Come funziona il fotovoltaico ad uso esclusivo in condominio: come si divide il tetto e permessi necessari 30/04/2025
A cura di: Adele di Carlo Notizie positive sul fronte del PNRR, il Piano nazionale di ripresa e resilienza che permetterà all’Italia di ricevere ingenti somme di denaro per migliorare il Paese su diversi fronti. La valutazione positiva include anche la proposta il Capitolo REPowerEU, con focus su energie rinnovabili e indipendenza energetica. La richiesta di revisione è stata presentata dall’Italia lo scorso 7 agosto 2023 in considerazione delle “circostanze oggettive idonee a pregiudicare la realizzazione di alcune Riforme o Investimenti per come originariamente configurati”. Infatti l’inflazione crescente registrata nel biennio 2022-2023 e lo scoppio della guerra Russia-Ucraina hanno mutato lo scenario economico preesistente. PNRR Italia, ecco le risorse in campo dopo la revisione della Commissione europea Con la revisione le risorse per finanziare il PNRR italiano passano da 191,6 miliardi di euro a 194,4 miliardi di euro. Un ampliamento necessario a coprire il Capitolo REPowerEU, incentrato soprattutto sulla transizione green e sul raggiungimento dell’indipendenza energetica. Invariati invece i 122,6 miliardi di euro di prestiti per l’attuazione del PNRR. Fino ad ora l’Italia ha ricevuto dall’Europa 85,4 miliardi di euro di fondi del Dispositivo di ripresa e resilienza, 24,9 miliardi di pre-finanziamento e 60,5 miliardi per le prime tre rate. La quarta rata La Commissione Ue lo scorso 28 novembre ha dato il via libera alla richiesta di pagamento dell’Italia per 16,5 miliardi di euro, confermando il raggiungimento degli obiettivi previsti per il primo semestre 2023. Per la valutazione finale, e il successivo parere del Comitato economico e finanziario, si dovrà attendere la fine dell’anno in corso. In caso di esito positivo, la quarta rata sarà di 16,5 miliardi di euro, con una decurtazione di 519 milioni di euro. Cosa prevede il capito REPowerEU Le riforme approvate sono complessivamente 66 (7 in più rispetto al disegno originale) per un totale di 150 investimenti differenziati. Tra le varie riforme spicca un capitolo dedicato al REPowerEU con l’obiettivo di “porre fine alla dipendenza dell’Unione europea dai combustibili fossili della Russia […] e affrontare la crisi climatica”. Il RePowerEU quindi si focalizza su tematiche ambientali e promuove la sicurezza energetica in Italia e, in generale, negli Stati membri partendo dal potenziamento delle reti di distribuzione dell’energia elettrica e l’implementazione delle fonti di energia green. Per perseguire queste finalità, l’Ue ha assegnato all’Italia 2,8 miliardi di euro ulteriori a fondo perduto di cui riceverà un pre-finanziamento di 500 milioni di euro. I settori interessati dalla revisione del PNRR Tra i settori toccati dalla revisione del PNRR ci sono il comparto Giustizia, Appalti pubblici, Concorrenza e Transizione digitale e green. Quest’ultimo merita una trattazione a parte: il 39,5% dei fondi europei sono rivolti a interventi mirati a conseguire obiettivi climatici (inizialmente era il 37,5%). L’incremento delle risorse per la transizione verde è stato possibile anche grazie agli investimenti del capitolo REPowerEU. Passando alla transizione digitale, la revisione del Piano punta a: nuovi investimenti per lo sviluppo di tecnologie innovative sostegno alle start up e ricerca e sviluppo investimenti in materia di connettività, digitalizzazione della pubblica amministrazione sviluppo delle competenze digitali Altro settore toccato dalla revisione è il campo sanitario e sociale: l’Ue ha confermato le misure previste per la resilienza del settore sanitario, il rafforzamento delle politiche attive del lavoro e dell’istruzione. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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