Il global warming sta modificando il paesaggio alpino

Le Alpi stanno diventando sempre più verdi: dal 1984, l’impatto del riscaldamento globale, ha comportato un aumento del 77% delle aree verdi al di sopra dei limiti del bosco

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A volte “aumento della vegetazione” non è sinonimo di buone notizie: lo studio From white to green: Snow cover loss and increased vegetation productivity in the European Alps pubblicato sulla rivista Science dai ricercatori dell’Università di Losanna e di Basilea mostra come le aree verdi sulle Alpi sono aumentate del 77% dal 1984. Lo scioglimento dei ghiacciai è sicuramente una delle immagini più impattanti legate all’inesorabile processo del riscaldamento climatico, ma il global warming si sta manifestando anche in altre forme quali l’aumento di biomassa vegetale sulle Alpi.

Le Alpi si coprono di verde

Gli autori dello studio hanno dimostrato che l’aumento della copertura vegetativa sulle Alpi è legato alla variazione delle precipitazioni e all’aumento della temperatura che prolunga il periodo di crescita delle piante.

Le Alpi si coprono di verde
img unsplash @jonas-verstuyft

Le ricerche condotte in precedenza si sono concentrate in particolare sull’influenza del riscaldamento globale sulla biodiversità delle Alpi e sui cambiamenti nella distribuzione delle specie vegetali. L’analisi condotta dagli studiosi dell’Università di Losanna e di Basilea ha permesso di comprendere anche le variazioni della produttività nella vegetazione alpina e dei conseguenti danni all’ecosistema naturale.

Secondo la professoressa Sabine Rumpf dell’Università di Basilea, una maggiore presenza di piante in alta quota potrebbe minacciare le specie alpine autoctone. Come afferma Rumpf: “Le piante alpine sono adattate a condizioni difficili, ma non sono molto competitive. La biodiversità unica delle Alpi è quindi sottoposta a una notevole pressione”.

 La neve sta diminuendo

Un cambiamento drastico e significativo che, secondo la professoressa Rumpf, ha una portata “assolutamente enorme nelle Alpi”. Dall’analisi svolta emerge quanto il riscaldamento globale stia avendo un impatto deleterio sul paesaggio montano permettendo alla vegetazione di farsi sempre più spazio sulle Alpi. Come riportato nel comunicato ufficiale: le Alpi stanno diventando più verdi perché le piante stanno colonizzando nuove aree e la vegetazione generalmente diventa più fitta e più alta.

 Il gruppo di studio ha utilizzato il telerilevamento e le immagini satellitari per osservare i cambiamenti della copertura del suolo in tutte le Alpi europee. Il risultato della ricerca ha portato ad un’amara scoperta: la perdita di manto nevoso è sufficiente per rendere visibile il cambiamento dell’ecosistema anche dallo spazio.

Sulle Alpi la neve sta diminuendo
Img @Jonas Verstuyft

In particolar modo gli studiosi hanno appreso che la copertura nevosa estiva (ovvero quella presente da giugno a settembre), ha avuto una diminuzione più importante rispetto al manto nevoso presente tutto l’anno. Questa significativa diminuzione della copertura nevosa era presente nel 10% dell’area presa in esame. Una percentuale che potrebbe apparire esigua, ma che i ricercatori tengono ad evidenziare come una “tendenza preoccupante”.

Il professor Antoine Guisan, uno dei senior authors dello studio commenta con queste parole la ricerca svolta: “Le precedenti analisi dei dati satellitari non avevano identificato alcuna tendenza del genere. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che la risoluzione delle immagini satellitari era insufficiente o perché i periodi considerati erano troppo brevi”.

 Il riscaldamento globale porterà le Alpi a diventare sempre più verdi innescando una dinamica altamente pericolosa. Come sottolinea la professoressa Rumpf parlando dell’effetto albedo: “Le montagne più verdi riflettono meno luce solare e quindi portano a un ulteriore riscaldamento e, a sua volta, a un ulteriore restringimento del manto nevoso riflettente”.

La riduzione dell’effetto albedo comporta ulteriori danni all’ecosistema: l’aumento di temperatura determinerà anche un ulteriore scioglimento dei ghiacciai, lo scongelamento del permafrost che a sua volta potrebbe minare la stabilità delle montagne determinando frane e crolli.

Non dimentichiamoci che la neve ha un ruolo fondamentale anche nell’approvvigionamento dell’acqua potabile e il cambiamento climatico va a minare la disponibilità di risorse idriche. Come sottolinea l’Agenzia Europea dell’Ambiente: “Da lì (Alpi) proviene il 40 per cento dell’acqua dolce d’Europa, che soddisfa il fabbisogno di decine di milioni di europei nelle zone di pianura. Non c’è da stupirsi se le Alpi sono anche conosciute come il “serbatoio idrico d’Europa”.

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