WeCER: la comunità energetica che unisce il Nord Italia

Coesa

L’ESCo torinese Coesa, accelera la transizione green presentando WeCER: la prima Comunità Energetica Rinnovabile (CER) che unisce i produttori e i consumatori di energia verde del Nord Italia.

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WeCER

Strutturata come una cooperativa sociale, la CER promossa da Coesa si rivolge sia a nuovi produttori, interessati all’installazione di impianti fotovoltaici, che a consumatori intestatari di un punto di prelievo (POD) situato nel Nord Italia.

La partecipazione alla comunità è aperta alla cittadinanza, a piccole e medie imprese, agli amministrazioni comunali, agli enti religiosi e alle associazioni, e non è richiesto l’inserimento di nuovi contatori o il cambio di fornitore di energia.

All’interno della CER principale potranno confluire differenti sotto-configurazioni, ciascuna composta da soci produttori e consumatori  collocati nel nord Italia. Unico vincolo richiesto è quello di essere sottesi alla stessa cabina primaria, indispensabile affinché la distribuzione locale dell’energia avvenga in maniera efficiente e la condivisione dei benefici sia massimizzata.

Tramite l’adesione alla comunità energetica WeCER, i membri potranno godere di tariffe incentivate sull’energia condivisa, contribuendo a ridurre i costi in bolletta.

Federico Sandrone, Amministratore delegato e cofondatore di Coesa, spiega: “L’idea di accedere a fonti di energia rinnovabili crea immediato interesse tra i cittadini oltre che tra soggetti economici come le imprese. Spesso però le stesse amministrazioni non sanno come orientarsi tra norme e procedure. Ecco perché abbiamo voluto creare un hub che potesse semplificare la vita a chi voglia partecipare.

A chi voglia entrare a far parte di WeCER come consumatore non è richiesto alcun costo di adesione, mentre i produttori sostengono finanziariamente l’impianto fotovoltaico e alcune spese richieste dal GSE.

Coesa si impegna a curare interamente la realizzazione dei nuovi sistemi a energia green e, inoltre, a facilitare l’accesso agli incentivi, come il contributo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per impianti in comuni sotto i 5.000 abitanti o l’incentivo sull’energia condivisa.

In diversi comuni è previsto per i produttori un contributo del 40% sulle spese di realizzazione dell’impianto, per i consumatori invece è possibile accedere a un incentivo annuale sull’energia condivisa.

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