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Il Contest #tettitaliani lanciato da Brianza Plastica per celebrare i 30 anni del pannello isolante ISOTEC e per dedicare uno spazio ai tetti costruiti a regola d’arte, energeticamente efficienti, ben protetti, solidi e duraturi, si è concluso con un grande successo. Il contest si è svolto unicamente sul web, scelta coerente con il percorso di comunicazione intrapreso da Brianza Plastica che punta, proprio attraverso i social network e la rete, ad una diffusione sempre più capillare delle informazioni relative ai prodotti e alla divulgazione di contenuti tecnici di qualità alla portata di ogni progettista, con l’obiettivo di stimolare un vero know-how sulla tematica dell’isolamento delle coperture e dell’intero involucro edilizio. Il contest ha registrato numeri importanti: il sito tettitaliani.com ha ricevuto 16.896 visite in 4 mesi e ha prodotto numerosi articoli sulla stampa e sui portali web; la Fan Page su Facebook ha registrato oltre 200 visite al giorno e, durante la settimana dedicata alle votazioni del pubblico, ha registrato un +400% delle visite medie; per la categoria “TettoFAN”, hanno votato oltre 500 persone, mentre l’hashtag #tettitaliani conta già 45 risultati indicizzati su google.it, ovvero le prime 5 pagine di risultati. Un dato interessante: più del 50% dei progetti presentati provengono dal Sud Italia, in particolar modo dalla Sicilia, dove il sistema ISOTEC è molto conosciuto e applicato in diverse tipologie di interventi, sia nuovi che di recupero. La giuria ha assegnato il premio “Tetto Top”, al progetto concluso nel 2010 “Masseria ecosostenibile a Noto”, dell’architetto Lara Grana, che riguarda il recupero ecosostenibile di un ex frantoio per la lavorazione del vino, risalente ai primi del ‘900. Si tratta di un innovativo recupero storico che, attraverso tecniche di architettura bioclimatica ed ecosostenibile, ha riconvertito l’edificio in civile abitazione, certificata in Classe Energetica A+. La motivazione della giuria è legata alla scelta di riqualificazione rispettosa dell’edificio storico: “Il progetto è rappresentativo di una filosofia d’intervento chiara e precisa: la valorizzazione e riqualificazione di un edificio storico, dal forte richiamo architettonico locale, è stata ottenuta grazie al rispetto della preesistenza, unitamente all’applicazione di sistemi costruttivi tecnologicamente avanzati, dalle elevate performance, all’insegna dell’ecosostenibilità e dell’efficienza energetica. L’attenzione per la definizione tecnologica del pacchetto di copertura costituisce parte integrante di questo percorso progettuale. Il caso è stato presentato con chiarezza e completezza di informazioni, restituendo in modo esauriente un interessante “racconto di tetto italiano”, tema portante del concorso”. L’architetto Grana vince un viaggio di architettura per 2 persone ad Abu Dhabi. Il progetto “Villa a Giarre” dell’architetto Francesco Rapisarda, realizzato nel 2008, ha vinto il Premio “Tetto Mio”, per l’intervento di copertura in edilizia residenziale di particolare qualità o interesse. “L’articolata volumetria della copertura” scrive la giuria nelle motivazioni “mette in luce un’esecuzione a regola d’arte, per un tetto posto a caratterizzare una tipica residenza italiana, immersa nel verde, recuperata ed ampliata. I dettagli di progetto presentati evidenziano la versatilità del sistema impiegato, che si è facilmente adattato alle esigenze geometriche del tetto, grazie alla facilità di posa che lo contraddistingue, isolandolo, ventilandolo e garantendone l’impermeabilizzazione”. Il premio “TettoVip” per l’intervento più significativo su immobili di pregio e valore storico, è stato vinto dagli architetti Simone D’Aumiller e Luca Sandrini per il recupero dell’Abbazia di Santo Stefano ad Isola della Scala (VR), del 2013, con la motivazione “Una copertura importante, che racconta la storia di un edificio ecclesiastico, punto di riferimento per l’intera comunità. Il recupero della preesistenza è avvenuto in modo equilibrato, salvaguardando la tipologia della copertura esistente ma, allo stesso tempo, dotandola di una protezione nuova, tecnologicamente avanzata e leggera, in grado di non gravare sulle strutture sottostanti dell’edificio. In una visione globale di recupero del manufatto edilizio, la copertura è stata valutata per il suo ruolo fondamentale non solo strutturale, ma anche in grado di garantire comfort abitativo ed efficienza energetica”. Il premio “TettoBig” per l’intervento più grande per metratura di materiale applicato è andato all’Etna Golf Hotel Resort dell’architetto Michele Sclafani, situato a sud ovest di Taormina e realizzato nel 2008. “Con i suoi 3.450 mq di superficie” scrive la giuria “questo intervento si è meritato il premio della categoria. Il progetto rappresenta una sintesi perfetta tra tradizione ed innovazione, contemporaneità e radici storiche, una struttura ricettiva immersa in un grande parco, studiata per garantire ogni comfort ai propri utenti. Particolare attenzione quindi è stata posta alla progettazione del pacchetto di copertura, grazie alla scelta di un sistema di isolamento altamente performante, attraverso cui ottenere comfort e risparmio energetico, con conseguente risparmio economico sui costi di riscaldamento e raffrescamento”. Il premio “Tettoclick” è stato assegnato al “Giardino delle Kentie” dell’architetto Francesco Rapisarda: “Il progetto è stato documentato attraverso un repertorio di immagini fotografiche e di disegni in modo ampio e dettagliato, in tutte le sue fasi, restituendo un quadro esaustivo del percorso e delle scelte progettuali, inquadrando l’intervento sulla copertura nel contesto globale d’intervento”. Allo studio di progettazione “Archirestauro”, di Barbara Zilocchi e Giovanni Signani, che si occupa da più di quindici anni di interventi di restauro e riuso monumentale di opere pubbliche e private è stato assegnato il Premio “Fedeltà”. “Lo Studio di progettazione – scrive la giuria – ha presentato due lavori significativi, evidenziando la conoscenza e la consuetudine all’uso nei confronti del prodotto, scelto come dispositivo tecnico fondamentale per la riqualificazione di coperture di edifici storici e tetti tradizionali in genere che caratterizzano l’architettura delle nostre città, da secoli. Le scelte progettuali indicano un’attenzione alla qualità del costruire, utilizzando sistemi tecnologici contemporanei dalle prestazioni elevate, in grado di isolare, ventilare, impermeabilizzare, proteggere le coperture di manufatti storici e consentire loro di continuare a vivere nel tempo, senza disperderne la memoria”. Infine la giuria popolare ha assegnato attraverso il web il Premio “TettoFAN” alla villa unifamiliare, progettata dall‟architetto Alessandro Panci e realizzata nel 2007, che ha ottenuto il maggior numero di mi piace. Due le menzioni speciali assegnate dalla giuria. La prima a un’abitazione privata progettata dall’architetto Mario Treccarichi a Palermo. “L’attenzione per l’efficienza energetica della copertura di questa abitazione mansardata” afferma la giuria nella motivazione “pone l’accento sul ruolo fondamentale del tetto in una logica di comfort abitativo e qualità del costruire. Grazie ad un sistema di isolamento altamente performante infatti, che rende il tetto ventilato, l’abitazione può garantire ai propri inquilini grande comfort, che si traduce anche in un risparmio di denaro, grazie all’ottimizzazione del dispendio energetico richiesto per scaldare o raffrescare gli ambienti. Un esempio di buon tetto italiano. Il secondo progetto è la Chiesa dei Sette Dolori ad Avellino, curato dall’ing. Gabriele Acocella nel 2007, con la motivazione: “Un bel racconto di tetto italiano: una copertura completamente distrutta dalla forza del terremoto ritrova nuova vita, grazie ad un sapiente progetto di recupero che ha visto la ricostruzione, oltre che del tetto, di gran parte dell’edificio ecclesiastico. Un recupero equilibrato, mirato non solo a riportare in vita il manufatto e riconsolidarlo strutturalmente, ma anche a dotarlo di un sistema di isolamento moderno e adeguato alle condizioni climatiche tipiche del luogo, caratterizzate da inverni freddi e umidi ed estati calde e soleggiate.” Tutti i progetti selezionati riceveranno in premio 1 buono acquisto da spendere presso la libreria online amazon.it. Componenti della giuria: Alfonso Acocella, professore ordinario di Tecnologia dell’architettura, attualmente Professore ordinario di Design presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara. Daniele Bianchi, esperto di comunicazione e marketing nei settori B2B edilizia e architettura. Direttore responsabile della rivista Tracce di Architettura. Matteo Brasca, Ingegnere edile-architetto e dottore di ricerca, è project manager e progettista di edifici Nearly Zero Energy e involucri ad elevata efficienza. È partner di AIACE Società di Ingegneria e professore a contratto presso il Politecnico di Milano. Aldo Francieri Architetto, libero professionista e consulente relazioni esterne Brianza Plastica. Roberto Gatti, Ingegnere, Direttore commerciale Italia Brianza Plastica. Valentina Valente, giornalista, architetto, titolare di “Forward. Comunicazione per l’Architettura e il Design” che supporta aziende del settore e studi di architettura attraverso percorsi di comunicazione mirati. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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