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Indice degli argomenti Bonus sistemi di accumulo, cos’è e come funziona il credito d’impostaBonus sistemi di accumulo, le istruzioni per inviare la domandaSistemi di accumulo, chi può avere il credito d’imposta: i requisiti Istituito con la Legge di Bilancio per il 2022, il bonus sistema di accumulo consiste in un credito d’imposta da indicare in Dichiarazione dei redditi. I beneficiari sono coloro che, nel corso del 2022, hanno installato a loro spese sistemi che consentono l’accumulo dell’energia prodotta da fonti rinnovabili. Dopo mesi di attesa, mercoledì 1° marzo 2023 è stato aperto il portale telematico per inviare le domande e richiedere il bonus entro la fine del mese. I beneficiari avranno diritto a un credito d’imposta la cui entità sarà indicata dall’Agenzia delle Entrate una volta scaduto il termine per l’invio delle richieste (il 30 marzo 2023). L’agevolazione in questione, come altre prorogate dal governo, è stata pensata per incentivare i privati cittadini a “convertirsi” alle fonti di energia rinnovabile, meno inquinanti ed economicamente vantaggiose nel medio-lungo termine. Per accedervi la normativa in vigore prevede precisi requisiti da rispettare, sia sulla tipologia di documentazione da allegare alla richiesta sia sul tipo di sistema e periodo di esecuzione dei lavori. Di seguito tutti i dettagli per non farsi scappare il credito d’imposta garantito dallo Stato. Bonus sistemi di accumulo, cos’è e come funziona il credito d’imposta Il bonus sistemi di accumulo è stato introdotto dalla legge di Bilancio 2022 che, all’art. 812, comma, prevede quanto segue: “Ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, ai contribuenti è riconosciuto, nel limite massimo complessivo di 3 milioni di euro per l’anno 2022, un credito d’imposta per le spese documentate relative all’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili, anche se già esistenti e beneficiari degli incentivi per lo scambio sul posto di cui all’articolo 25-bis del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116.” Il bonus serve a incentivare l’installazione di sistemi di accumulo grazie al riconoscimento di un credito d’imposta destinato alle persone fisiche. Per ottenerlo il richiedente deve aver installato sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili nell’arco temporale che va dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022. Per sostenere la misura, il governo ha stazionato 3 milioni di euro, quindi per conoscere l’importo del bonus si dovrà attendere la chiusura delle domande. L’importo del credito d’imposta da indicare nel Modello 730 dipenderà dal numero di richieste inviate al sistema. L’ammontare del bonus sarà comunicato dall’Agenzia delle Entrate entro 10 giorni dalla scadenza per l’invio delle domande, cioè entro il 10 aprile 2023. Qualora l’ammontare complessivo delle domande non raggiunga i 3 milioni di euro stanziati, l’AdE riconoscerà un credito di imposta pari al 100% della spesa sostenuta dal richiedente. Bonus sistemi di accumulo, le istruzioni per inviare la domanda Le istruzioni operative per richiedere il credito d’imposta collegato ai sistemi di accumulo sono tassativamente descritte all’articolo 1, comma 812, della legge 30 dicembre 2021, n. 234. La maxi agevolazione si riferisce a tutte le spese relative all’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili. Per inviare la domanda bisogna accedere alla propria area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate, dal 1° al 30 marzo 2023, personalmente o tramite intermediario (Caf o commercialista di fiducia). Entro 5 giorni dall’invio della domanda, il richiedente riceverà una comunicazione via mail che attesta la presa in carico o il diniego, qualora manchino i requisiti previsti dalla legge. Se l’Agenzia delle Entrate riconosce il credito d’imposta, questo può essere utilizzato in compensazione nella Dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2022; il credito eventualmente non utilizzato può essere fruito nei periodi d’imposta successivi. Sistemi di accumulo, chi può avere il credito d’imposta: i requisiti Il bonus spetta ad alcune condizioni tassativamente stabilite dalla Legge di Bilancio per il 2022. I richiedenti devono soddisfare questi requisiti (a pena di esclusione): aver sostenuto le spese documentate per l’installazione di sistemi di immagazzinamento dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022; i sistemi di accumulo in questione devono essere integrati ad impianti per la produzione elettrica da fonti rinnovabili l’impianto deve essere già esistente il richiedente deve essere beneficiario degli incentivi per lo scambio sul posto Quanto si risparmia con i sistemi di accumulo Per sfruttare al massimo le potenzialità delle energie rinnovabili, installare un sistema di accumulo è la soluzione economicamente più vantaggiosa nel lungo termine. Facciamo un esempio pratico: grazie al sistema di accumulo per fotovoltaico è possibile immagazzinare l’energia prodotta dai pannelli nei momenti in cui non viene utilizzata e sfruttare a distanza di tempo l’energia prodotta in eccesso. I sistemi di accumulo – o sistemi di storage – consentono di ottimizzare i consumi, limitare gli sprechi e quindi sfruttare il 100% dell’energia solare prodotta. Il vantaggio è duplice: da una parte si produce più energia da usare in casa (riducendo i costi delle bollette), dall’altra si limita la produzione superflua di Co2 aiutando l’ambiente. In termini di costi, si stima che chi installa un impianto fotovoltaico collegato a un sistema di accumulo ha un risparmio sulle bollette che si stima tra l’80% e il 90%, quasi il doppio rispetto a un impianto composto soltanto da pannelli e inverter. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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