Fotovoltaico residenziale in Italia: un digital twin per sfruttare bene il potenziale solare in città 17/03/2025
Stop agli incentivi per le caldaie a gas: il futuro del tradizionale sistema di riscaldamento 26/02/2025
Impianto termico o di climatizzazione (invernale/estiva): tipologie, caratteristiche e componenti 26/03/2025
Indice degli argomenti Toggle Le potenzialità dell’agricoltura per la transizione energeticaIl quadro normativo e le evoluzioni atteseIl ruolo strategico dell’agrivoltaico e delle comunità energetiche Cresce il contributo dell’agricoltura in Italia nella produzione di energia rinnovabile. Oggi, grazie a oltre 48.000 impianti e una capacità installata di 5 GW, il comparto agricolo contribuisce all’11% della produzione elettrica rinnovabile nazionale, con 13 TWh generati. Ma il potenziale è molto più elevato: secondo il primo rapporto dell’Osservatorio sulle Agroenergie di Confagricoltura, realizzato con il supporto di Enel, il contributo dell’agricoltura potrebbe salire al 22% entro il 2030, includendo anche i terreni non direttamente gestiti dalle aziende agricole. Fonte Osservatorio Agroenergie di Confagricoltura L’analisi, presentata a Roma a Palazzo della Valle, si basa su dati raccolti da EY attraverso database pubblici, report di mercato e un sondaggio su 400 aziende agricole di medie-grandi dimensioni. Il documento fotografa lo stato attuale del settore, evidenziando come le aziende che investono in agroenergie abbiano già migliorato le proprie performance produttive, riducendo le emissioni e diversificando le fonti di reddito. Le potenzialità dell’agricoltura per la transizione energetica Attualmente, le fonti rinnovabili più diffuse nel settore agricolo sono le bioenergie, l’idroelettrico e il fotovoltaico, con una capacità installata che supera i 57 GW a livello nazionale (su una capacità installata complessiva da fonti rinnovabili superiore ai 66,8 GW). La distribuzione geografica mostra una concentrazione significativa nella Pianura Padana, in particolare in Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte. Fonte Osservatorio Agroenergie di Confagricoltura Il Rapporto stima una significativa possibilità di crescita per il comparto agricolo che oggi rappresenta l’11% della produzione elettrica rinnovabile. Fonte Osservatorio Agroenergie di Confagricoltura L’analisi al 2030 stima che l’energia rinnovabile prodotta in agricoltura sarà circa il 10% del totale ma, con un utilizzo più intensivo dei terreni disponibili e l’adozione di nuove tecnologie, il contributo potrebbe salire al 22%, raddoppiando quello attuale. Questa crescita sarà trainata da politiche di incentivo e dall’evoluzione tecnologica. Tra i principali strumenti a disposizione delle aziende agricole ci sono il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che prevede finanziamenti per il Parco Agrisolare e l’agrivoltaico, e i nuovi decreti FER 2 e FERX, mirati a sostenere la produzione energetica da fonti rinnovabili. “Le imprese agricole che investono in agroenergie hanno migliorato le performance nella produzione primaria. La produzione di energia si conferma un’opportunità per le nostre aziende, sia perché dà la possibilità di diversificare le fonti di reddito sia perché consente di aderire alla transizione ambientale, abbattendo le emissioni e contribuendo attivamente alla produzione di energia verde”, ha dichiarato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura. Il quadro normativo e le evoluzioni attese Un aspetto fondamentale per la crescita delle agroenergie è il contesto normativo, che gioca un ruolo determinante nell’incentivare la transizione energetica del settore agricolo. In particolare i decreti FER X e FER 2, insieme agli investimenti previsti dal PNRR, sono strumenti chiave per il futuro delle rinnovabili in agricoltura. Il DM FER X mira a sostenere la produzione di energia da fonti rinnovabili il cui costo di generazione è vicino alla competitività di mercato. Il decreto introduce un meccanismo di supporto pensato per migliorare l’efficacia, l’efficienza e la sostenibilità degli impianti FER, contribuendo così al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione fissati per il 2030. Il DM FER 2, invece, si concentra sugli impianti alimentati da fonti rinnovabili innovative o caratterizzati da costi di generazione elevati e basso impatto ambientale. Il decreto prevede specifici incentivi per agevolare lo sviluppo di tecnologie avanzate, come il fotovoltaico flottante e le biomasse con criteri di sostenibilità elevati. Il Decreto Aree Idonee contiene disposizioni volte a limitare l’uso del suolo agricolo fissando chiari criteri per la localizzazione degli impianti. Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) rappresenta un altro tassello fondamentale per la transizione energetica del settore agricolo, con quattro aree di intervento principali: Sviluppo del biometano (Missione 2, Componente 2, Investimento 1.4), per potenziare la produzione di gas rinnovabile da residui agricoli e agroindustriali. Agrivoltaico (Missione 2, Componente 2, Investimento 1.1), per favorire l’integrazione tra produzione agricola ed energia solare, senza sottrarre superfici coltivabili. Parco Agrisolare (Missione 2, Componente 1, Investimento 2.2), destinato all’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti di aziende agricole e agroindustriali. Comunità Energetiche Rinnovabili (Missione 2, Componente 2, Investimento 1.2), per incentivare la produzione e la condivisione di energia pulita tra imprese agricole e territori rurali. Grazie a questi strumenti normativi e finanziari, il settore agricolo ha ora la possibilità di diventare un protagonista della transizione energetica, contribuendo in modo significativo alla riduzione delle emissioni e all’indipendenza energetica del Paese. Il ruolo strategico dell’agrivoltaico e delle comunità energetiche Tra le innovazioni più promettenti per il futuro dell’agroenergia spiccano l’agrivoltaico e le comunità energetiche rinnovabili (CER). L’agrivoltaico rappresenta una soluzione ottimale per integrare la produzione agricola con quella energetica, consentendo di installare pannelli solari sui terreni senza comprometterne l’utilizzo agricolo. Secondo i dati dell’Osservatorio, il DM Agrivoltaico prevede un contingente di oltre 1 GW di capacità incentivabile, ma il potenziale è molto più elevato: si stimano almeno 29 GW di capacità in attesa di valutazione a livello nazionale. Le comunità energetiche rinnovabili, invece, offrono una nuova opportunità per le aziende agricole di diventare prosumer, cioè produttori e consumatori di energia. Grazie a queste iniziative, le aziende possono aggregarsi per condividere energia pulita, riducendo i costi operativi e migliorando l’efficienza del sistema energetico. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
14/03/2025 Dai rifiuti delle rinnovabili a un'economia circolare: come riciclarli e riutilizzarli La transizione alle energie rinnovabili sta generando nuovi flussi di rifiuti provenienti da pannelli fotovoltaici e ...
11/03/2025 La Corte Costituzionale boccia la moratoria della Sardegna sulle rinnovabili La Consulta boccia la moratoria della Sardegna sulle rinnovabili: incostituzionale il divieto di nuovi impianti per ...
11/03/2025 MASE, nuovi incentivi alle Regioni che promuovono le energie rinnovabili A cura di: Adele di Carlo Pubblicato il decreto con le modalità di distribuzione di oltre 38 milioni euro alle Regioni che ...
24/02/2025 Rinnovabili in Italia: un sistema energetico interamente rinnovabile entro il 2050 può diventare realtà A cura di: Fabiana Valentini Uno studio de La Sapienza di Roma segnala che entro il 2050 l'Italia potrebbe basare il ...
19/02/2025 In attesa di KEY 2025, intervista a Christian Previati A cura di: Raffaella Capritti KEY 2025 cresce con più espositori, nuovi focus su idrogeno e porti green e un palinsesto ...
06/02/2025 Rinnovabili, cosa prevede il decreto FER X transitorio: guida ai nuovi incentivi A cura di: Adele di Carlo Dopo l’ok della Commissione Ue, il ministro Pichetto firma il decreto FER X transitorio con meccanismi ...
05/02/2025 Italia e Rinnovabili: A che punto siamo? Lo Studio di Banca d'Italia Studio della Banca d'Italia sullo sviluppo delle energie rinnovabili in Italia: crescita, sfide e investimenti necessari ...
22/01/2025 Decarbonizzazione delle raffinerie di petrolio con il solare a concentrazione Uno studio di ENEA segnala che il solare a concentrazione può ridurre CO2 e metano nella ...
10/12/2024 Aumentano i mercati dell’energia solare ed eolica, ma i governi restano fermi A cura di: Giorgio Pirani Triplicare le energie rinnovabili ora pare un miraggio, con solo 8 governi su 96 che hanno ...
06/12/2024 Impianti rinnovabili, all’Italia ne servono 61 GW in sei anni: obiettivi 2030 a rischio A cura di: Giorgio Pirani Secondo Legambiente l’Italia è indietro nella realizzazione di impianti a fonti rinnovabili e nel centrare l’obiettivo ...