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Indice: Termoisolanti dagli scarti del sughero Isolanti e pavimenti dal riciclo del vetro e pneumatici Dal latte scartato a mattoni e rivestimenti Intonaci speciali con i gusci delle uova L’economia circolare si fa spazio in edilizia. O, meglio, si deve fare spazio sia nelle nuove costruzioni, ma anche nelle ristrutturazioni attraverso il riciclo di materiali, meglio ancora se naturali, per creare nuovi prodotti. È una pratica necessaria, quella del riuso e recupero, su cui l’Unione Europea punta molto ed è anche un’opportunità per far bene all’ambiente, ma anche all’economia. Una ricerca condotta da Politecnico di Milano per Federlegno Arredo e Rilegno ha evidenziato che la filiera del recupero e riciclo del legno post consumo in Italia ha un impatto economico stimabile in circa 1,4 miliardi di euro e seimila posti di lavoro e permette di ridurre le emissioni nel consumo di quasi un milione di tonnellate di CO2. Per partire ci vogliono idee, progetti, soluzioni: alcune di esse provengono dall’ingegno di startup italiane. Termoisolanti dagli scarti del sughero Parte proprio dal riciclo del legno l’attività della Renovo Bioedil, società del Gruppo Renovo, specializzata nel recupero e nella valorizzazione dei sottoprodotti legnosi, provenienti dalla manutenzione forestale e dalle sugherete sarde del Sulcis, per creare soluzioni per la bioedilizia. Sono proprio le risorse abbandonate quali i sottoprodotti agroforestali e il sughero di scarto ottenuto dalla produzione dei tappi, che forniscono la materia prima per la realizzazione di pannelli termoisolanti ecologici in fibra di legno e sughero. Isolanti e pavimenti dal riciclo del vetro e pneumatici PFU, vetro, scarti di acciaierie: questi materiali “a fine vita” vengono impiegati dalla startup RECO2 per realizzare prodotti per l’isolamento termoacustico e per la pavimentazione. Oltre a mettere in atto i principi della circular economy, ha messo a punto un processo produttivo brevettato che lavora con temperature inferiori ai 100 °C, garantendo risparmio energetico e una forte riduzione delle emissioni. Nella gamma di soluzioni c’è Microglass, materiale ceramico costituito totalmente da scarti vetrosi per l’isolamento termoacustico degli edifici industriali e civili. Per pavimentazioni d’interni ed esterni, oltre che per applicazioni di rinnovo e arredo urbano, la startup ha creato Vytreum, materiale ceramico realizzato a partire da materie prime seconde fonte di alluminosilicati. Dal latte scartato a mattoni e rivestimenti Dagli scarti alimentari al riciclo il salto è possibile. Si basa infatti sulla valorizzazione del latte di scarto l’idea originale – e brevettata – dell’imprenditore sardo Giangavino Muresu. Da un’idea e da un’intensa attività di ricerca e sviluppo è nata la startup Milk Brick, nel 2017. Frutto del lavoro è la creazione della fibra di latte, biodegradabile, ottenuta dalla caseina separata dall’acqua del latte di scarto, mediante il processo di estrusione. Tale fibra ha proprietà d’isolamento termico, elevata traspirabilità ed è antibatterica. Non solo: è in grado di assorbire rapidamente l’umidità per rilasciarla in termoregolazione. Dalla fibra di latte e da un particolare bio composito nascono mattoni da muratura, isolanti termici, rivestimenti a cappotto e blocchi per solaio in Laterizio, nonché a mattoni da muratura in calcestruzzo. Entro fine anno dovrebbe avviarsi la produzione industriale su larga scala. Intonaci speciali con i gusci delle uova L’arte di riciclare di materia prima naturale nasce da molto lontano. Ma è anche una nuova linea di pensiero e di prodotti ideali per l’edilizia sostenibile da cui parte la storia di Calchèra San Giorgio, Centro di Ricerca e Formulazione in provincia di Trento. Qui si studiano e producono materiali specifici per il restauro, la bioedilizia, soluzioni per il consolidamento strutturale e il risanamento di edifici di interesse storico culturale. Al suo interno sono nati prodotti innovativi quali intonaci creati con il guscio delle lumache o con i gusci delle uova “Calcedicampo” oppure soluzioni da materiali riciclati come il cocciopesto, la cui tecnica di fabbricazione e l’uso sono descritti da Vitruvio, oppure dal vetro, la lolla del riso, il canapulo. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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