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Entro il 2050 il 90% delle più grandi città del mondo sarà esposta all’innalzamento del livello del mare. Oceanix City è un progetto di città galleggiante ispirato all’economia circolare e agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. a cura di Tommaso Tautonico Futuristica, galleggiante e sostenibile. E’ il progetto Oceanix City dello studio di architettura Bjarke Ingels Group, BIG, in risposta alla previsione secondo cui entro il 2050, il 90% delle più grandi città del mondo sarà esposto all’innalzamento del livello del mare. Una vera e propria comunità sull’acqua, resiliente, in grado di ospitare fino a 10.000 persone. Il progetto è stato proposto come parte della News Urban Agenda del UN Habitat, il programma delle Nazioni Unite dedicato allo sviluppo urbano sostenibile, con la collaborazione tra la società Oceanix, BIG e il MIT Center for Ocean Engineering. Il design è sviluppato rispettando i principi degli Obiettivi di Sviluppo sostenibile, canalizzando flussi di energia, acqua, cibo e rifiuti e creando una metropoli marittima modulare. Oceanix City è progettata per crescere, trasformarsi e adattarsi organicamente nel tempo, evolvendosi dai quartieri ai villaggi, fino alle città. Oceanix City: modularità sostenibile La città galleggiante parte da piccoli quartieri di due ettari, in grado di ospitare fino a 300 residenti. La scelta di realizzare edifici più bassi di sette piani è dettata dalla necessità di avere un baricentro ribassato in modo da rendere le strutture resistenti alla forza del vento. Inoltre, ogni edificio tende ad auto-ombreggiare gli spazi interni e quelli comuni, offrendo comfort e minori costi di raffreddamento. Agricoltura comune e ciclo dei rifiuti basato sulla produzione zero, sono al centro del progetto di vita in ogni quartiere. Sotto il livello del mare, le scogliere galleggianti di biorock, alghe, ostriche, cozze e vongole ripuliscono l’acqua favorendo la rigenerazione dell’ecosistema marino. Raggruppando sei quartieri attorno a un porto centrale protetto, i villaggi possono estendersi fino a 12 ettari, ospitando fino a 1.650 residenti. Aggregando più villaggi, l’Oceanix City potrebbe formare una comunità galleggiante di 10.000 abitanti. Le funzioni sociali, ricreative e commerciali sono collocate attorno alla fascia centrale dell’arcipelago. Piazze pubbliche, un mercato, centri per la spiritualità, l’apprendimento, la salute, sport e cultura, sono gli spazi pensati per favorire l’aggregazione e incentivare i cittadini a muoversi da un punto all’altro della città attraverso i canali d’acqua. La sostenibilità è il cardine di tutto, sin dalla fase di realizzazione di ogni singolo quartiere. Ognuno di essi, indipendentemente dalle dimensioni, verrà costruito dando priorità all’utilizzo di materiali locali, come il bambù a crescita rapida, resistente e con un’impronta di carbonio negativa, considerando che può essere coltivato nei quartieri stessi. Le città possono essere prefabbricate a terra e rimorchiate fino al loro sito finale, abbattendo i costi di costruzione e creando moduli flessibili per le costruzioni del futuro. img by https://big.dk Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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