Recupero della copertura del Palazzetto Sangalli



Il palazzetto Sangalli di Treviglio venne costruito all’inizio del 1800, fu poi adibito dai fratelli Sangalli ad Orfanotrofio Maschile. Alla morte di Giacomo Sangalli, Senatore del Regno, il fratello Antonio decide l’ampliamento dell’Orfanotrofio destinando, a tale scopo, la casa paterna (Palazzo Sangalli) attigua a casa Carcano, sede dell’orfanotrofio maschile dal 1835. Per l’attività svolta, per molti anni, con grande spirito di generosa solidarietà sociale, il 3 di maggio del 1903, il “Ricovero per orfani – Fondazione Sangalli”, viene eletto “Ente Morale”.
Dopo la trasformazione da orfanotrofio ad asilo infantile (anno 1972), il fabbricato viene destinato a sede di uffici comunali distaccati per poi essere, per alcuni anni, abbandonato all’azione del tempo.
Il palazzetto Sangalli, ubicato lungo la circonvallazione interna della città di Treviglio, rientra nel vasto programma di rivalorizzazione del patrimonio immobiliare del Comune, attraverso mirati interventi di parziale o totale ristrutturazione.
Il progetto di ristrutturazione, seguendo le indicazioni tecnologiche più avanzate per ottenere un’edilizia sostenibile, ha integrato le singole specializzazioni tecniche ed architettoniche per mirare alla riqualificazione urbana, alla funzionalità, al risparmio energetico, al comfort abitativo ed al contenimento dei costi di gestione di questo edificio.
Le trasformazioni previste per il recupero del palazzetto Sangalli, nel rispetto della sua storia, hanno restituito alla comunità di Treviglio una realtà immobiliare adeguata all’esercizio della nuova destinazione d’uso ad uffici pubblici di gestione del territorio.

Caratteristiche dell’edificio
Il Palazzo Sangalli sorge su un’area di 1308 m2, ha una forma planimetrica ad elle, su due piani fuori terra, oltre ad un sottotetto non praticabile.
La struttura storica dell’edificio contemplava:
• Murature portanti in mattoni pieni e muratura mista in pietra e ciottoli;
• Solai in legno (travi, travetti portanti + impalcato + caldana in cemento e sabbia mista) controsoffitti in arelle + intonaco;
• Copertura con struttura in legno (capriate, terzere, travetti, impalcato) e manto di copertura in tegole di laterizio.

Intervento di ristrutturazione
Le pessime condizioni di conservazione dell’edificio e la necessità di realizzare un piccolo ampliamento dell’esistente, hanno suggerito di agire con un intervento radicale che ha comportato:
• Rinforzo strutturale dell’edificio (murature, travi, etc);
• Demolizione e rifacimento totale dei solai e della copertura;
• Demolizione e rifacimento della scala di collegamento tra i vari piani e formazione del vano ascensore;
• Adeguamento dell’isolamento termico del nuovo complesso;
• Realizzazione di tutta la parte impiantistica. 

Efficienza energetica
Il progetto, rispettando le istanze che caratterizzano l’obbiettivo iniziale del contenimento dei costi di gestione dell’edificio, ha previsto:
• Interventi mirati per ottenere un edificio a basso consumo energetico agendo sull’isolamento dell’involucro edilizio;
• Impianto di riscaldamento invernale e raffrescamento estivo utilizzando la tecnologia delle sonde geotermiche + pompe di calore + rete distributiva con pannelli radianti a pavimento;
• La produzione di acqua calda sanitaria con l’uso di pannelli solari termici, integrati da pompe di calore;
• La produzione di energia elettrica con impianto fotovoltaico integrato alla conformazione della nuova copertura.

Isolamento termico dell’involucro edilizio
L’isolamento termico dell’edificio ha un valore prioritario e determinante per ottenere quel livello di efficienza energetica utile per acquisire risparmio energetico e comfort abitativo.
Per le coperture, ricostruite con struttura portante (primaria e secondaria) in legno + impalcato in tavole maschiate, i progettisti hanno scelto il Sistema ISOTEC che ha consentito di ottenere elevate prestazioni termiche. Il pannello ISOTEC utilizzato nello spessore di 12 cm, considerato il pacchetto illustrato nel disegno, ha consentito di ottenere una trasmittanza termica della copertura pari a U=0,19 W/m2K.

Recupero della copertura del Palazzetto Sangalli 2

Nel caso specifico di questo intervento, i progettisti hanno sfruttato tutte le potenzialità previste nel Sistema ISOTEC, applicando sui correntini in acciaio aluzinc di questo sistema dei moduli fotovoltaici Elettrotegola, per la produzione di energia elettrica.
Nella copertura del palazzetto Sangalli è stato integrato architettonicamente un
impianto fotovoltaico da 8,5 kWp, realizzato con 140 moduli fotovoltaici Elettrotegola, che hanno interessato una superficie complessiva di 75 m2 di copertura, in
alternanza alle tradizionali tegole in laterizio che completano il tetto di questo edificio storico.
La perfetta integrazione architettonica dell’impianto fotovoltaico in copertura ha consentito di ottenere le tariffe incentivanti più favorevoli del “Nuovo Conto Energia”, contribuendo, per la sua parte, al contenimento dei costi di gestione di questo edificio.

Scheda tecnica
Committente:  Comune di Treviglio
Progettazione: Ufficio tecnico comune di Treviglio
Direzione lavori: Ing. Alberto BANI
Impresa esecutrice: Imp. BARONCHELLI
Isolante copertura: ISOTEC  12 cm – BRIANZA PLASTICA
Impianto fotovoltaico integrato: ELETTROTEGOLA – BRIANZA PLASTICA



Tema Tecnico

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