Black & White Building: a dialogo con il direttore di AHEC in Europa

Il Black & White Building, realizzato da TOG con Waugh Thistleton Architects stabilisce un nuovo primato: è l’edificio in legno massiccio più alto del centro di Londra. È alimentato al 100% da fonti rinnovabili e rivestito da lamelle in legno (tulipier termicamente modificato, di American Hardwood Export Council) che garantiscono un’ombra naturale e riducono il riscaldamento solare sulla facciata. Un progetto che mette ulteriormente in luce le sconfinate potenzialità del legno nel processo di decarbonizzazione. Ne parliamo con David Venables, direttore di AHEC in Europa

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Black & White Building, l’edificio in legno massiccio più alto del centro di Londra
Credit Img by Ed Reeve

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“Quando DropBox ha iniziato con noi nel 2015, aveva 20 scrivanie e una sala riunioni per due persone. Un anno dopo, erano cresciuti fino a raggiungere un piano autonomo, personalizzato per adattarsi al loro marchio, con 90 persone, una cucina e spazi per le pause”, si legge sulla pagina web di The Office Group (TOG), fornitore leader di spazi di lavoro di design nel Regno Unito (Londra soprattutto) e in Germania. Dopo Dropbox, Facebook, Santander e molti altri, ha messo a segno un nuovo “santuario” del workplace nel centro di Londra, The Black & White Building, progettato da Waugh Thistleton Architects, un luogo sorprendente non solo per la forma in cui ha reinterpretato quella che è la sua destinazione d’uso, ma anche per i suoi contenuti ecologici e di sostenibilità.

Black & White Building, l’edificio in legno massiccio più alto del centro di Londra
Credit Img by Ed Reeve

TOG, infatti, per la prima volta dopo anni di opere di ristrutturazione, l’ha realizzato interamente ex novo scegliendo il più pregiato dei materiali, il legno massiccio, creando il più alto edificio per uffici in legno massiccio del centro di Londra, con struttura in legno lamellare a strati incrociati (CLT) e rivestimento in legno di tulipier termicamente modificato, certificato e fornito da American Hardwood Export Council (AHEC).

Il progetto Black & White Building, realizzato da TOG con Waugh Thistleton Architects, ci mostra le potenzialità senza precedenti del legno sia nell’edilizia che nel campo della sostenibilità. Ne parliamo con David Venables, direttore di AHEC in Europa

Crede che il legno ottenuto da foreste certificate (legno proveniente da foreste a gestione sostenibile) come quello utilizzato nel progetto possa essere una risposta concreta alla crisi ambientale in edilizia?

È importante precisare una cosa: la certificazione è uno degli strumenti utilizzati per dimostrare l’origine sostenibile dei prodotti in legno. Tuttavia, sebbene sigle come FSC e PEFC abbiano funzionato per le grandi forniture industriali di legno, non si è riusciti a far funzionare questi standard per le foreste più piccole di natura non industriale, motivo per cui i legni di latifoglia statunitensi, per esempio, rimangono in gran parte non certificati.

Le foreste di legno di latifoglia degli Stati Uniti orientali sono una delle risorse di legname di latifoglia più sostenibili del pianeta.

Il volume disponibile di legno di latifoglia “in piedi” è più che raddoppiato negli ultimi 50 anni e ogni anno la nuova crescita supera di gran lunga quanto viene raccolto in tutta la regione. Queste foreste sono in gran parte nelle mani di proprietari terrieri privati (oltre cinque milioni). AHEC sta attualmente collaborando con esperti mondiali indipendenti in materia di certificazione per sviluppare uno standard di certificazione giurisdizionale unico basato sul rischio e creato su misura per l’approvvigionamento da foreste di latifoglia non industriali, come quelle presenti negli Stati Uniti. Le prime forniture di legname di latifoglia certificato Sustainable Hardwood Certification (SHC) dovrebbero essere disponibili entro la fine del 2024.

L’utilizzo di legno sostenibile nell’edilizia si sta già verificando su vasta scala come risposta all’esigenza di ridurre l’impatto ambientale delle costruzioni nell’ambiente edificato. Se vogliamo raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio a livello globale e passare al net zero, è essenziale ridurre le emissioni di carbonio nell’ambiente costruito. Il legno non solo ha un impatto relativamente basso sulla lavorazione rispetto ad altri materiali da costruzione, ma ha il vantaggio unico di essere rinnovabile e di accumulare e immagazzinare carbonio.

particolare del Black & White Building, l'edificio in legno più alto del centro di Londra
Particolare del Black & White Building – Credit Img by Ed Reeve

È quindi essenziale passare dall’acciaio e dal cemento a un maggiore uso del legno. Questo sta avvenendo, ma non abbastanza velocemente, e la tecnologia sta migliorando in modo tale che gli edifici in legno possano essere costruiti in modo ancora più efficiente e conveniente, come dimostra il Black & White Building. Questo progetto utilizza una serie di soluzioni in legno, tra cui LVL e CLT, ma l’uso di lamelle esterne in legno di tulipier americano termicamente modificato è una novità assoluta e dimostra come il legno possa essere utilizzato in modo sicuro negli edifici a più piani. In questo caso, migliora l’efficienza termica e consente l’uso di vetro non colorato in tutto l’edificio che può essere facilmente riciclato.

Come funzionano le foreste certificate? Cosa c’era sulla terra dove oggi si estendono migliaia di chilometri di foresta?

Le foreste di latifoglie degli Stati Uniti orientali sono foreste naturali miste di latifoglie con un’ampia gamma di specie di alberi. Non vengono piantate, ma si rigenerano naturalmente.

Oltre il 75% di queste foreste è di proprietà privata e la raccolta selettiva viene utilizzata per eliminare gli alberi maturi (che hanno raggiunto l’apice in termini di sequestro di carbonio) e quelli di scarsa qualità, per dare luce e spazio alle future generazioni di piantine e alberelli. In queste foreste naturali la vera misura della sostenibilità consiste nel fatto che la nuova crescita supera quanto raccolto e che quest’ultimo non impatta negativamente sull’ambiente con danni ai corsi d’acqua o l’impoverimento e l’erosione del suolo.

Negli Stati Uniti, la gestione estensiva dei terreni pubblici e privati e il quadro normativo di governance assicurano la crescita e la salute delle foreste. L’USDA (Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti d’America N.d.r.) raccoglie dati attraverso il monitoraggio di siti test e, sempre più spesso, grazie all’uso di satelliti, stabilisce all’interno di ogni Stato quali debbano essere la crescita annuale e i prelievi per tutte le principali specie di latifoglie. Noi (AHEC) abbiamo preso questi dati e li abbiamo visualizzati in una mappa interattiva.

Interno del Black & White Building, l'edificio in legno più alto del centro di Londra
Interno del Black & White Building

Oggi gli americani hanno a cuore le loro foreste e le comunità collaborano per proteggerle e utilizzarle come preziosa fonte di materie prime. Tuttavia, non è sempre stato così. 150 anni fa, durante l’industrializzazione, le foreste orientali furono sfruttate in modo eccessivo e avvenne una deforestazione su vasta scala. Così, all’inizio del 1900, molti degli Stati orientali avevano perso gran parte della loro copertura forestale. La risposta fu l’introduzione della silvicoltura moderna e la creazione di leggi per la protezione del territorio, che permisero alle foreste di riprendersi attraverso la rigenerazione naturale.

Nel contesto odierno, in cui è necessario incoraggiare il rimboschimento globale, il recupero della foresta americana è uno dei più grandi e migliori esempi di riforestazione (o rinaturalizzazione) su scala mondiale.

In che modo AHEC è stata una delle prime aziende ad introdurre un modello basato sulla valutazione del ciclo di vita ambientale del legno duro (Life Cycle Assessment – LCA), approccio poi adottato anche da altri settori, per dimostrare che ogni progetto è ambientalmente amichevole e ha un’impronta di carbonio negativa?

Sono passati più di dieci anni da quando ci siamo resi conto che la sola dimostrazione della sostenibilità delle foreste di legno di latifoglia americana non sarebbe stata sufficiente in futuro.

Nel settore delle costruzioni abbiamo assistito a una crescente richiesta di rendicontazione delle emissioni di carbonio e di utilizzo di LCA (Life Cycle Assesment) ambientali. Abbiamo quindi intrapreso una raccolta di dati unica nel suo genere per stabilire i parametri di LCA delle nostre principali specie di legno di latifoglia in forma di materie prime (legname essiccato e impiallacciato) fornite ai produttori nei mercati di esportazione di tutto il mondo.

Un aspetto importante di questo lavoro è stato quello di dimostrare che il trasporto di legno di latifoglia statunitense in tutto il mondo via mare ha un impatto minore in termini di impronta di carbonio rispetto al trasporto per distanze simili su strada o ferrovia. In altre parole, volevamo che i mercati di esportazione percepissero questo materiale (disponibile in modo sostenibile in grandi volumi) come una risorsa preziosa da utilizzare.

Particolare del Black & White Building, l'edificio in legno più alto del centro di Londra
Particolare del Black & White Building – Credit Img by JakeCurtis

AHEC ha utilizzato questi parametri per misurare l’impatto dei propri progetti sperimentali e delle collaborazioni (non siamo un’azienda commerciale, ma piuttosto una piattaforma di comunicazione per l’industria del legno di latifoglia statunitense). E possono essere utilizzati anche dalle aziende che producono prodotti per l’edilizia.

 In che modo AHEC ha costruito un rapporto con la comunità globale del design?

Come comunicatori, senza un prodotto specifico da promuovere, ma con una materia prima che può assumere molte forme, mostriamo le prestazioni di questo materiale attraverso il lavoro di designer e architetti. Poco più di 20 anni fa abbiamo iniziato un percorso di collaborazioni che ci ha visto lavorare con alcuni degli architetti, designer e ingegneri più influenti al mondo. Spesso realizziamo i nostri progetti in luoghi pubblici, in modo da avviare conversazioni e dibattiti su come utilizzare maggiormente il legno (e in particolare il legno di latifoglia) per migliorare prestazioni, impatto ambientale e sostenibilità di prodotti ed edifici. Ad esempio, siamo stati pionieri nell’utilizzo del CLT (legno lamellare a strati incrociati N.d.r.) di latifoglia, concentrandoci sulle proprietà uniche di resistenza del tulipier americano. Negli ultimi anni abbiamo anche intrapreso progetti con designer e architetti più giovani, poiché saranno loro ad affrontare le maggiori sfide del cambiamento climatico.

Chi sono i principali paesi destinatari del vostro legname?

L’industria statunitense del legno di latifoglia comprende piccole e medie segherie a conduzione familiare ed è il maggior produttore di legno di latifoglia al mondo in termini di volumi. È anche uno dei principali esportatori di questa materia prima, in oltre 60 Paesi del mondo. Grandi volumi vengono esportati in tutta l’Asia e soprattutto in Cina, ma anche in Messico e, sempre più spesso, in India e in Medio Oriente. L’Europa è sempre stata e rimane un’area di mercato chiave per i legni di latifoglia statunitensi, in quanto complementari alle specie di legno di latifoglia che l’Europa ha a disposizione nelle proprie foreste. Come querce, aceri duri, ciliegi, noci, ecc. Ma ci sono anche specie uniche del Nord America che l’Europa può utilizzare, come il tulipier, la quercia rossa, l’hickory e molte altre.

Il cantiere del Black & White Building, l'edificio il legno più alto del centro di Londra
Il cantiere del Black & White Building. Credit Img by Fred MacGregor

In Europa, Regno Unito, Spagna, Germania e Italia sono stati storicamente i mercati più importanti per i legni di latifoglia statunitensi, ma negli ultimi anni le esportazioni sono penetrate in una gamma molto più ampia di Paesi. L’Europa non sarà mai autosufficiente per quanto riguarda l’approvvigionamento di legni di latifoglia, pur disponendo di foreste proprie, per cui i legni di latifoglia statunitensi continueranno a rappresentare un’importante fonte di legno di latifoglia ad alte prestazioni, soprattutto quando le industrie abbandoneranno materiali più inquinanti e ad alto impatto come la plastica, l’acciaio e il cemento.

L’uso del legno duro TMT (legno modificato termicamente, 150°C e 240°C) per rivestire un edificio multistrato è qualcosa di completamente nuovo, ma data l’efficacia di questo materiale in Black & White Building, è probabile che applicazioni simili si diffondano sia nelle nuove costruzioni che nelle ristrutturazioni come un modo per ridurre l’uso di carbonio e riscaldamento solare?

L’uso del legno di tulipier TMT per il Black and White Building è stato possibile grazie a due motivi principali. Il primo è che avevamo delle referenze da indicare all’architetto, come la struttura ludica di Chisenhale a Londra e il Maggie’s Centre progettato da dRMM a Oldham. Le prestazioni di queste applicazioni hanno contribuito a convincere l’architetto e il cliente che questo materiale era un’opzione valida.

legno di tulipier TMT per il Black and White Building
Legno di tulipier TMT per il Black and White Building. Credit Img Fred MacGregor

Il secondo motivo è che AHEC ha stabilito, attraverso una serie di test, che il legno di Tulipier TMT può essere efficacemente trattato a pressione con un prodotto ignifugo e rimanere stabile. Questa informazione ha fornito all’architetto la garanzia di prestazione necessaria per soddisfare le normative edilizie sull’uso del legno all’esterno di edifici a più piani.

L'interno del Black and White Building, l'edificio in legno più alto di Londra
L’interno del Black and White Building. Credit Img Ed Reeve

Queste conoscenze, insieme alle esperienze passate e ora con Black and White Building come straordinaria referenza, stanno già suscitando grande interesse tra gli architetti con cui AHEC è in contatto. Stiamo ricevendo molte richieste di workshop tecnici e di maggiori informazioni; quindi, ci aspettiamo di vedere un numero crescente di applicazioni di questa tecnologia nei prossimi anni, dato che sempre più architetti scelgono il legno di tulipier TMT per i rivestimenti esterni. Siamo anche consapevoli che gli architetti utilizzano il potenziale di stoccaggio di carbonio dei rivestimenti in legno nelle loro proposte ai clienti.

Quali altre applicazioni simili prevede che il tulipier possa avere in un futuro non troppo lontano?

AHEC è in continuo dialogo con specialisti dell’industria del legno, architetti e ingegneri per capire per quali altre applicazioni strutturali potrebbe essere utilizzato il tulipier. Sappiamo che il CLT di tulipier funziona ed è molto più robusto e resistente rispetto al CLT di conifera. Durante la realizzazione della struttura sperimentale Multiply con Waugh Thistleton abbiamo prodotto e testato alcuni pannelli in CLT di tulipier TMT. I risultati non si possono definire esaustivi e sono necessarie ulteriori ricerche per stabilirne il potenziale. Sappiamo che il TMT riduce alcune proprietà di resistenza e può rendere il legno più fragile, ma il tulipier è così resistente che potrebbe essere possibile utilizzarlo in forma TMT in applicazioni strutturali. Ora stiamo pianificando una serie di test ed esperimenti per dimostrare il potenziale del legno lamellare di tulipier sia nella sua forma naturale che termotrattato. Questo lavoro inizierà a breve e durerà circa 18 mesi.

Il Black & White Building in breve 

Black & White Building: a dialogo con il direttore di AHEC in Europa
Credit Img by Jake Curtis
  • Dove: si trova a Shoreditch la zona artistica adiacente al quartiere di Hoxton, East End di Londra.
  • Progettista: Waugh Thistleton Architects
  • Sviluppatore: TOG
  • Destinazione d’uso: uffici
  • Numeri: 7 piani; 28 uffici di varie dimensioni; 6 sale riunioni; 94 posti bici; 1 spazio dedicato allo yoga e al corpo libero; 137 i minuti che equivalgono al tempo necessario per rigenerare la quantità di legno utilizzata nella costruzione del Black & White Building.
  • Materiali: struttura in legno lamellare a strati incrociati (CLT) e legno impiallacciato laminato (LVL), 227 faggi e 1.547 pini e abeti rossi raccolti da foreste certificate in Austria e Germania; rivestimento in lamelle di legno (tulipier termicamente modificato, TMT, fornito da American Hardwood Export Council (AHEC) che corrono dal livello della strada fino al tetto.
  • Sosteniblità: la struttura si alimenta al 100% da fonti rinnovabili e ospita sulla sua copertura 80 pannelli solari. Inoltre presenta il 37% di carbonio incorporato in meno rispetto a edifici tradizionali in cemento e funge da deposito di carbonio a lungo termine per 1.014,7 tonnellate; genera una quantità inferiore di rifiuti rispetto ai materiali da costruzione più comuni come ferro, acciaio e cemento e il CLT e l’LVL hanno anche il vantaggio di essere totalmente riutilizzabili. Può essere in futuro smontato e riutilizzato, in coerenza con i principi dell’economia circolare  (Life Cycle Assesment).

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