Mobilità green, a che punto siamo: solo il 4,3% delle auto circolanti sono ibride ed elettriche

La sfida è quella di raggiungere il target della mobilità green con lo stop al 2035 della produzione di auto nuove alimentate a benzina e diesel

Mobilità green, a che punto siamo: solo il 4,3% delle auto circolanti sono ibride ed elettriche

Sebbene per il 2023 sia stimato un boom delle vendite di auto elettriche, l’obiettivo della mobilità green in Italia è ancora lontano. Secondo una recente analisi di AutoScout24 sull’andamento del parco circolante di autovetture nel 2022, emerge che ben 20,2 milioni di vetture sono obsolete (Euro 0-4). Sicuramente la diffusione delle auto ibride ed elettriche è in crescita  (+49,2% nel 2022) ma queste rappresentano solo il 4,3% del parco circolante.

Si parla tanto di mobilità del futuro e sostenibilità, tuttavia la strada è ancora lunga. Le auto ibride ed elettriche in circolazione continuano ad aumentare, nel 2022 hanno raggiunto le 1.715.000 unità. Questi numeri, seppur in crescita, non sono ancora sufficienti per una trasformazione radicale del parco auto esistente, che risulta essere obsoleto e datato. Nel 2022, oltre la metà delle auto in circolazione (circa 20,18 milioni) sono classificate come Euro 4 o inferiori, quasi 4,41 milioni addirittura Euro 0-1 (11%). Inoltre, il 40% delle auto in circolazione, pari a circa 15,84 milioni, ha un’età di 15 anni o più.

Mobilità green: la sfida al 2035

La sfida che il settore automobilistico dovrà affrontare è legata al blocco della produzione di auto nuove alimentate a benzina e diesel a favore delle auto elettriche e dei combustibili sintetici nel 2035. Fino ad allora saranno necessari investimenti nelle infrastrutture e nella tecnologia per superare la forte diffidenza degli italiani, soprattutto nei confronti delle auto completamente elettriche, che sono penalizzate dalla scarsa autonomia delle batterie (secondo il 35% dei partecipanti al sondaggio) e dai costi elevati (33%).

Mobilità green: la sfida al 2035 per l'Italia

Se il 2035 fosse fra sei mesi, cosa accadrebbe? Secondo AutoScout24, le persone si affretterebbero ad acquistare modelli a benzina e diesel di ultima generazione, nuovi o usati recenti.

Per agevolare la sostituzione delle vecchie auto, l’aspetto economico rimane importante per gli automobilisti. In questo il digitale può offrire un aiuto prezioso, poiché sulle piattaforme online c’è ampia disponibilità di auto nuove e usate, ibride, elettriche, a benzina e diesel di nuova generazione. Su AutoScout24, ad esempio, il 54% delle auto in vendita è classificato come Euro 6, il 13% come ibrido o elettrico, e quasi il 60% delle auto ha un’età inferiore a 5 anni.

Le differenze regionali

Dove sono più diffuse le auto ibride ed elettriche? Queste ultime sono solo lo 0,4%, con una quota superiore all’1% solo in Valle d’Aosta e Trentino-Alto Adige.

Considerando invece sia le auto ibride che quelle elettriche insieme (media nazionale del 4,3% del totale), la Valle d’Aosta è al primo posto con il 19,5% delle auto circolanti nella regione, seguita dal Trentino-Alto Adige (13,3%). Agli ultimi posti della classifica, invece, ci sono la Campania (0,9%), il Molise (1,1%), la Sicilia (1,1%) e la Calabria (1,1%).

Le regioni che hanno registrato la crescita più significativa di auto ibride ed elettriche nel 2022 rispetto al 2021 sono la Valle d’Aosta (+158,1%) e il Trentino-Alto Adige (+72,3%).

Passando alla classe di emissioni, la Campania (731.442, pari al 20,2%) e la Sicilia (567.676, 16,5%) hanno il maggior numero di auto datate (Euro 0 e 1). Anche in questo caso, la Valle d’Aosta (2,7%) e il Trentino-Alto Adige (3,3%) presentano una situazione migliore.

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