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Le dinamiche connesse allo sviluppo del fotovoltaico negli ultimi anni evidenziano quanto questa tecnologia sia stata, tra le fonti di energia rinnovabile, quella che ha mostrato una maggiore turbolenza sia dal punto di vista dei tassi di crescita, che da quello della distribuzione del peso relativo dei diversi mercati nel contesto globale. È sufficiente considerare che la potenza complessivamente installata sia passata dai 6,7 GW di fine 2006 ai 101 GW di fine 2012 (con un tasso di crescita medio annuo del 57,7% su sei anni) e che un nuovo contingente pari a ulteriori 35GW sarà connesso verosimilmente entro la fine del 2013, per cogliere la dirompenza con la quale questa “nuova” fonte di energia si stia complessivamente affermando a livello globale. In questo contesto così dinamico, all’Europa spetta l’indiscusso merito di essersi distinta per il suo ruolo pionieristico nella promozione della diffusione di questa tecnologia, con i diversi Stati Membri (Germania e Italia su tutti) che hanno rappresentato una quota abbondantemente superiore al 50% del mercato mondiale fino allo scorso anno. A partire dal 2013, appare netta l’inversione di tendenza per la quale saranno i “nuovi” mercati in crescita (USA, Giappone e Cina) ad assicurarsi la “lion- share” delle nuove installazioni nel breve periodo e quelli emergenti (Sud Africa, India, Indonesia, Cile, Brasile e Messico) che vedranno una vera e propria esplosione a partire dal 2014. Il ruolo del nostro Paese, leader di installazioni a livello mondiale nel recente 2011 con più di 9GW connessi in un solo anno e un volume d’affari di circa 25 mld €, ha indubbiamente rappresentato una reale “palestra” per produttori di tecnologie, progettisti, installatori, distributori e soggetti investitori, consentendo loro di studiare e mettere a punto le strategie competitive e i modelli di business più appropriati per affermarsi in un mercato dominato da un costante e continuo imperativo: “la rincorsa alla riduzione dei costi della tecnologia”. Quest’ultimo obiettivo, perseguito a livello di Policy Legislativa attraverso un sistema incentivante “feed-in” al ribasso (con incentivi cioè progressivamente decrescenti giunti all’esaurimento lo scorso Luglio), ha permesso di consolidare il “know-how” delle imprese italiane del settore. Le prospettive per il futuro, tuttavia, sembrano non essere delle più rosee, almeno ad una prima lettura, per la maggior parte dei soggetti interessati al settore: le ultime valutazioni ci parlano di un mercato domestico fortemente ridimensionato nel prossimo futuro dalla fine degli incentivi (circa 1,5 GW nel 2013 e attorno ad 1GW annuo di nuovo installato potenziale a partire dal 2014). Le alternative per i player della filiera appaiono sostanzialmente due: estendere i propri orizzonti al mercato internazionale o ridefinire il proprio modello di business adattandolo al nuovo contesto nazionale. Se nel primo caso, le perplessità si concretizzano nelle storiche difficoltà che le imprese italiane possono trovare nel loro processo di “internazionalizzazione”, nel secondo caso risulta obbligatorio porsi una domanda: “È ancora possibile investire nel fotovoltaico italiano?”. La risposta appare, mai come in questo momento, tutt’altro che semplice. Tuttavia è opportuno sottolineare che esistono ad oggi configurazioni impiantistiche, soluzioni tecnologiche, modelli di business e pratiche di finanziamento in grado di fornire una risposta affermativa a questa domanda, che interesserà trasversalmente nel breve e medio termine tutti i player della filiera nazionale. L’analisi sulle combinazioni di queste quattro variabili in grado di garantire la sostenibilità economica degli investimenti sarà l’oggetto del convegno “PV Investment Grade”, organizzato da SMA Italia ed Energy &Strategy Group del Politecnico di Milano per Venerdì 4 Ottobre. Un’ occasione di dibattito e confronto in cui esponenti del mondo dell’industria fotovoltaica e della finanza potranno esprimere le proprie opinioni e illustrare le proprie valutazioni sul futuro dell’energia solare nel nostro Paese identificando opportunità di business per attuali e prospettiche per investitori di varia natura. La partecipazione è gratuita previa registrazione sul sito SMA. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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