La ripresa post COVID deve essere un vero punto di svolta per il clima

Lo ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres in una riunione virtuale che si è svolta nei giorni scorsi, convocata dal governo del Giappone. Le sei azioni per una ripresa sostenibile.

La ripresa post COVID deve essere un vero punto di svolta per il clima

Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, in occasione della riunione che si è svolta nei giorni scorsi sulla ripresa sostenibile da COVID-19, che ha visto la partecipazione di alti funzionari di diversi Paesi, oltre a rappresentanti di gruppi giovanili, organizzazioni della società civile, imprese e governi locali, ha sottolineato che il mondo sta affrontando due crisi urgenti: il coronavirus e il cambiamento climatico. “Affrontiamoli entrambi e lasciamo alle generazioni future la speranza che questo momento sia un vero punto di svolta per le persone e per il pianeta”.

In occasione della riunione è stato lanciato il portale online “Platform for redesign 2020” che illustra le politiche e le azioni in materia di clima e ambiente di ripresa. La Piattaforma contribuirà a dare slancio alla COP26, la conferenza delle Nazioni Unite, che si terrà nel 2021, che valuta i progressi  e le azioni da intraprendee nella gestione del cambiamento climatico.

Rinnovabili più economiche e più efficienti

Il Segretario Generale ha delineato sei azioni per una ripresa sostenibile, quali l’investimento in posti di lavoro verdi, togliere qualsiasi aiuto alle industrie inquinanti, la fine dei sussidi per i combustibili fossili, la contabilizzazione del rischio climatico in tutte le decisioni finanziarie e politiche, la collaborazione e – cosa più importante – il non lasciare nessuno indietro. E naturalmente sostegno alle energie rinnovabili,  più economiche ed efficienti.

Il capo dell’Onu ha anche invitato tutti i paesi, in particolare i membri del G20 – il gruppo delle nazioni più industrializzate – ad impegnarsi per una neutralità del carbonio prima del 2050. Li ha esortati a presentare piani “più ambiziosi” a livello nazionale (NDC) e strategie a lungo termine prima della COP26, in linea con l’obiettivo di limitare l’aumento della temperatura a 1,5°C, in linea con quanto definito dall’accordo di Parigi.

Nel corso dell’incontro è intervenuta anche Patricia Espinosa, Segretario Esecutivo della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC), che ha affermato che la convergenza tra COVID-19 e la crisi climatica ha fornito una finestra di opportunità, non solo per riprendersi dalla pandemia, ma anche per costruire un futuro migliore: “Prevenire la diffusione del coronavirus è stato l’approccio più efficace per affrontare la pandemia, quindi prevenire le emissioni future è l’approccio più efficace per affrontare il cambiamento climatico”.

 

 

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