Come funziona il fotovoltaico ad uso esclusivo in condominio: come si divide il tetto e permessi necessari 30/04/2025
Come funziona il fotovoltaico ad uso esclusivo in condominio: come si divide il tetto e permessi necessari 30/04/2025
Due progetti dello studio milanese sono tra i vincitori del concorso internazionale “Futura. La scuola per l’Italia di domani” del Piano nazionale di ripresa e resilienza del ministero dell’Istruzione. I masterplan dei due poli scolastici, il primo a Fidenza, vicino a Parma, il secondo ad Albaredo d’Adige in provincia di Verona, simboleggiano l’edilizia scolastica del futuro A cura di: Pietro Mezzi L’ingresso del polo scolastico di Villa Ferro a Fidenza Indice degli argomenti Toggle I due masterplanLa scuola di FidenzaIl masterplanLa scuola primariaLa scuola secondariaLa mensa e la palestraIl verdeLa scuola di Albaredo d’AdigeIl masterplanLe similitudini con FidenzaIl commento del progettista Vittorio Grassi Il Piano nazionale di ripresa e resilienza inizia a mostrare i suoi primi effetti concreti. E a beneficiarne in questo caso è l’edilizia scolastica, forse una delle missioni del Pnrr nella sua fase più avanzata di attuazione. È il caso di due progetti risultati vincitori nell’ambito del concorso internazionale di progettazione “Futura. La scuola per l’Italia di domani”, che sono stati aggiudicati entrambi allo studio Vittorio Grassi Architects di Milano. I due masterplan Si tratta dei masterplan di due nuovi poli scolastici, il primo a Villa Ferro nel comune di Fidenza vicino a Parma, il secondo ad Albaredo d’Adige in provincia di Verona. I due interventi, che mirano a una nuova idea di scuola, fanno parte di un blocco di progetti che comprende 216 nuovi istituti scolastici su tutto il territorio nazionale, che andranno a sostituire altrettanti edifici esistenti. L’obiettivo è definire una nuova architettura scolastica che sia di ispirazione per le nuove costruzioni. I masterplan dello studio milanese comprendono sia le scuole primarie che secondarie di primo grado e prevedono anche gli eventuali futuri ampliamenti. I progetti strutturali e impiantistici sono entrambi firmati da Incide Engineering di Padova, mentre l’analisi geologica è stata affidata allo studio di Sergio Drago. I due progetti si fondano sulla concezione multiscalare dello spazio: l’elemento che accomuna le diverse scale di progetto è la concezione del nuovo insediamento come luogo di relazioni, sia spaziali che semantiche e percettive, ottenute da un attento disegno delle tipologie e delle componenti tecnologiche e materiche. Una delle aule di tipo aperto del nuovo istituto scolastico di Villa Ferro a Fidenza I nuovi plessi sono infatti pensati per adattarsi a ulteriori usi extrascolastici, fra cui la palestra e l’auditorium. La volontà è far vivere le scuole dodici ore al giorno, anche oltre gli orari di frequenza, come luogo di aggregazione, scambio e condivisione. La semplicità tipologica degli spazi interni ottimizza l’illuminazione naturale, apre le aule verso il giardino esterno e nasconde la complessità tecnologica che viene integrata nell’architettura. Il valore della convivialità e del benessere della comunità scolastica traspare anche dalle scelte compiute per l’area mensa gestita su turni, in cui il refettorio, è pensato come un unico, grande ambiente flessibile. La continuità scolastica sarà comunque garantita anche nella fase transitoria, quella cioè che intercorre tra la costruzione dei nuovi edifici e le demolizioni degli esistenti, ciò grazie alla presenza, nelle adiacenze delle due scuole attuali, di aree libere. In entrambi i casi i due progetti propongono interventi migliorativi sulla viabilità e sulle connessioni pedonali. La sostenibilità ambientale è stata ricercata sposando i criteri della bioedilizia, attraverso la scelta dell’orientamento e delle schermature degli edifici, lo sfruttamento dell’illuminazione naturale e dell’energia termica ed elettrica solare, la scelta di materiali naturali e riciclabili. Particolare attenzione è stata dedicata all’integrazione dell’impianto fotovoltaico sulle coperture, con lo scopo di massimizzare la resa elettrica da fonti rinnovabili, riducendo l’impatto ambientale ed energetico delle nuove strutture. Per portare all’interno dei fabbricati la natura e sfruttare al massimo la luce naturale, sono state previste delle ampie superfici vetrate affacciate sull’esterno e sui patii interni. La presenza del verde, infine, ha avuto grande importanza nel linguaggio architettonico: il rapporto con la natura è ricercato sia in modo diretto, sia attraverso la fruizione del parco e dei percorsi pedonali interni sia attraverso la relazione visiva tra gli ambienti interni alle aule e il paesaggio esterno. La scuola di Fidenza Il nuovo polo scolastico di Villa Ferro nel comune di Fidenza – che andrà a sostituire la scuola Ongaro Cremonini, collocata a sud del comparto e costruita alla fine degli anni Settanta con un sistema costruttivo prefabbricato che già evidenziava il suo carattere provvisorio – comprenderà un unico plesso, destinato alla scuola primaria e alla secondaria di primo grado, con un possibile futuro ampliamento per accogliere anche la scuola materna. Il nuovo istituto scolastico di Villa Ferro a Fidenza Il progetto prevede 18 aule didattiche, 15 per le elementari (tre sezioni) e tre per le medie (una sezione), oltre a quattro laboratori, quattro spazi versatili senza layout fisso per materie come arte, musica e informatica, due biblioteche aperte e senza pareti, spazi per la direzione didattica, mensa con area refettorio e cucina attrezzata, palestra con spogliatoi e docce, corridoi di distribuzione e servizi igienici posti in varie parti dell’edificio. Il masterplan Il masterplan prevede due edifici, collegati da una passerella vetrata in acciaio, che comprendono una scuola elementare con due piani fuori terra, una mensa e una palestra comuni e, nel medesimo edificio, al primo piano, una scuola media. Dal punto di vista architettonico, il plesso scolastico, basato sulla modularità, possiede un linguaggio unitario sul piano estetico e, in cantiere, consente la riduzione dei costi e dei tempi di costruzione. Il design è sobrio, curato e minimale. Facciate semplici e modulari sono ritmate da una successione di pannelli opachi intervallati da altri svasati in lamiera metallica grecata, divisi tra loro da montanti in lamiera, che conferiscono verticalità all’edificio garantendo allo stesso tempo una facile manutenzione e lunga durata. Le coperture degli edifici sono piane con tetto verde per regimentare il flusso dell’acqua piovana, purificare l’aria, risparmiare energia e incoraggiare la biodiversità: su di esse appoggiano i pannelli solari termici e fotovoltaici. Una delle aule di tipo chiuso del nuovo istituto scolastico di Villa Ferro a Fidenza Per le pavimentazioni di scuola elementare, media, mensa, spogliatoi e palestra è stata prevista una finitura in pavimento vinilico omogeneo e antiurto. La scelta di un unico materiale dà continuità a tutti gli ambienti della scuola, così da creare una percezione e un’immagine unitaria. Le colorazioni variano in funzione dell’ambiente identificato: giallo per i laboratori, verde per le aule interciclo e grigio chiaro per i restanti spazi. Per la biblioteca e per la gradonata di ingresso, invece, è prevista una finitura in pavimento vinilico stratificato con effetto legno. Per le pareti sono previste finiture bianche ad eccezione delle aule, dove è presente una fascia a smalto di colore verde, dell’altezza di un metro e 10 centimetri dal pavimento. I tamponamenti perimetrali della facciata esterna hanno un rivestimento a cappotto e nei moduli finestrati lamiere in alluminio grecato. Le aule sono progettate per massimizzazione l’ingresso della luce naturale, con controsoffitti fonoassorbenti per ridurre l’inquinamento acustico. Il sistema di elementi oscuranti prevede l’utilizzo di un’innovativa tenda con micro lamelle in alluminio, posizionata nell’intercapedine delle vetrate isolanti doppie o triple. La scuola primaria Il blocco scolastico della scuola primaria si sviluppa su una piastra compatta basata su tre moduli separati dai corridoi di distribuzione. I prospetti sono caratterizzati da moduli ripetuti di porte-vetrate che permettono la connessione visiva tra interno ed esterno, oltre che da campiture di rivestimento in lamiera metallica inclinate e finestrate. Il sistema delle pareti interne scanalate permette di avere spazi di seduta sui corridoi e librerie funzionali all’interno delle aule. Al piano terra, nei moduli perimetrali, sono collocate la zona amministrativa e le aule, mentre nella fascia centrale la biblioteca, il patio e gli spazi per le attività di interciclo. Tale suddivisione permette di percepire sempre una pianta libera e avere una visuale completa e aperta dell’edificio stesso. Il vasto patio, oltre a garantire con i grandi lucernari, ventilazione e illuminazione, porta la natura all’interno della scuola, creando delle ulteriori aule a cielo aperto. All’interno, un atrio in comune con la scuola secondaria, chiamato Agorà, a doppia altezza e illuminato dalle grandi vetrate in facciata, conduce, attraverso le scale principali, al primo piano o di stazionare sulla gradonata, che grazie alle sedute si caratterizza come uno spazio sia di transito che di interazione. Render di uno dei laboratori Al piano terra, ogni classe gode di un accesso diretto agli spazi esterni per le attività all’aperto. I tre laboratori, tutti posizionati al primo livello, e le tre aree per attività di interciclo, sono concepiti come spazi flessibili per una didattica fluida e interattiva. Infine, gli spazi per la direzione didattica – raggruppati nell’angolo sud-est dell’edificio – si compongono dell’ufficio del preside, del locale segreteria, della sala insegnanti e di servizi igienici dedicati. La scuola secondaria Il blocco scolastico della scuola secondaria, posto ad est del lotto, segue il carattere modulare previsto nel progetto e ripropone al primo piano gli stessi ambienti della scuola elementare. Da questo percorso si giunge in uno spazio aperto dove sono distribuite le funzioni di biblioteca e le attività speciali, mentre le aule didattiche sono posizionate a nord con l’affaccio sulla piazza principale sottostante. La biblioteca Un ulteriore corridoio permette di raggiungere l’aula di musica, attrezzata con le prove degli strumenti musicali, la direzione didattica nell’angolo sud-ovest dell’edificio e la scala esterna di sicurezza. La mensa La mensa, collegata al piano terra con la scuola primaria e la secondaria tramite la passerella di vetro, esprime i valori della convivialità e del benessere. L’area refettorio è un unico grande ambiente flessibile, mentre la cucina interna assicura la preparazione dei pasti in loco ed è organizzata anche per gestire diete specifiche. Adiacente vi è uno spazio per la pulizia degli allievi, corredato di lavabi. La palestra Nella parte retrostante il refettorio, accessibile anche dall’esterno, è collocata la palestra, pensata sia per la scuola elementare che per la media, con l’ingresso agli spogliatoi sul lato ovest. Al suo interno l’area gioco è suddivisibile in due campi più piccoli, in modo da permettere a più di una classe di giocare contemporaneamente, e ospita un impianto di volley e uno di basket, adatti anche alle attività pomeridiane. Per renderla funzionale e utilizzabile anche dalle associazioni sportive non agonistiche locali in orari extra-scolastici, sono presenti spogliatoi maschili e femminili, l’amministrazione, l’infermeria, il deposito per gli attrezzi e i servizi igienici. Il verde La presenza del verde – organizzata in aree a parco per lo svago e attrezzate per l’incontro e l’aggregazione – è di primaria importanza nel linguaggio architettonico. Il rapporto con la natura è ricercato sia in modo diretto, grazie al parco e ai percorsi pedonali interni, sia attraverso la relazione visiva tra gli ambienti interni alle aule e il paesaggio esterno. Per lo strato arboreo sono stati scelti Pini domestici, Platani, Peri Chanticleer, Quercie e Cipressi in virtù della robustezza, che assicura valenza ornamentale in tutte le stagioni dell’anno, con attività manutentiva minima. Il polo scolastico visto dall’alto comprensivo del futuro ampliamento della scuola materna Nei parcheggi e lungo le strade, per motivi di ombreggiamento e sicurezza, la vegetazione accompagna la visione complessiva degli spazi senza dividerli in maniera massiva, ma filtrando gli sfondi e le masse. Lungo le aree perimetrali verranno messi a dimora degli arbusti di medie e grandi dimensioni, come Alloro, Lentisco, Cisto, Tassi e Laucerasi, per costituire una barriera vegetale di siepi prevalentemente in forma libera. Per ridurre le attività manutentive del parco, lo strato sub-arbustivo presenta vaste porzioni trattate a prato ornamentale con essenze graminacee gradevoli ad elevata rusticità, bassa esigenza d’acqua, resistenza al calpestio come rosmarino, mirto e lavanda. Porzioni minori sono trattate a prato di fiori selvatici, riducendo il numero di sfalci e il fabbisogno idrico. L’irrigazione sarà assicurata da impianti a pioggia automatici a scomparsa in grado di controllare e ottimizzare la risorsa idrica. La scuola di Albaredo d’Adige Il nuovo polo scolastico di Albaredo d’Adige sostituirà l’attuale scuola primaria Vivaldi e la scuola secondaria di primo grado Simoni. Il concept punta a realizzare un Civic Center attraverso la creazione non solo di una scuola, ma di una infrastruttura cittadina. L’obiettivo è creare un nuovo grande campus da vivere a livello comunitario, che sia centro di attività scolastica, sociale e culturale. Il nuovo istituto scolastico di Albaredo d’Adige L’area interessata dal progetto è di circa 12mila metri quadrati in un contesto urbanizzato, poco distante dal centro, compreso tra la via dello Sport a nord, via degli Alpini a sud e dal Palazzetto dello sport a est. Comprenderà un’unica scuola di due piani, destinata sia alla scuola primaria che a quella secondaria, con un possibile futuro ampliamento dei volumi. Nell’insieme, il progetto prevede un totale di 16 aule didattiche, 10 per le elementari (due sezioni) e sei per le medie (due sezioni), oltre a cinque laboratori, sette spazi laboratorio senza layout fisso per materie come arte, musica e informatica, una biblioteca aperta e senza pareti e un auditorium per recite e momenti ricreativi, entrambi in condivisione fra le due scuole, spazi per la direzione didattica, mensa con area refettorio e cucina, palestra, corridoi di distribuzione pensati per favorire l’aggregazione e servizi igienici. Sono previsti accessi separati, per evitare la sovrapposizione tra alunni, personale scolastico e di servizio, corpo docente e pubblico esterno. Il masterplan Il masterplan prevede un edificio sviluppato su due piani con una pianta a “L”, basata su tre navate inframezzate da due corridoi sull’ala principale e uno solo sull’ala più piccola. Nell’ala più grande sono stati posizionati tutti gli spazi della scuola elementare, mentre nell’altra la scuola media e, al piano terra, vicini all’ingresso gli spazi dell’amministrazione. L’ingresso È stata anche creata una densa area verde sul fronte principale, mentre di fronte al corpo della scuola media sono stati collocati i campi esterni, in continuità a quello esistente. Le facciate, semplici e modulari, sono ritmate da una successione di pannelli opachi intervallati da altri in lamiera metallica leggermente svasati, separati da montanti snelli che conferiscono verticalità all’edificio e che garantiscono allo stesso tempo una facile manutenzione e una lunga durata. Le similitudini con Fidenza Le soluzioni tecniche e di finitura per quanto concerne le coperture, le pavimentazioni, le facciate esterne e le colorazioni interne ricalcano i contenuti del masterplan della scuola di Fidenza. Anche per la scuola di Albaredo d’Adige, come per quella di Villa Ferro, le aule sono state progettate in modo tale da massimizzazione l’ingresso della luce naturale, con controsoffitti fonoassorbenti per ridurre l’inquinamento acustico. La biblioteca La soluzione relativa agli elementi oscuranti già adottata a Fidenza è stata riproposta anche ad Albaredo d’Adige, con la tenda di micro lamelle in alluminio posizionata nell’intercapedine delle vetrate isolanti doppie o triple. Il blocco scolastico della scuola primaria ricalca quello adottato in provincia di Parma; quello della secondaria, posto nel lato minore dell’edificio, è stato anch’esso progettato secondo uno schema modulare e ripropone gli stessi ambienti della scuola elementare. Alle aule, ai laboratori e agli spazi per attività speciali si aggiunge anche un’aula per l’attività musicale progettata per garantire uno spazio per le prove degli strumenti. Il refettorio è dimensionato per essere utilizzato dagli alunni della scuola elementare e media suddivisi in turni, con una cucina strutturata per il solo riscaldamento dei pasti. Il polo scolastico visto dall’alto L’auditorium è predisposto con una stanza a doppia altezza, un foyer di ingresso – che permette lo stazionamento dei ragazzi, dei genitori e dei docenti in attesa di entrare o uscire dalla scuola in occasione di recite o riunioni – e un magazzino per lo stoccaggio degli attrezzi. I campi sportivi esterni sono dotati di pista d’atletica, impianto volley e basket. La progettazione del verde segue l’identica impostazione adottata alla scuola di Fidenza. Il commento del progettista Vittorio Grassi Vittorio Grassi, fondatore e CEO dello studio, commenta: “Sono onorato di aver progettato, insieme a Incide Engineering, due masterplan così importanti per l’architettura pubblica. L’aspetto più importante è sapere che questi progetti influiranno positivamente sulle comunità e sulla crescita delle generazioni future. Il ripensamento radicale dell’edilizia scolastica rappresenta oggi una priorità”. Vittorio Grassi Architects È uno studio internazionale che opera nella progettazione urbanistica, dell’edilizia residenziale, ricettiva, commerciale, terziaria e dell’interior design. Il team di progetto ha competenze nei campi dell’architettura, del design urbano e della progettazione paesaggistica. Lo studio, fondato da Vittorio Grassi di cui è ceo, è in via Cenisio a Milano. Scheda progetto Nuovi poli scolastici Località: Fidenza e Albaredo d’Adige Finanziamento: PNRR, ministero dell’Istruzione Concorso internazionale: Futura. La scuola per l’Italia di domani Progettista architettonico: Vittorio Grassi Architects Progetto strutturale e impiantistico: Incide Engineering Studio geologico: Studio Sergio Drago Polo scolastico di Fidenza: 18 aule, 4 laboratori, 4 spazi liberi, 2 biblioteche, uffici, mensa, palestra Polo scolastico di Albaredo d’Adige: 16 aule, 5 laboratori, 7 spazi liberi, biblioteca, auditorium, uffici, mensa, palestra Tema Tecnico Architettura sostenibile Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto