitaria.
Descrizione impianto geotermico
– 10 sonde geotermiche verticali dal diametro di 125 mm l’una per una profondità di 100 m
– Sonde singole (5 tubi due andate e due ritorni) testate e certificate dal costruttore
– La centrale termica si comporrà di 3 pompe di calore Water Furnace da 17 KWt ciascuna
– Riscaldamento/raffrescamento a pavimento radiante
– Bocchette di deumidificazione a parete
– Serbatoio di accumulo da 1000 litri per immagazzinare acqua calda sanitaria

Vantaggi ambientali
Il sistema geotermico a circuito chiuso impiegato consentirà una riduzione annua d’emissioni di CO2 pari a 64,5 tonnellate, se si fa un raffronto con i normali sistemi adottati per riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria di un edificio residenziale.

Complesso in via delle Sorgenti a Montevecchia
Inizio lavori: autunno 2009
Fine lavori: estate 2010
Progettazione dell’immobile: Immobiliare Il cavetto
Progettazione impianto geotermico: Geothermal International Italia

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