Nuovo Palazzo Provincia di Bolzano



Il concept nasce da un’idea scultorea generata dalla volontà di stabilire una continuità con il passato della città di Bolzano vista come ri-costruzione di memorie, di spirito dei luoghi e trasposizione iconologica di simboli della storia dell’architettura cittadina.

Da questo presupposto ideologico muove l’innovativo studio attuato sulla pelle/facciata del nuovo organismo dove è d’obbligo il richiamo ad uno dei simboli iconografici della città, il Duomo.
Infatti l’andamento delle nervature delle splendide volte a crociera proiettate sulle tre navate ha permesso di estrapolare il particolare modulo generatore della nuova pelle.
La pianta del Duomo di Bolzano diventa l’elemento generatore per la composizione architettonica dell’intera facciata del nuovo edificio che si presenta organica, viva, pura e in maniera dinamica si apre verso l’esterno e l’intero territorio. La facciata proposta è la cifra stilistica di un edificio semplice dal punto di vista volumetrico e planimetrico.

Esso è composto da due nuclei centrali per la distribuzione verticale con scale e ascensori oleodinamici contenenti anche i servizi igienici e i cucinini di piano. Ciò permette di avere nei vari livelli degli uffici piante libere da pilastri. L’edificio è composto complessivamente da 9 livelli fuori terra e 2 livelli interrati.
Il piano terra è composto da uno spazio porticato pubblico, ottenuto arretrando il perimetro dell’edificio dal filo della facciata principale, consentendo così l’integrazione tra la strada e il nuovo edificio. Il portico invita all’atrio di ingresso che separa l’area bambini da una caffetteria fruibile sia dagli impiegati che dai passanti.
Una scala architettonica conduce al piano mezzanino nel quale si distribuiscono le funzioni delle spazio comune quali l’archivio centrale, la sala riunioni piccola, la sala esami e un piccolo ripostiglio.

Dal 1° piano al  7° sono collocati tutti gli uffici richiesti dal programma funzionale. Ogni livello di uffici contiene, inoltre, vani di servizio per fotocopie, piccoli archivi e cucinino, oltre che servizi igienici divisi per donne, uomini e diversamente abili. Gli uffici sono separati da partizioni leggere in vetro serigrafato e ciascuno ha un’apertura finestrata per garantire la ventilazione naturale e la giusta illuminazione naturale. L’ottimizzazione dello sfruttamento della luce naturale è importante non solo ai fini del comfort visivo ma anche ai fini del risparmio energetico.

Per gli spazi comuni sarà previsto l’impiego di dispositivi di controllo/regolazione dei consumi (sensori a tempo, sensori di illuminazione naturale). Gli uffici sono di tagli differenti e in alcuni casi presentano delle diaframmi mobili per garantire la maggiore flessibilità e ampiezza degli spazi, consentendo in base alle esigenze diverse rimodulazioni degli ambienti.

Uno degli obbiettivi principali è stato quello di rendere tutto l’intero complesso  accessibile anche a chi si trova in condizioni di ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale. Gli stessi saranno  in grado di raggiungere l’edificio, di entrarvi agevolmente e di fruire degli spazi e delle attrezzature in condizione di adeguata sicurezza ed autonomia. In copertura vi sono le tecnologie del solare termico e dei pannelli fotovoltaici.

Al piano terra nella parte nord del porticato sono stati disposti i parcheggi esterni per moto e biciclette e la piastra mobile del montacarichi per auto di accesso alla autorimessa interrata.
Le vetture vengono distribuite nel parcheggio da un sistema meccanizzato. Nei piani interrati sono collocati oltre all’archivio anche i vani tecnici, il magazzino, la centrale telefonica e il server, gli spogliatoi e il locale pulizie. Una scala antincendio collega direttamente come via di fuga i livelli interrati con il piano terra all’esterno.

Aspetti tecnologici e tecnici

Sistema costruttivo. Dal punto di vista strutturale l’edificio è composto da due nuclei in calcestruzzo armato e da una facciata strutturale.
I nuclei centrali in calcestruzzo armato costituiscono il nocciolo strutturale e contengono i collegamenti verticali, i servizi igienici e piccole aree a servizio dei piani.
La facciata, che funge anche da involucro, è realizzata con una rete di travi scatolari dello spessore di 30 centimetri e avvolge interamente la superficie esterna dell’edificio, che comprende nove piani fuori terra per un’altezza di 33 metri.

Essa è rivestita da una rete in poliuretano strutturale sulla quale si aggrappano dei fasci in legno per la modellazione e il sostegno della geometria dei prismi. Il risultato è un elemento resistente alla pressione meccanica e soprattutto resistente al particolare clima della città di Bolzano. Al modulo di facciata è inoltre applicata una pannellatura in celenit e uno strato di intonaco interno. In questa trama fiabesca, 512 aperture formano finestrature attrezzate con vetrate integrali e apribili.

Strategie energetiche

I sistemi climatici dell’edificio e più in generale le scelte energetiche tengono conto del contesto in cui è collocato il nuovo intervento sia sotto l’aspetto prettamente climatico e di inserimento ambientale che delle scelte architettoniche effettuate in modo organico con le soluzioni impiantistiche e di controllo del clima interno. La progettazione si sviluppa con il significativo utilizzo di energie rinnovabili e nella direzione del massimo risparmio energetico, inteso non solo sotto il semplice e più immediato profilo tecnico economico ma anche come contributo al miglioramento ambientale.

Precedentemente si e’ introdotto il tema di “organismo edilizio” non a caso, infatti, energeticamente l’edificio è concepito come un organismo vivo, un grande albero con vene ed arterie che alimentano le foglie (pannelli radianti) in cui le facciate respirano. Per compensare il fabbisogno dell’involucro edilizio, quindi, sono stati considerati i seguenti interventi.

Uso di acqua di falda (anche per raffrescamento diretto a parete)

La produzione di acqua calda e fredda per la climatizzazione sarà effettuata con impianti dotati di pompe di calore a scambio geotermico ad acqua di falda. Questo sistema utilizza energia elettrica ed acqua emunta dalla falda sotterranea per lo scambio termico di condensazione, con un’efficienza energetica di molto superiore rispetto a macchine più tradizionali che scambiano calore con l’aria esterna.

Solare termico come integrazione di energia termica per il riscaldamento invernale

Saranno installati pannelli solari termici sulla copertura per la produzione di acqua calda sanitaria, oltre che per fornire una parte dell’energia termica necessaria ai terminali d’emissione interni a bassa temperatura (pannelli radianti a pavimento, a parete o a soffitto). L’impianto consentirà, nella stagione invernale ma soprattutto durante le mezze stagioni, di utilizzare il calore dei raggi solari per riscaldare il fluido termovettore che circola nei pannelli radianti, ad una temperatura massima compresa tra i 40 e i 50°C. In inverno, infatti, i pannelli solari non riescono a produrre acqua molto calda, come quella usata nei tradizionali impianti di riscaldamento a caloriferi, mentre riescono a produrre acqua ad una temperatura minore, ma sufficiente per far funzionare un impianti di riscaldamento  a bassa temperatura.
I pannelli solari, della tipologia a tubi sottovuoto, hanno un rendimento ottimale anche durante i mesi invernali.

Soffitti radianti

Per i carichi variabili dovuti all’utilizzo dell’edificio (illuminazione artificiale e persone) si prevede un impianto a soffitto radiante e immissione di aria di rinnovo (del genere varicool mfe) in cui la produzione del fluido freddo per il funzionamento di questo impianto integrativo avviene anche qui sfruttando l’energia rinnovabile geotermica contenuta nelle acque sotterranee. L’acqua di falda è il fluido di processo per raffreddare i condensatori della macchina frigorifera reversibili ottenendo rendimenti molto elevati.

Pareti radianti

Sulle pareti dell’edificio si prevede il già citato sistema delle “foglie radianti ” ovvero coibentate verso l”esterno (parete del tipo ecowall con lastra in celenit a spessore variabile) con tubazioni di scambio verso l’interno (tubo polietilene reticolato).

Realizzabilità tecnica/economicità in fase di realizzazione e manutenzione

Al fine di garantire l’economicità sia di gestione che di manutenzione,tutte le scelte progettuali hanno tenuto conto di tecnologie,materiali e componenti particolarmente resistenti, di facile manutenzione e pulizia, di semplice sostituibilità e reperibilità su mercato.

Le opere strutturali quali le fondazioni ed i nuclei centrali in calcestruzzo armato previste sono state progettate seguendo criteri di funzionalità e rapidità di esecuzione. La loro tipologia consente di ottenere un notevole risparmio riguardo le armature e la messa in cantiere riducendo le operazioni di carpenteria e di sostegno.

La particolarità dei solai la pavimentazione modulare flottante permette un notevole risparmio di forza lavoro.
L’uso di tramezzature modulari e ridotte in acciaio e vetro consente una lavorazione veloce ed una manutenzione minima. La modularità delle facciate comporta una riduzione al minimo dei costi di montaggio e di realizzazione, grazie al ripetersi degli elementi divenuti standard.
Tutta l’impiantistica scelta prevede l’uso di materiali certificati e di una serie di accorgimenti tecnici che rendono i prodotti efficienti e quindi economici.



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