Come funziona il fotovoltaico ad uso esclusivo in condominio: come si divide il tetto e permessi necessari 30/04/2025
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Un albero di Ficus alto 10 metri è al centro del master plan vinto dallo studio di progettazione Carlo Ratti Associati per la società di pomodori Mutti. Un progetto che consolida l’intreccio tra natura e architettura sostenibile. a cura di Tommaso Tautonico 800 metri quadri per rafforzare il senso di appartenenza con la natura. Greenary non è una casa sull’albero ma è una casa costruita attorno ad un albero. E’ il progetto con cui lo studio Carlo Ratti Associati ha vinto la competizione internazionale lanciata da Mutti: la casa che sarà utilizzata come come residenza privata e la fabbrica si sviluppano in stretta continuità grazie alla loro vicinanza e alla comune volontà di una maggiore integrazione tra natura e ambiente costruito. La vecchia casa colonica si trova dunque a pochi metri di distanza rispetto al complesso industriale e la sua ristrutturazione seguirà una logica ben precisa: rafforzare il senso di appartenenza con la natura. Al centro del progetto un albero di Ficus altro 10 metri che cresce all’interno della zona giorno. Tutti gli spazi circostanti circondano i suoi rami fino alla cima seguendo il principio di Raumplan dell’architetto Adolf Loos, dove volumi di dimensioni diverse e altezze diverse si incastrano in piani diversi. Greenary: la casa attorno all’albero di Carlo Ratti Associati La richiesta della società Mutti è stata quella di integrare il più possibile natura e architettura. Greenary è stata progettata attorno al grande albero di Ficus di 50 anni che campeggia nella zona giorno. Si tratta di una pianta tropicale perenne, adatta per le condizioni di vita indoor poiché gode di temperature stabili tutto l’anno. Attorno all’albero una sequenza di stanze collegate crea sei spazi domestici ben distinti: tre al di sopra dell’ingresso e tre al di sotto. Ciascuno degli spazi è dedicato a un’attività specifica: praticare yoga, ascoltare musica, leggere, pranzare assieme, condividere un drink. È prevista persino una cantina dove conservare il prosciutto crudo stagionato. Ogni spazio è ad un livello diverso dell’albero, una sequenza tridimensionale che segue, come già anticipato, il principio di Raumplan. “Volevamo che il design riflettesse la nostra innata ‘biofilia‘, l’impulso naturale di connettersi con altre forme di vita, come presentato dal grande biologo di Harvard Edward O. Wilson – afferma Carlo Ratti, socio fondatore del CRA. Con Greenary, stiamo cercando di immaginare un nuovo paesaggio domestico costruito attorno al ritmo della natura”. The Greenary propone l’idea di vivere basandosi sul principio della biofilia, per questo la sala da pranzo è costruita leggermente sotto il livello del terreno, in modo che la parte superiore del tavolo si trovi allo stesso livello dell’erba all’esterno. I commensali potranno affacciarsi sul vasto frutteto dove asini e altri animali saranno liberi di passeggiare. Per ottimizzare la luce naturale, lo studio di architettura ha pensato ad una parete di vetro esposta a sud, alta quanto l’albero. Una situazione che crea le giuste condizioni per permettere al Ficus di prosperare. “Abitare in ognuna delle stanze sarà un po’ come abitare un albero“, afferma Andrea Cassi, Project Manager dello studio CRA. “Il progetto rompe le tradizionali separazioni tra stanze e piani e il Ficus diventa il principale interprete dell’intero progetto. Ogni livello offre una prospettiva diversa sulla natura”. Renderings by CRA graphic team: Gary di Silvio, Pasquale Milieri, Gianluca Zimbardi Tema Tecnico Architettura sostenibile Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto