Vitae, innovazione e convivenza urbana



Vincitore del bando internazionale “Reinventing Cities“, Vitae propone un modello di convivenza urbana avanzato che si rivolge alla tradizione delle Abbazie e delle Certose, guardando alla zona di Porta Romana a Milano come luogo in cui specchiarsi e trovare nuova armonia sociale e urbana.

a cura di Silvia Giacometti

Vitae, innovazione e convivenza urbana a Milano

Indice degli argomenti:

Per secoli, Abbazie e Certose sono state punti di riferimento fondamentali per i territori d’Italia e d’Europa. Intese come centri di studio e conservazione del sapere e allo stesso tempo come luoghi di invenzione e conoscenza, hanno provveduto al nutrimento spirituale e materiale di molte persone. Quello stesso modello virtuoso agisce oggi da ispirazione per il progetto Vitae, vincitore del bando internazionale “Reinventing Cities”, che si appresta a nascere a Milano, in una porzione della città che da sempre si lega in modo stretto alla presenza dell’abbazia di Chiaravalle.

Vitae è un progetto che incarna una visione molto precisa dei modi della convivenza urbana e dell’abitare. L’architettura è innanzitutto permeabile: aperta al quartiere immediatamente a sud dello Scalo Romana, contribuisce ad accelerarne l’attuale ascesa come polo internazionale della cultura e dell’innovazione. Come già nelle Abbazie e Certose sparse lungo il percorso della via Francigena, Vitae adotta un’armonia produttiva tra spazi pubblici e spazi privati.

L’edificio ospita funzioni di primo livello per il lavoro e la ricerca scientifica, diventando anche la casa di ricercatori arrivati a Milano da tutto il mondo. La nascita di Vitae segnerà al contempo la restituzione di una piazza. Dove oggi si trova uno spazio privato e inaccessibile, si spalancherà invece una piazza non limitata al suolo, ma intesa come avvio di un percorso di ascesa, attraverso il quale si compie l’obiettivo di una piena integrazione tra il nuovo edificio e il suo quartiere. Vitae nasce dal processo di cross-fertilization scaturito dalla partnership di tutti gli attori coinvolti e dallo “scambio reciproco di idee o concetti” (profit e no profit) provenienti da diversi campi per l’interesse comune.

 

Via Serio a Milano

Via Serio oggi

Il progetto

Dal basso, affacciate sulla nuova piazza ci sono le vetrine di Horto, un progetto di ristorazione che si pone l’obiettivo della massima sostenibilità, tra cucina a chilometro zero e una serra idroponica. Salendo ai primi piani, ci sono gli uffici pensati come ambienti sostenibili e accoglienti, grazie a un uso di tecnologie che permettono un controllo ambientale sempre più preciso e personalizzato – così che il comfort termico abbinato al risparmio energetico e alla possibilità di momenti di lavoro all’aperto.

Vita, progetto vincitore Reinventing Cities

Ancora più sopra, al quarto e quinto piano, sono presenti i laboratori di ricerca, centro di eccellenza per la ricerca oncologica. Arrivati in cima, Vitae svela un’anima domestica: qui si trovano le foresterie per i ricercatori, in una serie di ambienti intimi e raccolti, esposti alla luce del sud.

Ad accompagnare l’ascesa del progetto, il percorso pedonale che abbraccia tutto l’edificio e lo rende permeabile – trasformandolo in un ideale punto di ritrovo nel quartiere di Symbosis e della Fondazione Prada. In questa spirale verde si ritrovano la forma del DNA e gli intrecci della vite maritata: lo spirito della ricerca si congiunge a un atteggiamento di armonia con la natura. La stessa scelta di impiegare la vite maritata nasce a seguito di un’attenta riflessione sulla difesa della biodiversità.

Gli spazio verdi di Vitae a Milano

L’ultimo livello dell’edificio è pensato come spazio flessibile per attività social aperte alla comunità della Certosa Vitae, inteso come una prosecuzione fisica dello spazio pubblico della piazza al piano terra.

Green Spiral

Il percorso di connessione tra le terrazze prosegue lungo l’edificio costituendo un paesaggio unico che unisce architettura, agricoltura e natura. La green spiral, che dalla piazza si eleva sulla copertura dell’edificio, diventa una promenade pubblica accessibile e immersa nel verde che ospita attività dedicate alla salute e al benessere (percorso benessere con sedute collettive di running, tai chi, camminata, allenamento all’aperto, eventi sportivi come yoga, skating, arrampicata e anti-gravity).

Le logge green e la spirale che caratterizza il progetto di riqualificazione urbana Vitae

Il progetto degli spazi accessibili in copertura riesce a fondere in maniera armonica il vigneto produttivo con composizioni vegetazionali di effetto in tutte le stagioni dell’anno, in modo da offrire sempre spazi di qualità per le aree di lavoro, il tempo libero ed il relax. Queste attività dedicate alla comunità rientrano all’interno di un ricco calendario di eventi periodici che sarà gestito da APP e supportata anche dall’uso di QR code e sistemi di realtà aumentata. La comunicazione sarà diversificata in relazione ai diversi tipi di utenti che potranno avere interessi e temi di approfondimento dedicati.

Future office

Uno dei punti fondamentali per la riacquisizione di un’alta qualità della vita in ufficio è quello di garantire accesso e fruizione all’ambiente naturale. In questo modo il confine tra esterno e interno sparisce e si crea così un ponte, che enfatizza e migliora la vivibilità di chi abita gli uffici 2.0 posti al primo, secondo e terzo piano. Per creare questo ponte è necessario portare gli elementi dell’interno all’esterno e viceversa. La possibilità di lavorare ovunque è un elemento fondamentale per la performance di ogni lavoratore nel mondo.

Le terrazze verdi che caratterizzano il progetto di riqualificazione urbana Vitae

Il sistema edificio

L’edificio è interamente avvolto da un innovativo sistema tecnologico per la facciata che prevede di adattare l’involucro alla diversa esposizione solare. Attraverso l’analisi della radiazione solare giornaliera e annuale, è stato perfezionato un sistema modulare di facciata che garantisce la necessaria quantità di ombreggiatura e illuminazione a seconda dell’esposizione.

Per la realizzazione di Vitae è stato ideato un sistema costruttivo ibrido capace di differenziare, anche grazie all’utilizzo di materiali differenti, le diverse vocazioni e destinazioni dell’edificio.

Progetto Vitae a Milano: funzioni e connessioni

La parte destinata al servizio (piani 1-4) sarà realizzata con strutture in calcestruzzo armato, mentre la parte destinata al servizio dei laboratori e delle foresterie (piani 5-8) sarà realizzata con strutture in legno. La scelta del legno è dettata dalla necessità di riduzione del consumo energetico: nel corso tutto il processo di produzione il legno consente un consumo energetico di gran lunga inferiore rispetto agli altri sistemi edilizi.

La strategia di combinare insieme due tecnologie concettualmente così diverse, come il calcestruzzo e il legno, crea un apporto fondamentale sia in termini di realizzazione che di qualità dell’opera finita. I tempi di realizzazione verranno drasticamente ridotti grazie alla possibilità di procedere in parallelo con un cantiere in situ e uno dislocato esternamente. Non ultimo, il calcestruzzo permetterà alla struttura di adattarsi alle scelte di design (come sbalzi e aggetti), mentre il legno compenserà con una componente sostenibile che si combina in maniera perfetta con la scelta di una copertura completamente votata al verde.

Struttura in legno X-.lam per il progetto di riqualificazione Vitae

Considerando quanto sopra, le strutture dell’edificio saranno realizzate fino al livello L4 compreso in calcestruzzo armato con solai a piastra post tesi per contenerne gli spessori e da estradosso piano L4 alla copertura interamente in legno con pannelli X-Lam. Al piano L4 è prevista la realizzazione di un solaio di 80 cm di spessore in c.a. Questo avrà la funzione di trasferire i carichi delle strutture in legno alla parte inferiore in c.a., in particolare per la zona “sbalzo”. Il controventamento dell’edificio è garantito fino al livello L4 dai vani scala/ascensori in c.a. e da un muro in c.a. mentre ai piani superiori esso è garantito dalle strutture portanti in legno (vano scala più eventuali ulteriori elementi). Per quanto riguarda i piani interrati, sia i solai che le elevazioni (pilastri e setti) sono previsti in c.a. con fondazioni dirette a causa della presenza del canale e della necessità di accedere allo stesso.

Impianti

Le strategie impiantistiche sono state sviluppate con un approccio orientato alla riduzione degli impatti, attraverso un’accurata progettazione integrata del sistema edificio-impianto. La generazione dei fluidi per la climatizzazione estiva e invernale è prevista con unità a pompa di calore a 4 tubi a scambio geotermico (acqua di falda) in grado di erogare contemporaneamente su due circuiti separati acqua calda e refrigerata ad elevata efficienza (uno dei due fluidi deriva dal recupero termico nella produzione dell’altro).

Poiché la sorgente (acqua di falda) da cui attingono le unità polivalenti è una fonte rinnovabile di energia (FER), questa soluzione assicura la quota di copertura da FER sia per la climatizzazione sia per la produzione di acqua calda sanitaria oltre i limiti della normativa cogente; non essendo pertanto necessari pannelli solari termici, è stato possibile massimizzare l’estensione dei tetti verdi. Il contributo da fonti rinnovabili on site è completato anche da un impianto fotovoltaico previsto in copertura; ad esso si affiancheranno gli acquisti di energia verde certificata (FER offsite) fino alla piena copertura dei consumi elettrici dell’edificio. La climatizzazione degli ambienti indoor avverrà tramite impianti misti (soffitti radianti e aria primaria).

Sezione Nord e Sud del progetto Vitae a Milano

Vitae, sezioni Nord e Sud

Le unità di trattamento aria (UTA) saranno dotate di recuperatori di calore ad elevato rendimento, della funzione di free-cooling e di un sistema di raffreddamento evaporativo indiretto per il pre-trattamento dell’aria esterna in regime estivo; sarà inoltre prevista la modulazione della portata istantanea di aria primaria (DCV – Demand Controlled Ventilation) in base all’effettiva occupazione degli ambienti. Oltre agli aspetti energetici, il trattamento dell’aria garantirà anche la salubrità degli ambienti climatizzati grazie all’adozione di idonei sistemi filtranti sull’aria esterna.

Il progetto prevede l’adozione di un sistema BACS (Building Automation and Control System) concepito per assolvere tutte le funzioni di regolazione automatica degli impianti, di integrazione con i sistemi a fonte rinnovabile e con i sistemi di safety & security, nonché l’acquisizione dei dati per corretta ripartizione delle spese energetiche tra i conduttori.

Vitae, prospetti Nord e Sud

Vitae, prospetti Nord e Sud

Gli impianti di illuminazione adotteranno esclusivamente lampade LED ad elevata efficienza energetica, prevalentemente di tipo dimmerabile.

L’approvvigionamento idrico sarà reso possibile dal recupero delle acque meteoriche (con integrazione da acqua di falda a valle dello scambio termico) e il successivo riutilizzo per irrigazione delle aree verdi e per alimentare la rete duale delle cassette di risciacquamento dei w.c. evitando l’uso di acqua potabile.

App

Tramite un applicazione web o con l’App dedicata sarà possibile visualizzare lo stato dei luoghi aggiornato, mediante un’immagine satellitare ad alta risoluzione a refresh trimestrale. L’applicazione web consentirà anche la visualizzazione delle informazioni relative al bilancio di sostenibilità del progetto, alle opere realizzate e al livello di fruizione dei servizi (car e bike sharing, mobilità, trasporto pubblico ecc.). Il portale web favorirà anche la partecipazione dei cittadini e la fruizione consapevole del territorio, sfruttando pienamente le potenzialità degli Open Data.

BMS (BUILDING MANAGMENT SYSTEM)

Nel progetto Vitae è prevista un’introduzione di sistemi evoluti di BMS (Building Management System) e applicazione di tecnologie IoT, al fine di sviluppare sistemi di monitoraggio e analisi intelligente dei consumi energetici, sistemi di regolazione automatica del comfort ambientale che si adegua al singolo fruitore e sistemi di riduzione delle sostanze inquinanti presenti nei luoghi di lavoro (per il retail e uffici).


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