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Indice: Il riciclo in edilizia: la green economy conviene Green Ecomony: alcuni esempi Un edificio può essere “rispettoso” dell’ambiente in vari modi, ad esempio selezionando attentamente i materiali con cui costruire. Tutte le materie prime e i prodotti edili, infatti, a seconda del punto di prelievo, di come vengono trasportati, lavorati e poi smaltiti, hanno un certo impatto sull’ambiente. Infatti, ogni operazione che l’uomo compie su di essi è causa di consumo di energia e di emissioni di CO2. Per questo la soluzione migliore è un approccio che guardi all’intero ciclo di vita di un prodotto (dalla culla alla tomba), così da permettere un bilancio ambientale completo e veritiero. Proprio ragionando in quest’ottica è possibile vedere nella fase di fine vita una grande opportunità di miglioramento: offrire una seconda vita ad un prodotto o a un materiale. Il riciclo in edilizia: la green economy conviene Sono davvero tantissimi i materiali che già oggi, una volta arrivati al termine del proprio ciclo di vita, vengono destinati al riciclo e al riutilizzo. Questo è importante perchè in Italia, circa un terzo dei rifiuti prodotti arriva proprio dal settore edile. Un’idea sulla situazione attuale è data dal Rapporto dell’Osservatorio Recycle, un’iniziativa promossa da Legambiente che offre una fotografia sull’uso dei materiali riciclati. Anche da un punto di vista normativo la spinta al riciclo dei rifiuti edili è sempre più forte e si è posto l’obiettivo di riuscire a raggiungere nei prossimi anni anche livelli di riciclo pari al 70% dei rifiuti prodotti. I vantaggi che offre la green economy sono molti, come la riduzione del prelievo di materia prima e di emissioni di CO2. Possono essere riciclati gli inerti, i laterizi, la plastica, la gomma, il vetro, il legno, vecchie membrane bituminose, fibre tessili, carta, cartone e molto altro. Lo sviluppo tecnologico oggi permette di ricorrere a lavorazioni sempre più efficienti, che non solo garantiscono ottimi risultati in termini di prestazioni dei materiali ottenuti, ma anche un notevole risparmio energetico. Infatti, aumentano anche gli esempi di edifici in cui si sono utilizzati materiali che da rifiuti sono diventati nuovi prodotti. Green Ecomony: alcuni esempi EcoARK, Taiwan Questo edificio, sito a Taipei, è un emblema della potenzialità del riciclo in edilizia. EcoARK con bottiglie di plastica riciclate, Credit: Miniwiz SED La costruzione è stata realizzata con ben 1 milione e mezzo di bottiglie di plastica riciclate, su progetto dell’architetto Arthur Huang e di Miniwiz, una start up che fonda il suo business sul riciclo dei rifiuti. Si tratta di un esempio dell’applicazione del principio delle tre R: Riduci, Riusa e Ricicla. EcoARK è un padiglione che ospita eventi e fiere di diversa natura, alto nove piani e realizzato con mattoni ottenuti con plastica riciclata. Si tratta di un materiale resistente, che ha permesso la costruzione di un edificio non solo sostenibile, ma anche sicuro. Il fabbricato si presenta trasparente, con facciate fissate ad una struttura in acciaio. I moduli composti dai mattoni riciclati hanno una texture che ricorda (appositamente) il fondo di una bottiglia. A rendere ancor più sostenibile EcoARK, il sistema fotovoltaico posto in copertura che permette il funzionamento dell’edificio. Juventus stadium, Torino Il Nuovo stadio della Juventus è stato progettato con attenti criteri progettuali e di sostenibilità, tra cui l’uso di molti materiali provenienti dalla demolizione del vecchio stadio, riutilizzati e riciclati. Nella costruzione del nuovo stadio sono stati utilizzati 40 mila metri cubi di calcestruzzo frantumato come sottofondo. Dello stadio precedente sono stati utilizzate anche 5 mila tonnellate di acciaio appositamente ritrattati, 2 mila tonnellate di vetro e 300 tonnellate di alluminio. Lo stadio presenta, poi, tutta una serie di soluzioni per il risparmio energetico, l’utilizzo di fonti rinnovabili e la riduzione dello spreco di acqua. Brittany House, Francia Brittany House è un’abitazione situata nel nord della Francia e realizzata interamente con materiali riciclati. Le pareti dell’edificio sono costituite da pneumatici riempiti di terra. La prima fase della realizzazione dell’edificio ha visto la costruzione di una stanza circolare, chiamata “Rotonda”. Successivamente sono state costruite altre stanze, come le camere da letto, la cucina e il bagno. Tutto l’edificio è composto da pneumatici in disuso, che formano un tamponamento che protegge l’interno dagli agenti atmosferici e dagli sbalzi di temperatura. I proprietari hanno predisposto anche un sistema per il riciclo delle acque e per la produzione di energia solare. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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