Innovazione, economia circolare, risparmio energetico ed anche economico. Tutto questo è Smart Bin, il contenitore “intelligente” presentato da ENEA a Ecomondo, fiera internazionale sulla Green Economy, che, come sappiamo, si svolge fino al 15 novembre in modalità digitale a causa dell’emergenza sanitaria. Cos’è e come funziona Smart Bin Si tratta di un contenitore per rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE), in grado di riconoscere il tipo di RAEE introdotto e che rilascia buoni sconto ai cittadini che smaltiscono correttamente. E’ possibile inserire telefonini, pc, tablet che nelle proprie schede contengono materiali di valore tra cui oro, argento, palladio rame. Di dimensioni ridotte, lo Smart Bin misura 170 x 50 x 60 centimetri, si può facilmente installare e si apre solo se il cittadino inserisce la propria tessera sanitaria. Una volta introdotto il rifiuto, la macchina rilascia uno scontrino su cui sono indicate le emissioni di gas serra evitate e lo sconto disponibile nei centri commerciali o negozi che aderiscono all’iniziativa. In questo modo, spiega Marco Tammaro, responsabile del Laboratorio Tecnologie per il Riuso, Riciclo, Recupero e Valorizzazione di Rifiuti e Materiali dell’ENEA, i cittadini sono stimolati a riciclare correttamente i rifiuti elettrici ed elettronici e magari a conoscere i vantaggi dell’economia circolare. “Per questo stiamo lavorando per migliorare la tracciabilità della filiera, promuovere un vero e proprio cambiamento culturale attraverso un sistema di premialità verso i comportamenti più virtuosi e fornire supporto tecnico-scientifico agli enti locali anche attraverso il trasferimento di metodologie e strumenti innovativi per l’adozione da parte della cittadinanza delle migliori pratiche disponibili”. Una prima sperimentazione è in corso presso il Comune di Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno dove sono stati posti alcuni modelli presso scuole, supermercati e luoghi pubblici. Ma non solo presto saranno installati vari Smart Bin a Trento e Bath (Regno Unito) nell’ambito del progetto europeo INNO-WEE. Ad oggi è ancora molto basso, sia in Italia che in Europa, il tasso di raccolta e smaltimento dei rifiuti elettrici ed elettronici a fronte di una crescita del 3-5% annuo, con impatti sia sulla salute che per l’ambiente. L’industria del riciclo nel nostro paese è specializzata soprattutto nelle prime fasi del processo, mentre le parti nobili dei rifiuti perlopiù vengono mandate a impianti di recupero specializzati in Nord Europa. Invece, continua Tammaro, si tratta di un ambito molto importante e dal grande potenziale “per offrire benefici in termini di riduzione del conferimento in discarica, estensione della vita delle apparecchiature, produzione di materie prime seconde, ma anche opportunità per i “green job”, con la creazione di nuove iniziative imprenditoriali e posti di lavoro”. Il progetto – realizzato da ENEA e finanziato dalla EIT KIC Climate – ha previsto anche lo sviluppo di una piattaforma web, in cui si trovano i dati sulla localizzazione dei flussi dei RAEE e il trasporto dei dispositivi raccolti lungo tutta la filiera, ma anche percorsi formativi a sostegno dell’importanza dell’economia circolare nell’ambito delle apparecchiature elettriche ed elettroniche Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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