CA SCROCCA



Ca’ scrocca alimentata interamente da un campo fotovoltaico.

Due file di tre corpi allineati, per un totale di 84 abitazioni: si tratta del progetto CA SCROCCA, che ha vinto la Targa Vitruvio di KLIMAHOUSE TREND.

La caratteristica principale dell’edificio è di essere una “Passivhaus”, con elevati valori d’isolamento dell’involucro opaco e trasparente. Di conseguenza anche gli impianti sono indirizzati alla massima riduzione del fabbisogno energetico. Cuore dell’impianto è il sistema di climatizzazione annuale basato su 12 pompe di calore aerauliche ELFOack con recupero termodinamico attivo e filtrazione elettronica, una per ciascun appartamento, che da sole coprono le esigenze di rinnovo e purificazione dell’aria, riscaldamento e raffrescamento, produzione di acqua calda sanitaria e deumidificazione estiva ad altissima efficienza.

Uno spazio verde, oltre a distribuire l’accesso veicolare esclusivo ai box, qualifica la corte interna con un verde d’arredo di elevata qualità a disposizione di tutti i condomini

La prima delle sei palazzine ad essere edificata sarà quella posta sulla via R. Pilo verso Sud-Ovest (A1).

Caratteristiche dell’edificio

  • Il ricorso a grandi spessori di isolamento e ad una perfetta “tenuta all’aria” che rendono superfluo un impianto di riscaldamento tradizionale
  • nell’uso intelligente delle radiazioni solari dirette, che, preziose in inverno, vengono eliminate in estate, dalle ampie logge e dalle apposite schermature solari;
  • la presenza di un impianto fotovoltaico integrato alla copertura che sfrutta la captazione solare per una produzione di energia elettrica superiore al fabbisogno stimato dell’alloggio;
  • un consumo di energia comunque bassissimo e pari a 8 kW/m²anno, assai meno del livello massimo per l’ottenimento della certificazione CasaClima in classe “Oro” (<10kW/m²anno) rilasciata solo a fronte di specifiche metodiche costruttive e alla verifica sul costruito di condizioni ottimali interne all’alloggio;

Dal 2020 (praticamente ‘domani’ per il mercato immobiliare), il valore degli alloggi si stimerà in relazione al consumo energetico e porterà inevitabilmente alla svalutazione del patrimonio edilizio che non risponde a questi parametri (compresi quello in ‘classe A’). Dunque solo questi alloggi, altamente innovativi, salvaguarderanno il valore dell’investimento nel tempo.

Affinché l’edificio possa rispettare i parametri di “CasaClima Oro”, sin dalla fase progettuale, sono stati analizzati tutte le variabili che hanno concorso alla sua definizione.

Orientamento

Seguendo l’andamento della via R. Pilo, le palazzine di tipo A, si presentano con l’asse longitudinale inclinato di circa +70 gradi rispetto alla direzione Sud e prevedono un piano interrato, tre piani fuori terra ed un quarto livello utilizzato in parte come piano mansardato (connesso al livello inferiore) e, per la restante parte, a terrazzo.

La copertura, risulta in parte piana (lato Nord-Ovest) con lastrici solari e tetti verdi. Per la restante parte (la prevalente), mediante un’unica falda estesa per tutta la lunghezza dell’edificio e di larghezza pari a circa m 10, inclinata di 30 gradi sull’orizzontale, ospita pannelli solari di 14 impianti per la produzione di energia elettrica.

Lungo la facciata Sud-Est, verso la via Pilo, le zone soggiorno di ogni alloggio risultano dotate di:

  • balconi e terrazzi che scandiscono le facciate soleggiate assicurando una buona disponibilità di vivibilità esterna nonché protezione dall’intenso soleggiamento estivo
  • ampie aperture vetrate che offrono alti coefficienti di illuminazione naturale (e conseguente riduzione di quella artificiale) e benefico apporto solare invernale.

Viene così garantito il doppio affaccio per ciascun alloggio: i locali delle zone notte affacciano infatti sulla parete opposta e presentano aperture assai contenute.  Le testate sono per lo più cieche.

Strutture

Il piano interrato è previsto con strutture portanti in c.a. (travi e pareti) sino al primo orizzontamento realizzato in predalles. A partire da questa prima soletta la struttura principale sarà realizzata con pannelli prefabbricati aventi elementi portanti in legno non a vista, sia per le membrature verticali che orizzontali. Detta struttura sarà opportunamente dimensionata mediante calcolo di resistenza che computerà anche agli sforzi indotti da sollecitazioni sismiche. Inoltre:

  • i due vani scala previsti ospiteranno ciascuno un ascensore che servirà tutti i livelli in cui si articola l’edificio;
  • la copertura è prevista con travetti in legno solidarizzati tra loro e con la restante parte della struttura portante, il manto di copertura a lastre, ospiterà pannelli fotovoltaici integrati.

Efficienza dell’involucro

Come anticipato in premessa, tutti gli elementi che compongono l’involucro edilizio adottano soluzioni che eliminano i ponti termici e prevedono adeguati spessori isolanti.

La scelta di un rivestimento “a cappotto”, integra e completa l’isolamento delle pareti di confinamento esterno, senza soluzione di continuità.  Vengono utilizzati serramenti efficienti con elevate prestazioni tecniche ed esteti, dotati di vetri basso-emissivi ad elevato isolamento termico e ferramenta zincata antieffrazione. Anche i portoncini blindati presentano elevate caratteristiche di sicurezza e di isolamento termo-acustico. Il tetto ligneo, prevede uno spessore considerevole di materiale isolante al fine di garantire una corretta inerzia termica.

L’efficienza dell’involucro edilizio e dei suoi componenti, dopo la fase di definizione progettuale, sarà seguita da attento monitoraggio nella fase esecutiva mediante il “blower door test” che consente la verifica in corso d’opera della corretta esecuzione ed il rispetto dei parametri finalizzati all’ottenimento della certificazione “CasaClima Oro”.

Anche il comfort acustico è stato considerato quale parametro significativo nell’attestare il livello di qualità di un alloggio e la sua rilevanza, acquisirà nel tempo, sempre maggior importanza. A tale scopo particolare cura è stata posta nella scelta dei materiali isolanti affinché abbiano idonee prestazioni acustiche e consentano un’attenta difesa dai rumori provenienti sia dall’esterno dell’edificio sia dagli alloggi confinanti. L’attenzione proseguirà con scrupolosa disciplina per l’intera esecuzione dell’edificio ed i buoni livelli esecutivi, saranno testati e certificati strumentalmente.

Impianti

Poiché si è scelto di realizzare edifici che non sprecano energia, anche gli impianti risultano finalizzati alla massima riduzione del fabbisogno energetico e ad una decisa propensione nell’attivare una climatizzazione spontanea. Basati su efficienza, contrazione dei consumi e tecnologie avanzate, essi assumono il ruolo di motore dell’involucro edilizio. In particolare:

  • un impianto di ventilazione che immette aria fresca nei locali di abitazione ed aspira dagli spazi di servizio (bagni e cucine) assicurando elevati livelli di comfort interno agli alloggi;
  • l’eliminazione delle fonti inquinanti derivate dai bruciatori a gas e delle relative aperture di ventilazione libera;
  • un impianto fotovoltaico;
  • un impianto di recupero delle acque meteoriche studiato per ridurre il consumo di acqua potabile in ogni singolo alloggio.

Il sistema di ventilazione/riscaldamento/raffrescamento (VMC) rappresenta il cuore tecnologico del sistema edificio ed è in grado di umidificare e deumidificare tutti gli ambienti di ciascuno dei dodici alloggi mediante sistemi completamente autonomi. Una macchina, dotata di sistema di ventilazione a doppio flusso e di recuperatore di calore a flussi incrociati e ad alta efficienza, è in grado di immettere aria trattata (calda in inverno e fresca in estate) grazie ad una pompa di calore altamente performante e raffreddata con la stessa aria del sistema di ventilazione meccanica. Inoltre, la stessa pompa di calore, integrata ad un accumulo sanitario, sarà in grado di produrre anche l’acqua calda sanitaria al servizio della singola unità abitativa.

In tutto l’alloggio non è prevista alcuna combustione, neppure per la cottura dei cibi che avverrà mediante piastre elettriche ad induzione, con evidenti vantaggi per la salubrità dell’ambiente consenti all’eliminazione delle emissioni di anidride carbonica.

L’impianto idrico prevede una contabilizzazione separata dei consumi per ogni alloggio ed è studiato per consentire un risparmio effettivo mediante l’utilizzo di tecnologie e accorgimenti quali cassette di scarico con doppio pulsante, contatori separati per ciascuna unità immobiliare, miscelatori di flusso dell’acqua e dispositivi frangigetto, ecc..

Viene inoltre prevista la realizzazione di una rete duale di adduzione delle acque per alimentare le cassette dei sanitari e l’impianto di irrigazione delle aree verdi condominiali con le acque piovane, raccolte dalle coperture e convogliate in apposite vasche di raccolta/depurazione per essere poi rilanciate da apposite pompe agli utilizzi previsti.

L’impianto elettrico sarà di livello 3 come definito al capitolo 37 della Norma CEI 64-8 “Ambiti residenziali – Prestazioni dell’impianto” in vigore dal 1° novembre 2012. Il livello 3 è il livello che supporta una casa progettata ai massimi standard di efficienza e comfort. Tale livello, infatti, consente di disporre della più avanzata tecnologia domotica: gestione automatica dei carichi elettrici e dei consumi, sensori di sicurezza e di controllo dei sistemi e delle apparecchiature predisposti alla gestione del comfort nella ottimizzazione dei consumi energetici, a vantaggio del bilancio economico dell’utente e nel pieno rispetto dell’ambiente. Un impianto con funzioni domotiche rappresenta inoltre un concreto aiuto agli utenti con difficoltà motorie contribuendo all’abbattimento delle barriere architettoniche che a volte rendono complicate le azioni più naturali.

La grande falda orientata 20 gradi a Sud-Est e con angolo di tilt di 30 gradi risulta essere la più produttiva alla nostra latitudine ed è totalmente coperta con un unico campo fotovoltaico per ragioni estetiche. In realtà, i pannelli fotovoltaici, alimentano quattordici impianti separati ciascuno col proprio inverter collegato alla rete domestica dell’alloggio di riferimento. Dodici impianti per gli alloggi e due, separati ed autonomi, a sevizio delle utenze comuni (luce scale, alimentazione antenne TV e ascensore) per ognuno dei due vani scala di ciascuna palazzina.

Ciascun alloggio disporrà così di una fonte energetica utilizzabile nella modalità più conveniente (autoconsumo) e perciò dimensionata ad un livello di potenza di picco inferiore al 3kw ciascuna.

Tale impianto, concorre a qualificare gli alloggi come “energeticamente attivi”, avvicinandole significativamente alla autosufficienza energetica e sarà di valido supporto al bilancio delle risorse economiche degli acquirenti degli alloggi.



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