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Un nuovo progetto finanziato dall'UE trasforma la nanotecnologia in un tentativo per aumentare significativamente l'efficacia delle celle solari. Il progetto triennale chiamato ROD-SOL ("Celle solari a strato sottile completamente inorganiche basate su nanobacchette su vetro"), ha una dotazione di bilancio di 4 Mio EUR, 2,9 Mio EUR dei quali proverrà dal tema "Nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione" (NMP) del Settimo programma quadro (7°PQ). Lo scopo del progetto è lo sviluppo di nuovi nanomateriali più efficienti in termini di costi per le celle solari. In un periodo in cui i prezzi dell'energia sono in aumento, si cerca di sviluppare nuovi modi più economici per sfruttare le fonti di energia rinnovabili. "Il fotovoltaico è un pilastro importante di questo impegno, visto che l'energia solare è disponibile in quantità quasi illimitate," ha commentato la coordinatrice del progetto, la dott.ssa Silke Christensen dell'Istituto di tecnologia fotonica (IPHT) in Germania. Le celle solari attualmente in uso hanno un efficienza che si aggira intorno al 18%. La produzione di tali celle però richiede una grande quantità di materie prime ed è un processo ad alto consumo energetico. In futuro, si prevede che le celle solari a strato sottile domineranno il mercato, poiché i loro costi di produzione sono molto più bassi. L'efficienza di queste nuove celle, che si aggira attorno al 10%, è però piuttosto bassa. Il progetto ROD-SOL mira ad aumentare l'efficienza di queste celle solari a strato sottile, sviluppando e ottimizzando la sintesi di nanobacchette su substrati più economici come vetro o lamine di metallo. Le nanobacchette di silicio sono effettivamente minuscole colonne di silicio il cui diametro si misura in manometri (un nanometro è un miliardesimo di metro). Secondo i partner del progetto queste piccolissime strutture sono ideali per intrappolare l'energia della luce in modo che essa possa essere trasformata in elettricità. Un'importante sfida per i ricercatori sarà quella di determinare il diametro ottimale di queste nanobacchette, visto che il diametro influenza l'efficienza delle strutture. I nuovi materiali e processi sviluppati all'interno del progetto saranno testati ed implementati dalle aziende che partecipano al ROD-SOL. In totale, il progetto conta sette organizzazioni di ricerca, basate in Austria, Finlandia, Germania, Ungheria, Svizzera e USA, e quattro partner industriali provenienti da Germania, Slovenia e Finlandia. Per ulteriori informazioni, Istituto di tecnologia fotonica: https://www.ipht-jena.de Fonte cordis.europa.eu Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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